Caos Milan: guerra Ibra-Furlani. Svedese pronto a lasciare.

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Lineker10

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Sicura è una cosa, romanzare è un altra.
In questo caso la ricostruzione è di Mediaset, uno dei media diciamo "allineati", dunque puo essere romanzata ma di sicuro non inventata, anzi. Qualcuno in società avrà passato la velina per una qualche scopo.
 

Antokkmilan

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In questo caso la ricostruzione è di Mediaset, uno dei media diciamo "allineati", dunque puo essere romanzata ma di sicuro non inventata, anzi. Qualcuno in società avrà passato la velina per una qualche scopo.
Qualcuno in società ma anche qualcuno al di fuori della società. Comunque la verità è al 10 massimo 20 percento per il resto e romanzata ma questo vale anche per altre cose al di fuori del calcio
 
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Bah, secondo me, ibra ha semplicemente capito che non può fare quello che gli pare. Oltretutto avrà capito che fare il dirigente è un po' più complesso di scegliere x o y per la panchina e finita lì.

Poi di sicuro in società staranno attuando il mobbing non spigandogli nulla e abbandonandolo a se stesso.
 
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con una società allo sbando del genere, senza milanismo e una guida carismatica e competenze sportive, ci credo che Ibra (che di calcio ne capisce) spinga per Conte. Conte a me non piace nemmeno, ma in questo schifo sarebbe l'unico che ti tira fuori i risultati. Serve un allenatore con le palle cubiche, che si fa carico dell'area sportiva e della squadra.
 
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Bah, secondo me, ibra ha semplicemente capito che non può fare quello che gli pare. Oltretutto avrà capito che fare il dirigente è un po' più complesso di scegliere x o y per la panchina e finita lì.

Poi di sicuro in società staranno attuando il mobbing non spigandogli nulla e abbandonandolo a se stesso.
Tra l' altro dobbiamo anche smettere di venerare chicchessia.

A volte sembra che soltanto ex grandi calciatori o personaggi particolari, sappiano che servono grandi giocatori per vincere.

Per Dio, lo sappiamo benissimo tutti.
Non serve essere dei geni.

Penso perfino Furlani lo sappia chiaramente.

Forse solo Scaroni al mondo non lo sa, ma forse.
Più probabile lo sappia perfino lui, ma semplicemente non gliene freghi un razzo.
Quando parla di energia e intrallazzi vari sembra Einstein, quando parla di calcio sembra lo scemo del villaggio
 

Toby rosso nero

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Bah, secondo me, ibra ha semplicemente capito che non può fare quello che gli pare. Oltretutto avrà capito che fare il dirigente è un po' più complesso di scegliere x o y per la panchina e finita lì.

Poi di sicuro in società staranno attuando il mobbing non spigandogli nulla e abbandonandolo a se stesso.

Per me è vera una mezza via.

E' vera la guerra Ibra-Furlani, inevitabile, visto che uno ne capisce di calcio e uno è un finanziere speculatore vermilinguo che nessuno sopporta, né dentro né fuori.
Ma non penso che Ibra farà le barricate per ottenere ciò che vuole. Già solo se fai affari con uno spiantato come Cardinale per me non sei una grandissima volpe.

Io temo che l'Ibra di oggi miri soprattutto a contratti pubblicitari con la media company. Poi credo davvero che lui vorrebbe Conte al Milan. Se riuscirà a portarlo avrà tutta la mia stima, ma non mi faccio troppe illusioni che si immolerà per il traguardo.
 
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Sport Mediaset conferma e rilancia le indiscrezioni di Telelombardia.
L'inserimento di Zlatan Ibrahimovic nell'organico, sia pure, o forse proprio per questo motivo, nel ruolo chiave di ponte tra il Milan e il suo proprietario, ha sconquassato l'equilibrio che il "gruppo" Furlani aveva inseguito e istituito nell'immediato post-Maldini.
L'ad di provenienza Elliott aveva preso in mano la totalità del mondo Milan. Ora Ibra ne ha strappato un pezzo.
Se Ibrahimovic non dovesse far prevalere la sua posizione nella scelta dell'allenatore, allora non si capirebbe per quale motivo dovrebbe restare dov'è. E sarebbe anzi forse lui stesso a farsi da parte.
Conte sarebbe il maggior megafono della sconfitta di Furlani. L'alternativa di Ibra è Van Bommel.

L'anno tre di Cardinale può essere l'anno zero per tutto. Anche per i dirigenti.
Credere che la decisione, come spiegato ripetutamente, possa essere collegiale sembra onestamente un'ingenuità grande. La realtà dei fatti porta altrove, dentro una lotta di potere che definirà non solo questa decisiva scelta di campo, ma anche l'assetto societario. Chi decide l'allenatore, deciderà anche il resto.

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A me la qualificazione contro la Roma interessava più che altro per ritardare questo circo di un altro mesetto... arrivare ad agosto è lunga ragazzi.
 

Biglia83

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Sport Mediaset conferma e rilancia le indiscrezioni di Telelombardia.
L'inserimento di Zlatan Ibrahimovic nell'organico, sia pure, o forse proprio per questo motivo, nel ruolo chiave di ponte tra il Milan e il suo proprietario, ha sconquassato l'equilibrio che il "gruppo" Furlani aveva inseguito e istituito nell'immediato post-Maldini.
L'ad di provenienza Elliott aveva preso in mano la totalità del mondo Milan. Ora Ibra ne ha strappato un pezzo.
Se Ibrahimovic non dovesse far prevalere la sua posizione nella scelta dell'allenatore, allora non si capirebbe per quale motivo dovrebbe restare dov'è. E sarebbe anzi forse lui stesso a farsi da parte.
Conte sarebbe il maggior megafono della sconfitta di Furlani. L'alternativa di Ibra è Van Bommel.

L'anno tre di Cardinale può essere l'anno zero per tutto. Anche per i dirigenti.
Credere che la decisione, come spiegato ripetutamente, possa essere collegiale sembra onestamente un'ingenuità grande. La realtà dei fatti porta altrove, dentro una lotta di potere che definirà non solo questa decisiva scelta di campo, ma anche l'assetto societario. Chi decide l'allenatore, deciderà anche il resto.

ab1ec062-01ee-43f9-9fd4-7f82a865582c
Farneticazioni, al momento, anche perché Ibra è dentro RedBird, quindi espressione diretta della proprietà. La verità è molto semplice, ma non viene accettata perché non piace (e sia chiaro, è giusto che possa anche non piacere).
Furlani interviene sul mercato e sugli allenatori gestendo l'aspetto economico. Fa quello che faceva prima Gazidis.
Moncada si interfaccia con l'allenatore e seleziona una serie di profili di giocatori corrispondenti alle richieste dell'allenatore. Immagino che abbia fatto una lista anche degli allenatori in base a quella che è la rosa attuale del Milan, alla capacità di valorizzare i giovani ecc. ecc.
Questa lista verrà vagliata dal "collegio" decisionale, depennando i nomi fuori bilancio e il parere di Ibra avrà un grandissimo peso.
L'ultima parola spetta a Cardinale.
Sia chiaro: questo modello societario non mi piace. Praticamente siamo passati dal Milan dell'ultimo Berlusconi, una società ancorata al modello societario degli anni '80 che operava nel secondo decennio del 2000, a una società con un modello assolutamente visionario.
Però è inutile fare troppi ricami.
Maldini è stato mandato via perché non accettava questo modello collegiale.

Furlani di fatto ha giá fatto fuori Boban, Maldini, Massara. Senza dimenticare l’addio di Leonardo. Perchè al di là di Gazidis dietro c’era sempre Furlani che bloccava acquisti di costi un po’ più alti. Nessuno mi toglie dalla testa che sia Furlani il vero cancro, esecutore della volontá di Elliott.
Servono veri dirigenti, persone competenti con esperienza nel mondo del calcio. Ma con Furlani ed Elliott ciò è impossibile e lo stiamo constatando persino nella scelta dell’allenatore dove ne stanno combinando di cotte e di crude. Come si può anche solo pensare di mettere ad esempio uno alle prime armi come Farioli? Farebbe la fine di uno Stramaccioni qualsiasi. Al Milan in questo momento ci vuole un allenatore con personolitá forte, che è proprio ciò che Furlani non vuole. Perchè uno con personalitá e carisma non lo può controllare, lui vuole solo yesman. Per me anche Ibra ha durata breve.
Ne stanno combinando di cotte e di crude sulla scelta dell'allenatore? Semplicemente sceglieranno un nome che non piacerà, il mio auspicio è che sia un allenatore adatto al progetto (checché si dica su questi lidi, il progetto c'è, poi può fallire o non piacere, questo è un altro discorso)
Per ciò che concerne gli Yesman, oramai è dappertutto così.
Figure come Conte, Mourinho e Sarri sono destinate lentamente a sparire (cioè non loro tre, eh ahahah) perché nel calcio moderno l'allenatore deve essere aziendalista.
A dire il vero sono stati pure beccati a inizio stagione, con la famosa "lezione" zoom di Furlano su cosa dire e come dirlo riguardo al Milan... dunque se una cosa è sicura è che molti giornali scrivono sotto dettatura quello che la società gli passa.
Comunque questa cosa delle riunioni su Zoom la state calzando troppo, chiaramente per battaglia di principio. Funziona così per la maggior parte dei club calcistici. L'Inter vince e nessuno si lamenta, tra gli interisti, di Conticello e Stoppini che scrivono sotto dettatura.
In questo caso la ricostruzione è di Mediaset, uno dei media diciamo "allineati", dunque puo essere romanzata ma di sicuro non inventata, anzi. Qualcuno in società avrà passato la velina per una qualche scopo.
Mediaset non è allineata, anzi. Sabatini in primis è uno dei più critici verso questa società. Franchetti, l'autore del pezzo, è un ultras interista. La linea editoriale di Sportmediaset è chiara, molto chiara. Ed è come quella della Gazzetta 😁
 
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Farneticazioni, al momento, anche perché Ibra è dentro RedBird, quindi espressione diretta della proprietà. La verità è molto semplice, ma non viene accettata perché non piace (e sia chiaro, è giusto che possa anche non piacere).
Furlani interviene sul mercato e sugli allenatori gestendo l'aspetto economico. Fa quello che faceva prima Gazidis.
Moncada si interfaccia con l'allenatore e seleziona una serie di profili di giocatori corrispondenti alle richieste dell'allenatore. Immagino che abbia fatto una lista anche degli allenatori in base a quella che è la rosa attuale del Milan, alla capacità di valorizzare i giovani ecc. ecc.
Questa lista verrà vagliata dal "collegio" decisionale, depennando i nomi fuori bilancio e il parere di Ibra avrà un grandissimo peso.
L'ultima parola spetta a Cardinale.
Sia chiaro: questo modello societario non mi piace. Praticamente siamo passati dal Milan dell'ultimo Berlusconi, una società ancorata al modello societario degli anni '80 che operava nel secondo decennio del 2000, a una società con un modello assolutamente visionario.
Però è inutile fare troppi ricami.
Maldini è stato mandato via perché non accettava questo modello collegiale.


Ne stanno combinando di cotte e di crude sulla scelta dell'allenatore? Semplicemente sceglieranno un nome che non piacerà, il mio auspicio è che sia un allenatore adatto al progetto (checché si dica su questi lidi, il progetto c'è, poi può fallire o non piacere, questo è un altro discorso)
Per ciò che concerne gli Yesman, oramai è dappertutto così.
Figure come Conte, Mourinho e Sarri sono destinate lentamente a sparire (cioè non loro tre, eh ahahah) perché nel calcio moderno l'allenatore deve essere aziendalista.

Comunque questa cosa delle riunioni su Zoom la state calzando troppo, chiaramente per battaglia di principio. Funziona così per la maggior parte dei club calcistici. L'Inter vince e nessuno si lamenta, tra gli interisti, di Conticello e Stoppini che scrivono sotto dettatura.

Mediaset non è allineata, anzi. Sabatini in primis è uno dei più critici verso questa società. Franchetti, l'autore del pezzo, è un ultras interista. La linea editoriale di Sportmediaset è chiara, molto chiara. Ed è come quella della Gazzetta 😁
Innanzitutto benvenuto, mi pare tu sia nuovo.
Non mi è chiara una dinamica relativamente al team integrato: in estate ibra non c'era e le uniche figure che potevano esprimere un parere 'tecnico' erano moncada e pioli.
Dico bene?
Moncada però in qualità di osservatore , Innanzitutto video,e pioli nel ruolo di allenatore, promosso in estate a coach.
Deduco le menti siano state loro.
Non c'era un canonico direttore sportivo.

Ibra subentra a stagione in corso e va a completare l'area tecnica.
Il suo ingresso di fatto potrebbe sottolineare una lacuna che andava colmata.

Il nuovo allenatore, a questo punto, dovrebbe fare solo l'allenatore o avrà anche mansioni di coach ?
Per coach intendo un ruolo alla ferguson che non pensava solo alla squadra ma si pronunciava sul mercato da fare con nomi e non solo per peculiarità/lacune.
 

Giangy

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Sport Mediaset conferma e rilancia le indiscrezioni di Telelombardia.
L'inserimento di Zlatan Ibrahimovic nell'organico, sia pure, o forse proprio per questo motivo, nel ruolo chiave di ponte tra il Milan e il suo proprietario, ha sconquassato l'equilibrio che il "gruppo" Furlani aveva inseguito e istituito nell'immediato post-Maldini.
L'ad di provenienza Elliott aveva preso in mano la totalità del mondo Milan. Ora Ibra ne ha strappato un pezzo.
Se Ibrahimovic non dovesse far prevalere la sua posizione nella scelta dell'allenatore, allora non si capirebbe per quale motivo dovrebbe restare dov'è. E sarebbe anzi forse lui stesso a farsi da parte.
Conte sarebbe il maggior megafono della sconfitta di Furlani. L'alternativa di Ibra è Van Bommel.

L'anno tre di Cardinale può essere l'anno zero per tutto. Anche per i dirigenti.
Credere che la decisione, come spiegato ripetutamente, possa essere collegiale sembra onestamente un'ingenuità grande. La realtà dei fatti porta altrove, dentro una lotta di potere che definirà non solo questa decisiva scelta di campo, ma anche l'assetto societario. Chi decide l'allenatore, deciderà anche il resto.

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In una società normale, i primi a salpare sarebbero Scaroni e Paperino. Ma invece qui di normale non c'è nulla purtroppo.
 
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