Guarda le cose nel complesso, non ti soffermare solo sui dettagli specifici. Di episodi ne ho elencati moltissimi, non capisco come mai tu debba porre la lente d'ingrandimento solo sul pestone di Ibra...
(mi sembra che nel periodo nel quale Ibrahimovic abbia vestito la maglia bianconera e nerazzurra gli arbitri siano stati molto più tolleranti con lui... pensiamo a quando vestiva quella del Milan.. era sempre biasimato e squalificato, squalificato e biasimato...)
Non ricordo quella partita e nemmeno mi interessa. Io tengo il Milan e se l'Inter ha rubato contro la Juventus o viceversa lo ritengo essenzialmente affar vostro. Del resto, se proprio vuoi sapere come la penso, almeno fino al 2006 ho sempre rispettato l'Inter, per la sua storia e per quello che aveva vinto meritatamente sul campo. Ho iniziato a mancarle di rispetto quando accettò di appropriarsi di uno scudetto giocando sporco e prendendosi il titolo da terza in classifica e quando rubò palesemente uno scudetto alla Roma.
Invece, mi spiace dirtelo carissimo Marchisio89, nella mia lunga vita di osservatore e amante del calcio, nei confronti della tua squadra ho sempre nutrito un disprezzo inverosimile, un disgusto crescente che mi ha portato negli anni a tifare sempre per la squadra che si opponeva contro di essa. Questo perché la Juventus rappresenta al meglio le pochezze dell'Italia e dei suoi falsi miti, grazie ai tanti scudetti vinti a ripetizione con mezzi spesso poco onesti, all'enorme quantità di tifosi appecoronati alle sue vittorie, al ruolo sempre importante della storica famiglia Agnelli, dalle mani sempre profumate ma mai pulite, dai colori grigi, tristi del bianco e nero e dal mio grande amore per l'altra squadra della città di Torino, il Torino appunto, nei confronti dei cui tifosi e della cui società nutro un affetto e una stima incredibile.
Io sono un vecchio milanista abituato alle classe dei Schiaffino e dei Rivera, alla lettura di MilanInter, al calcio semplice e quanto più popolare possibile. Ho accettato la presenza di Berlusconi nel nostro club - pur non avendone mai condiviso obiettivi e scelte politiche fuori dal calcio - perché ci ha permesso di rialzarci da un momento di grande frustrazione e di vincere tanto, ancora più di quello che avevamo fatto prima, grazie al potere del denaro investito bene, esattamente come altri presidenti dell'epoca ma meno facoltosi e bravi di lui. Ma per favore, non parlarmi proprio di Juventus. Non nominarmi proprio la Juventus. Siete quello che non sarei mai voluto mai essere, simboleggia quello che nella mia vita ho sempre allontanato sdegnosamente. Con buona pace dei miei amici juventini, i quali sanno benissimo che parlarmi della loro squadra equivale esattamente ad abbassare la stima che nutro nei loro confronti.
P.S. Entro un paio di giorni pubblicherò il mio studio sul campionato 2005-2006. Quello poi assegnato all'Inter, per intenderci. Lo studio degli episodi porterà a galla la constatazione che anche in quel campionato la Juventus ebbe delle grosse mani dall'alto nella vittoria di alcune partite e nel suo duello con il Milan. Questo renderà ancora più assurdo il pensiero che quello scudetto poi sia stato assegnato all'Inter che in quella corsa al titolo centrava come il due di denari quando regna bastoni.