Calciomercato 2023/24: è davvero come quello dell'era cinese?

Gamma

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Da quando il duo Furlani/Moncada ha cominciato a buttare giù acquisti su acquisti, non si fa altro che parlare di analogie con l'ultima sessione di calciomercato che ci ha visti protagonisti in tal senso, quella portata avanti da Fassone e Mirabelli sotto la proprietà di Yanghong Lì.
Ma queste analogie esistono davvero?

Ad oggi, la nostra campagna acquisti è stata la seguente (premettendo che pare non voler ancora cessare sia in entrata che in uscita).

IN (cifre fisse Transfermarkt):
Sportiello (parametro zero)
Loftus-Cheek (16mln)
Pulisic (20 mln)
Romero (parametro zero)
Reijnders (19 mln)
Okafor (14 mln)
Chukwueze (20 mln)
Musah (in arrivo per circa 20 mln)

Al momento 109 mln spesi (+ circa 20 di bonus)

OUT:
Tonali (64 mln)
Tatarusanu
Diaz
Dest
Vranckx
Ibrahimovic
Gabbia
Bakayoko
Rebic (in uscita per 500k)

Al momento 64 mln incassati

Bilancio di - 45 mln (senza bonus) e rosa ridotta in numero.

Come premesso, ci saranno entrate e uscite ulteriori che varieranno questi numeri, che sono comunque da intendersi indicativi fintanto che, come sappiamo, i veri conti ai fini del costo della rosa sono più elaborati di così, ma si vuole dare un'idea senza entrare troppo nel dettaglio, quindi tanto basta.


MERCATO DI MIRABELLI/FASSONE:

IN:
Bonucci (42 mln)
Andre Silva (38 mln)
Conti (24 mln)
Calhanoglu (23 mln)
Biglia (21 mln)
Musacchio (18 mln)
Rodriguez (15 mln)
A. Donnarumma (1 mln)
Kessie (prestito - 32 mln complessivi)
Kalinic (prestito - 22 mln complessivi)
Borini (prestito - 5 mln complessivi)

Spesa: 240 mln circa (di cui circa 60 pagati dopo)

OUT:
De Sciglio (12 mln)
Pessina (7 mln)
Kucka (5 mln)
Sosa (3 mln)
Ely (3 mln)
Vangioni (2 mln)
Bacca (prestito - 2 mln)
Altro (primavera) per circa 2 mln

Ricavato: 36 mln

Bilancio: - 200 mln circa e rosa aumentata di due giocatori.


A livello prettamente numerico, il Milan attuale inserisce 6 giocatori nelle rotazioni tra i titolari (vendendone uno), mentre quello mirabelliano 9 (vendendone nessuno), una rivoluzione molto più pesante.

RUOLI:
Il Milan attuale si fa forza dei proprii cardini per migliorare le lacune; partendo da Maignan, Thiaw, Tomori, Theo, Bennacer (ora out), Tonali, Leao, si è sacrificato il centrocampista italiano per colmare lacune che erano tali da anni (Ala Dx in primis), allungando anche la rosa a centrocampo.
Il Milan mirabelliano ha preso giocatori in ogni reparto senza un'apparente logica, in assenza di una spina dorsale che indicasse la via.

TARGET:
Il Milan attuale mira palesemente a giocatori ancora giovani con potenziale inespresso (o la cui espressione si è persa nel tempo) come Pulisic e Loffus, da un lato; dall'altro, giocatori che stanno esprimendo il loro potenziale da poco, ma che hanno margini interessanti, come Chukwueze, Reijnders, Okafor.
Il Milan mirabelliano non aveva un target ben preciso, si sono presi giocatori che venivano da un unico anno ottimo in carriera, strapagandoli (Kessie e Conti), abbinandoli a giocatori più esperti ma che lasciavano ampi dubbi, anch'essi strapagati (Bonucci, Biglia, Kalinic). I Musah di oggi erano da considerarsi invece Calhanoglu o Andre Silva (quest'ultimo da considerarsi più un CDK per via del costo).

Non ho voluto considerare gli stipendi perché il dislivello tra oggi e ieri è così ampio e risaputo che non merita approfondimenti. Così come non ho voluto considerare che 20 mln oggi e 20 mln 6 anni fa, non sono la stessa cosa...


In conclusione, il mercato mirabelliano pur creando molto hype (non difficilmente considerando ciò che precedeva l'era cinese) è stato palesemente disordinato, con acquisti eterogenei, divisi tra colpi interessanti e flop dichiarati, con un comun denominatore: costi elevatissimi.
Il mercato attuale sembra più ordinato, vuole allungare la rosa, colmare lacune (attacco e centrocampo), inserendo giocatori giovani con molto potenziale, il tutto entro l'inizio di agosto.


Le analogie possono riguardare solo l'inserimento di tanti giocatori in rosa, il fatto che ci sia una rivoluzione, ma il tipo di giocatore acquistato, il prezzo e le prospettive (anche grazie agli innesti già presenti in rosa) rendono questi due mercati molto differenti.
Un'altra analogia (che non riguarda il mercato in sé) è quella di affidare il risultato della campagna acquisti a un allenatore mediocre (Montella e Pioli), ma il Milan attuale è quasi giustificato dai risultati raggiunti negli ultimi anni ("quasi" perché io personalmente avrei sollevato il tecnico emiliano dagli incarichi).
 

alexpozzi90

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Da quando il duo Furlani/Moncada ha cominciato a buttare giù acquisti su acquisti, non si fa altro che parlare di analogie con l'ultima sessione di calciomercato che ci ha visti protagonisti in tal senso, quella portata avanti da Fassone e Mirabelli sotto la proprietà di Yanghong Lì.
Ma queste analogie esistono davvero?

Ad oggi, la nostra campagna acquisti è stata la seguente (premettendo che pare non voler ancora cessare sia in entrata che in uscita).

IN (cifre fisse Transfermarkt):
Sportiello (parametro zero)
Loftus-Cheek (16mln)
Pulisic (20 mln)
Romero (parametro zero)
Reijnders (19 mln)
Okafor (14 mln)
Chukwueze (20 mln)
Musah (in arrivo per circa 20 mln)

Al momento 109 mln spesi (+ circa 20 di bonus)

OUT:
Tonali (64 mln)
Tatarusanu
Diaz
Dest
Vranckx
Ibrahimovic
Gabbia
Bakayoko
Rebic (in uscita per 500k)

Al momento 64 mln incassati

Bilancio di - 45 mln (senza bonus) e rosa ridotta in numero.

Come premesso, ci saranno entrate e uscite ulteriori che varieranno questi numeri, che sono comunque da intendersi indicativi fintanto che, come sappiamo, i veri conti ai fini del costo della rosa sono più elaborati di così, ma si vuole dare un'idea senza entrare troppo nel dettaglio, quindi tanto basta.


MERCATO DI MIRABELLI/FASSONE:

IN:
Bonucci (42 mln)
Andre Silva (38 mln)
Conti (24 mln)
Calhanoglu (23 mln)
Biglia (21 mln)
Musacchio (18 mln)
Rodriguez (15 mln)
A. Donnarumma (1 mln)
Kessie (prestito - 32 mln complessivi)
Kalinic (prestito - 22 mln complessivi)
Borini (prestito - 5 mln complessivi)

Spesa: 240 mln circa (di cui circa 60 pagati dopo)

OUT:
De Sciglio (12 mln)
Pessina (7 mln)
Kucka (5 mln)
Sosa (3 mln)
Ely (3 mln)
Vangioni (2 mln)
Bacca (prestito - 2 mln)
Altro (primavera) per circa 2 mln

Ricavato: 36 mln

Bilancio: - 200 mln circa e rosa aumentata di due giocatori.


A livello prettamente numerico, il Milan attuale inserisce 6 giocatori nelle rotazioni tra i titolari (vendendone uno), mentre quello mirabelliano 9 (vendendone nessuno), una rivoluzione molto più pesante.

RUOLI:
Il Milan attuale si fa forza dei proprii cardini per migliorare le lacune; partendo da Maignan, Thiaw, Tomori, Theo, Bennacer (ora out), Tonali, Leao, si è sacrificato il centrocampista italiano per colmare lacune che erano tali da anni (Ala Dx in primis), allungando anche la rosa a centrocampo.
Il Milan mirabelliano ha preso giocatori in ogni reparto senza un'apparente logica, in assenza di una spina dorsale che indicasse la via.

TARGET:
Il Milan attuale mira palesemente a giocatori ancora giovani con potenziale inespresso (o la cui espressione si è persa nel tempo) come Pulisic e Loffus, da un lato; dall'altro, giocatori che stanno esprimendo il loro potenziale da poco, ma che hanno margini interessanti, come Chukwueze, Reijnders, Okafor.
Il Milan mirabelliano non aveva un target ben preciso, si sono presi giocatori che venivano da un unico anno ottimo in carriera, strapagandoli (Kessie e Conti), abbinandoli a giocatori più esperti ma che lasciavano ampi dubbi, anch'essi strapagati (Bonucci, Biglia, Kalinic). I Musah di oggi erano da considerarsi invece Calhanoglu o Andre Silva (quest'ultimo da considerarsi più un CDK per via del costo).

Non ho voluto considerare gli stipendi perché il dislivello tra oggi e ieri è così ampio e risaputo che non merita approfondimenti. Così come non ho voluto considerare che 20 mln oggi e 20 mln 6 anni fa, non sono la stessa cosa...


In conclusione, il mercato mirabelliano pur creando molto hype (non difficilmente considerando ciò che precedeva l'era cinese) è stato palesemente disordinato, con acquisti eterogenei, divisi tra colpi interessanti e flop dichiarati, con un comun denominatore: costi elevatissimi.
Il mercato attuale sembra più ordinato, vuole allungare la rosa, colmare lacune (attacco e centrocampo), inserendo giocatori giovani con molto potenziale, il tutto entro l'inizio di agosto.


Le analogie possono riguardare solo l'inserimento di tanti giocatori in rosa, il fatto che ci sia una rivoluzione, ma il tipo di giocatore acquistato, il prezzo e le prospettive (anche grazie agli innesti già presenti in rosa) rendono questi due mercati molto differenti.
Un'altra analogia (che non riguarda il mercato in sé) è quella di affidare il risultato della campagna acquisti a un allenatore mediocre (Montella e Pioli), ma il Milan attuale è quasi giustificato dai risultati raggiunti negli ultimi anni ("quasi" perché io personalmente avrei sollevato il tecnico emiliano dagli incarichi).
Le analogie ci sono, ma sono anche più che altro un volontario tentativo di screditare l'attuale mercato da parte di giornalisti avversi, tifosi avversari e tifosi milanisti scontenti della nuova dirigenza/proprietà (cosa legittima e sacrosanta, sia chiaro). Poi come dici te le analogie fattuali si limitano al numero di movimenti, la ratio è molto diversa. Per dire, l'11 titolare c'è dall'ufficialità di Chukwueze, all'epoca si dovette aspettare fine agosto con Kalinic (la punta titolare rimane Giroud, perlomeno nelle partite di grido, all'epoca giocavo io senza il croato). Altra distonia enorme è il recente passato del gruppo: quello là arrivava dalla banter era, questo qui ha vinto lo scudetto ed è arrivato in fondo in CL (e ci si qualifica da anni), un divario assurdo. Anche qui si sbaglierà qualcosa, ma non vedo scelte subito intuibili come troppo rischiose: Biglia, Kalinic, Borini e A. Donnarumma erano delle ciofeche a priori, Conti è stato sfortuna (o Gasperade XD) ma ci stava a priori, così come gli altri e poi è normale sbagliarne 2-3 su 11, il problema fu sbagliarne 7-8.

Altra cosa poco sottolineata è che i dirigenti attuali stanno di pari passo sfoltendo, per ora ne sono usciti/stanno uscendo 9 dalla rosa 22/23 (Tata, Dest, Gabbia, Tonali, Baka, Vranckx, Ibra, Rebic, Diaz) e ne sono arrivati/stanno arrivando 8 (Romero, Sportiello, Loftus, Reijnders, Okafor, Chuk e Musah), tenendo sotto controllo il già alto numero in rosa (follia fu di averne 30 l'anno scorso, rese ancora più difficile il già arduo compito di un appannato Pioli). All'epoca la rosa fu ulteriormente ingolfata.

Altra diversità è che qui si sta allungando per di più la panchina, i titolari nuovi saranno 3-4 max, per fortuna invece la panchina sarà quasi completamente rinnovata.
 
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Nomaduk

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C'è qualche similitudine ad esempio c'è la confusione. C'è il fatto di non prendere 3 top ma 7 buoni.

Ora come ora questi sono i titolari

Maignan
Calabria tomori thiaw theo
Loftus krunic rejnders
Chuku giroud leao

Ciò significa che hai speso 55 milioni di euro per 3 panchinari: pulisic, musah, okafor.

Però non hai un attaccante fisicamente affidabile.

Tra l'altro a pulisic e okafor non dispiacerebbe giocare sulla sinistra.
 

Lineker10

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Da quando il duo Furlani/Moncada ha cominciato a buttare giù acquisti su acquisti, non si fa altro che parlare di analogie con l'ultima sessione di calciomercato che ci ha visti protagonisti in tal senso, quella portata avanti da Fassone e Mirabelli sotto la proprietà di Yanghong Lì.
Ma queste analogie esistono davvero?

Ad oggi, la nostra campagna acquisti è stata la seguente (premettendo che pare non voler ancora cessare sia in entrata che in uscita).

IN (cifre fisse Transfermarkt):
Sportiello (parametro zero)
Loftus-Cheek (16mln)
Pulisic (20 mln)
Romero (parametro zero)
Reijnders (19 mln)
Okafor (14 mln)
Chukwueze (20 mln)
Musah (in arrivo per circa 20 mln)

Al momento 109 mln spesi (+ circa 20 di bonus)

OUT:
Tonali (64 mln)
Tatarusanu
Diaz
Dest
Vranckx
Ibrahimovic
Gabbia
Bakayoko
Rebic (in uscita per 500k)

Al momento 64 mln incassati

Bilancio di - 45 mln (senza bonus) e rosa ridotta in numero.

Come premesso, ci saranno entrate e uscite ulteriori che varieranno questi numeri, che sono comunque da intendersi indicativi fintanto che, come sappiamo, i veri conti ai fini del costo della rosa sono più elaborati di così, ma si vuole dare un'idea senza entrare troppo nel dettaglio, quindi tanto basta.


MERCATO DI MIRABELLI/FASSONE:

IN:
Bonucci (42 mln)
Andre Silva (38 mln)
Conti (24 mln)
Calhanoglu (23 mln)
Biglia (21 mln)
Musacchio (18 mln)
Rodriguez (15 mln)
A. Donnarumma (1 mln)
Kessie (prestito - 32 mln complessivi)
Kalinic (prestito - 22 mln complessivi)
Borini (prestito - 5 mln complessivi)

Spesa: 240 mln circa (di cui circa 60 pagati dopo)

OUT:
De Sciglio (12 mln)
Pessina (7 mln)
Kucka (5 mln)
Sosa (3 mln)
Ely (3 mln)
Vangioni (2 mln)
Bacca (prestito - 2 mln)
Altro (primavera) per circa 2 mln

Ricavato: 36 mln

Bilancio: - 200 mln circa e rosa aumentata di due giocatori.


A livello prettamente numerico, il Milan attuale inserisce 6 giocatori nelle rotazioni tra i titolari (vendendone uno), mentre quello mirabelliano 9 (vendendone nessuno), una rivoluzione molto più pesante.

RUOLI:
Il Milan attuale si fa forza dei proprii cardini per migliorare le lacune; partendo da Maignan, Thiaw, Tomori, Theo, Bennacer (ora out), Tonali, Leao, si è sacrificato il centrocampista italiano per colmare lacune che erano tali da anni (Ala Dx in primis), allungando anche la rosa a centrocampo.
Il Milan mirabelliano ha preso giocatori in ogni reparto senza un'apparente logica, in assenza di una spina dorsale che indicasse la via.

TARGET:
Il Milan attuale mira palesemente a giocatori ancora giovani con potenziale inespresso (o la cui espressione si è persa nel tempo) come Pulisic e Loffus, da un lato; dall'altro, giocatori che stanno esprimendo il loro potenziale da poco, ma che hanno margini interessanti, come Chukwueze, Reijnders, Okafor.
Il Milan mirabelliano non aveva un target ben preciso, si sono presi giocatori che venivano da un unico anno ottimo in carriera, strapagandoli (Kessie e Conti), abbinandoli a giocatori più esperti ma che lasciavano ampi dubbi, anch'essi strapagati (Bonucci, Biglia, Kalinic). I Musah di oggi erano da considerarsi invece Calhanoglu o Andre Silva (quest'ultimo da considerarsi più un CDK per via del costo).

Non ho voluto considerare gli stipendi perché il dislivello tra oggi e ieri è così ampio e risaputo che non merita approfondimenti. Così come non ho voluto considerare che 20 mln oggi e 20 mln 6 anni fa, non sono la stessa cosa...


In conclusione, il mercato mirabelliano pur creando molto hype (non difficilmente considerando ciò che precedeva l'era cinese) è stato palesemente disordinato, con acquisti eterogenei, divisi tra colpi interessanti e flop dichiarati, con un comun denominatore: costi elevatissimi.
Il mercato attuale sembra più ordinato, vuole allungare la rosa, colmare lacune (attacco e centrocampo), inserendo giocatori giovani con molto potenziale, il tutto entro l'inizio di agosto.


Le analogie possono riguardare solo l'inserimento di tanti giocatori in rosa, il fatto che ci sia una rivoluzione, ma il tipo di giocatore acquistato, il prezzo e le prospettive (anche grazie agli innesti già presenti in rosa) rendono questi due mercati molto differenti.
Un'altra analogia (che non riguarda il mercato in sé) è quella di affidare il risultato della campagna acquisti a un allenatore mediocre (Montella e Pioli), ma il Milan attuale è quasi giustificato dai risultati raggiunti negli ultimi anni ("quasi" perché io personalmente avrei sollevato il tecnico emiliano dagli incarichi).
Manca un fattore determinante: il Milan cinese veniva alla fine della banter era. Non giocavamo neanche in Europa, non dico in Champions, da anni e anni. L'entusiasmo dell'ambiente era a terra.
Di conseguenza le aspettative erano minime: si sognava di tornare a lottare per il quarto posto e finalmente tornare in Champions.

Oggi se lotteremo per il quarto posto quale sarà l'atteggiamento dell'ambiente? Davvero, sinceramente, francamente, ci accontentiamo di questo? Oppure se dopo un po' di partite saremo indietro, cosa anche normale dovendo inserire così tanti giocatori, magari avremo perso il derby che viene alle prima giornate, scoppieranno pesanti polemiche? E se usciamo al girone cosa di dirà? Pazienza aspettiamo i nuovi giocatori?

Il Milan di oggi non è il Milan di Mirabelli neanche per ambizioni e status. Oggi il livello di tutto è più alto e lo saranno certamente le pressioni per i nuovi.

Dirò di piu: oggi è pure più alto il livello delle avversarie in serie A, ck.e dimostrano i risultati nelle coppe europee.

Per me stiamo scherzando col fuoco e spero davvero abbiano ragione e vada tutto bene.
 

livestrong

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Manca un fattore determinante: il Milan cinese veniva alla fine della banter era. Non giocavamo neanche in Europa, non dico in Champions, da anni e anni. L'entusiasmo dell'ambiente era a terra.
Di conseguenza le aspettative erano minime: si sognava di tornare a lottare per il quarto posto e finalmente tornare in Champions.

Oggi se lotteremo per il quarto posto quale sarà l'atteggiamento dell'ambiente? Davvero, sinceramente, francamente, ci accontentiamo di questo? Oppure se dopo un po' di partite saremo indietro, cosa anche normale dovendo inserire così tanti giocatori, magari avremo perso il derby che viene alle prima giornate, scoppieranno pesanti polemiche? E se usciamo al girone cosa di dirà? Pazienza aspettiamo i nuovi giocatori?

Il Milan di oggi non è il Milan di Mirabelli neanche per ambizioni e status. Oggi il livello di tutto è più alto e lo saranno certamente le pressioni per i nuovi.

Dirò di piu: oggi è pure più alto il livello delle avversarie in serie A, ck.e dimostrano i risultati nelle coppe europee.

Per me stiamo scherzando col fuoco e spero davvero abbiano ragione e vada tutto bene.
Quel che scrivi lo condivido, c'è da dire che rispetto all'era del cinese abbiamo una base fatta da Maignan-Theo-Leao che fa comunque una bella differenza. Certo bisognerà sperare molto in loro che sono, ad oggi, i 3 veri e unici campioni di questa rosa.
 

Andris

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non c'è paragone per età dei giocatori, monte ingaggi sempre tenuto sotto osservazione, qualità (solo Kessie e Calhanoglu sono stati importanti su 11 acquisti di quella sessione)
 

kipstar

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abbastanza diverso per me . una cosa che accomuna più di tutto è il non prendere un'attaccante forte forte.....
 

Antokkmilan

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Sono due mondi completamente diversi, come al solito alla “gente” piace mettere in giro i luoghi comuni e fare paragoni. Ps alla fine dopo tutto questo ambaradan, un titolare è partito, sembra che abbiamo stravolto il mondo.
 

Swaitak

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la differenza importante è che al momento Mike,Leao,Theo ci sono ancora.. in quel Milan c'era solo la diarrea.

Ovviamente c'è l'incognita importantissima del centrocampo, con quel cesso ancora super titolare.
C'è il mister con scarpe nuove e qualche braccialetto in piu ..
Se vendono uno dei 3 siamo fucked
 
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Dipende dai criteri.

Se parliamo di giocatori (che è l'unico che dovrebbe interessare ai tifosi) il mercato cinese sulla carta in realtà non era affatto male (anzi, sulla carta era persino migliore di quello attuale): l'errore molto grave fu prendere Kalinic quando era ben noto che ci serviva ben altro attaccante.
Poi il campo disse diversamente (anche grazie a allenatori impresentabili).

Quello attuale sulla carta non è valutabile, sono tutti incognite a parte Pulisic. Valutermo durante la stagione: o sarà un successo o sarà un disastro totale.

(parlo di mercato non di rose)

Se parliamo di cifre ecc non mi interessa, ma in generale allora si può dire che quello cinese fu peggiore dato che pagarono troppo diversi giocatori e commissero l'errore di acquistare in Italia.
 
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