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Fabio Borini, intervistato da Sportweek in edicola, ha parlato di se stesso e del Milan. Ecco le dichiarazioni dell'attaccante rossonero:"Tre aggettivi per descrivermi? Anomalo, duttile, riservato. Perché faccio tante cose che in genere non fanno altri colleghi, tipo andare in centro città in bici. L’ho fatto anche alla prima cena di squadra e mi hanno preso per il ****. Adesso ho pure ordinato il cestino. In Inghilterra non esiste la figura del calciatore divo, mica come qui in Italia. A volte mi scoccia sentirmi definire ‘generoso’. E’ un appellativo che mi porto dietro perché corro e mi adatto a ogni ruolo ma non voglio che sia la sola cornice dentro la quale comprendere le mie caratteristiche. E ho detto a Gattuso che se da attaccante devo trasformarmi in terzino, voglio lavorarci su seriamente per evitare errori di posizione come quello che qualche settimana fa ci è costato il provvisorio pareggio del Chievo. Ho fatto da gel tra italiani e stranieri. Rodriguez, Calha, Kessié, Silva…Voglio dimostrare che posso stare in Italia, che da qui non sono scappato e che sono uno da Milan. L’ho già dimostrato? Un po’ sì.