Bologna: pizza con farina di grillo nel menu pizzeria.

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Alkampfer

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a parte che non è farina ma polvere. è roba che lascio volentieri ai tridosati.

ps: un articolo utile a riguardo sul sito di Stefano Manera ( 8 febbraio 2023 ).
 
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ragazzuoli, sapete quanti insetti mangiate senza che siano citati in etichetta? :) dai succhi di frutta agli impasti dei tortellini, i formaggi con i vermi ecc....alcuni anni fa, il Kebab era schifato da tutti, credo di essere uno dei pochi che ancora lo schifa, ma davanti ai vari negozi che lo fanno, è pieno di persone di ogni età, tempo 10 anni, e mangeremo insetti quotidianamente, che fra l'altro a detta di chi li ha già mangiati sono ottimi, come le Lumache, che tanti disprezzano, vicino casa mia, a Casumaro (FE) c'è la sagra, ottime.
se poi è un discorso politico legato a Bologna, alzo le mani :)

Allora te ne dico un altro (per alcuni insospettabile) che gli italiani utilizzano ogni giorno: l'olio.

Ogni anno porto al frantoio le mie olive e non ti racconto cosa vedono i miei occhi
Tra bruchi sfinge di morto (che sono quei bruchi grandi quanto una mano), cimici, mantidi e insetti di ogni tipo che, in un modo o in un altro, finiscono per essere spremuti assieme alle olive. Insomma, olio extravergine con aggiunta di altre proteine :asd:
E questo capita in Italia dove le aziente sono anche controllate.

Figuriamoci cosa avviene in Tunisia. Cito Tunisia perché noi (Italia) acquistiamo e importiamo l'olio tunisino.
Li si che i controlli sono sotto lo zero e ad essere macinate non sono solamente olive e qualche piccolo insetto ma.....tutto fa brodo. A buon intenditore poche parole.

P.S In ogni caso sono azzi vostri, io sono vegetariano :asd:
E se un giorno ci "costringeranno" (o diventerà una sorta di tradizione) ad utilizzare esclusivamente farina di grillo o altre cacate simili, diventerò fruttariano.
Così al massimo mangerò solo qualche vermicello della frutta della mia campagna. Vermicello a km 0, mica importato dal nordafrica :ghign:
 
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Ma che discorsi sono, via.

Una cosa sono materiali che vengono elaborati perché esistono macchinari che facilitano e magari purificano e/o selezionano, ed entrano lentamente nell'uso quotidiano, una cosa sono le robe che adesso vengono propagandate con bombardamenti continui, guarda caso sempre con quel sottile filone di "apertura" (se non sottomissione) verso altre culture, come se ne sapessero più di noi ed andassero inglobate nelle nostre tradizioni fino a sostituirle del tutto.
Ma si tratta di un procedimento di lavorazione che priva completamente la farina tradizionale delle sue componenti e caratteristiche essenziali. I più integralisti ti direbbero che le farine raffinate, rispetto alle farine che si sono usate nei millenni precedenti, non sono neanche farine. Sicuramente qualche vecchio brontolone, agli inizi della diffusione delle farine raffinate, ha storto il naso(e aveva tutto meno che torto!). Adesso farina 0 e 00 vengono usate come standard per buona parte dei prodotti tradizionali, addirittura sono inserite come farina standard nei disciplinari per il riconoscimento dei vari marchi igp, stg eccetera. C’est la vie.

Ma dà così fastidio avere dei punti di riferimento, delle usanze e delle regole da seguire nella tua terra ? Io non capisco, sarà che sono un tipo noioso e non ho bisogno di cambiamenti radicali, boh.

E figurati se non prendevi le difese di qualsiasi cosa ci propinano adesso, stavo in pensiero.
Dove ho preso le difese? Ho fatto una semplice constatazione: se sarà più conveniente produrla, soppianterà in buona parte quel che si usa oggi.
Per il resto non la conosco né l’ho mai assaggiata. Prima o poi lo farò per curiosità, ma non mi sono certo scapicollato al supermercato per acquistarla, contrariamente a chi la usa per poterla poi criticare o elogiare per cavalcare la moda del momento.
 

gabri65

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Ma si tratta di un procedimento di lavorazione che priva completamente la farina tradizionale delle sue componenti e caratteristiche essenziali. I più integralisti ti direbbero che le farine raffinate, rispetto alle farine che si sono usate nei millenni precedenti, non sono neanche farine. Sicuramente qualche vecchio brontolone, agli inizi della diffusione delle farine raffinate, ha storto il naso(e aveva tutto meno che torto!). Adesso farina 0 e 00 vengono usate come standard per buona parte dei prodotti tradizionali, addirittura sono inserite come farina standard nei disciplinari per il riconoscimento dei vari marchi igp, stg eccetera. C’est la vie.

Ma che vuol dire, scusa, sono cose entrate ovviamente nel quotidiano, altrimenti andremmo ancora a giro con gli stracci del MedioEvo. Il punto è che hai capito benissimo dove voglio andare a parare, e cioè che 'ste farine di grilli di oggi sono imposte più da logiche perverse piuttosto che da reali necessità.

Chiaro che la farina di un tempo è diversa da quella di oggi, ma come si fa, smettiamo di lavorare e ci mettiamo a produrre in casa la farina ognuno per conto suo ? Ci pensano le aziende per noi, chiaro che devono operare in modo aziendale e non tribale. Ma il cambiamento è avvenuto in modo se non altro graduale, comunque conservando certi punti fermi.

Magari la farina di grilli fa bene, è ultra-proteica e tutto quello che vuoi, ma per me un piatto di spaghetti deve rimanere un piatto di spaghetti.

Facciano pure una sottospecie di pizza con ' ste robe, ma che gli diano un nome diverso e non la propagandino insieme alla pizza.

Dove ho preso le difese? Ho fatto una semplice constatazione: se sarà più conveniente produrla, soppianterà in buona parte quel che si usa oggi.
Per il resto non la conosco né l’ho mai assaggiata. Prima o poi lo farò per curiosità, ma non mi sono certo scapicollato al supermercato per acquistarla, contrariamente a chi la usa per poterla poi criticare o elogiare per cavalcare la moda del momento.

Ah, ok, mi sono sbagliato, come al solito.
 

Milanoide

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Ma che vuol dire, scusa, sono cose entrate ovviamente nel quotidiano, altrimenti andremmo ancora a giro con gli stracci del MedioEvo. Il punto è che hai capito benissimo dove voglio andare a parare, e cioè che 'ste farine di grilli di oggi sono imposte più da logiche perverse piuttosto che da reali necessità.

Chiaro che la farina di un tempo è diversa da quella di oggi, ma come si fa, smettiamo di lavorare e ci mettiamo a produrre in casa la farina ognuno per conto suo ? Ci pensano le aziende per noi, chiaro che devono operare in modo aziendale e non tribale. Ma il cambiamento è avvenuto in modo se non altro graduale, comunque conservando certi punti fermi.

Magari la farina di grilli fa bene, è ultra-proteica e tutto quello che vuoi, ma per me un piatto di spaghetti deve rimanere un piatto di spaghetti.

Facciano pure una sottospecie di pizza con ' ste robe, ma che gli diano un nome diverso e non la propagandino insieme alla pizza.



Ah, ok, mi sono sbagliato, come al solito.
Però Gabri, anche queste cose entrate ormai nel quotidiano, sono partite in modo un po' surrettizio.
Non sono qui a cavalcare Slow Food e movimenti del genere, che rispetto. Però dietro a molte novità da noi vissute negli ultimi decenni ci sta una logica di profitto, di automazione e di marketing.
Siamo cresciuti con le prime paranoie dei coloranti industriali E124 E...chisseloricorda.
Ora ci ritroviamo percentuali importanti di popolazione allergica o intollerante a qualcosa.
DI recente è morta una ragazza in un bar e le era stato garantito che in quello che aveva assunto non c'erano xyz.
Per alcuni, una alimentazione basata su diavolerie alternative diventa l'unica via per nutrirsi.
Ma bisogna anche interrogarsi su quali diavolerie alternative ci hanno propinato finora senza raccontarcela troppo giusta.
Scusate se ogni tanto mi permetto di essere un po' complottista anche io.
Che poi alla fine il complotto si riduce nel: " è più redditizio? Lo faccio. Produco in quel modo". E questa è una cosa umana e diffusa, senza scomodare giudei e massoni.
Ah, qualche associazione di consumatori ogni tanto pubblica dati sulla presenza di glicosato nella pasta. Altre volte su piccoli parassiti.
Che dalla produzione di cibo alla gestione dei rifiuti tutto venga effettivamente gestito, separato, differenziato come dicono di fare io un po' ne dubito. Non ce ne faccio una malattia, mangio lo stesso come si dice dalle mie parti.
Però dopo le farine di Mucca Pazza, il vino all'etanolo e compagnia edulcorante...
 

gabri65

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Però Gabri, anche queste cose entrate ormai nel quotidiano, sono partite in modo un po' surrettizio.
Non sono qui a cavalcare Slow Food e movimenti del genere, che rispetto. Però dietro a molte novità da noi vissute negli ultimi decenni ci sta una logica di profitto, di automazione e di marketing.
Siamo cresciuti con le prime paranoie dei coloranti industriali E124 E...chisseloricorda.
Ora ci ritroviamo percentuali importanti di popolazione allergica o intollerante a qualcosa.
DI recente è morta una ragazza in un bar e le era stato garantito che in quello che aveva assunto non c'erano xyz.
Per alcuni, una alimentazione basata su diavolerie alternative diventa l'unica via per nutrirsi.
Ma bisogna anche interrogarsi su quali diavolerie alternative ci hanno propinato finora senza raccontarcela troppo giusta.
Scusate se ogni tanto mi permetto di essere un po' complottista anche io.
Che poi alla fine il complotto si riduce nel: " è più redditizio? Lo faccio. Produco in quel modo". E questa è una cosa umana e diffusa, senza scomodare giudei e massoni.
Ah, qualche associazione di consumatori ogni tanto pubblica dati sulla presenza di glicosato nella pasta. Altre volte su piccoli parassiti.
Che dalla produzione di cibo alla gestione dei rifiuti tutto venga effettivamente gestito, separato, differenziato come dicono di fare io un po' ne dubito. Non ce ne faccio una malattia, mangio lo stesso come si dice dalle mie parti.
Però dopo le farine di Mucca Pazza, il vino all'etanolo e compagnia edulcorante...

Ma chiaro che schifezze ci sono o ci sono state state anche nei piatti "tradizionali", più che altro per ignoranza (o malafede come l'etanolo).

Io ne faccio un discorso di preservare una certà identità, senza spacciare queste cose come la panacea per risolvere il problema dell'alimentazione globale.

Ci dicono che bisogna eliminare la carne, poi ci dicono che bisogna mangiare la farina di grilli. Adesso, fosse per le grandi menti, si andrebbe avanti a prodotti sostanzialmente artificiali, più qualche integratore.

Perché i grilli li dovranno pur allevare a miliardi e miliardi con ovvii profili genetici per massimizzare la resa, no. Che differenza c'è con i polli, forse i grilli non hanno la dignità di essere ritenuti animali come gli altri ?

Bah, insomma, non credo che improvvisamente la salute del pianeta migliora, se cambiamo le nostre abitudini e ci mettiamo a mangiare 'ste robe.

Io resto della mia opinione, se non c'è cibo per tutti allora siamo in troppi. Qualcuno magna e non produce.
 
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