Louis Gara
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Boban: "Il Milan un dramma. Era Berlusconi è finita. Galliani..."
Intervento durissimo di Zvonimir Boban a Radio anch'io Sport. Ecco le parole del croato:
"Se ci sono segnali positivi? Nessuno. Se' positivo andare sotto di due gol col Frosinone e poi pareggiarla con due rigori strani... anche se poi c'è stata una reazione, non c'è nulla di positivo. Brocchi non doveva nemmeno accettare questo ruolo, anche se alla fine posso capirlo. La sua colpa è di non aver capito che andava a cacciarsi in una cosa più grande di lui. Il suo è un compito molto difficile, anche perché succede a Mihajlovic che col 4-4-2 era riuscito a trovare una logica di gioco.
Guardando al complesso della stagione, questo è un dramma. Il Milan continua a finire così in basso in classifica come non succedeva da 30 anni. Berlusconi? E' finita la sua era. E' stato un presidente fantastico, insegnò a tutti come si organizzasse una società moderna. Oggi invece è il contrario: regna la confusione totale, con ruolo indefiniti o doppi. Doveva cambiare direzione da tempo, per proteggere la sua storia nel Milan.
Se dovessi scegliere io il prossimo allenatore del Milan? Simeone. Ma anche Mihajlovic, che è come un piccolo Simeone.
Galliani? Uno straordinario dirigente. Ma da anni non ha più la forza e non ha più l'appoggio, anche economico, di Berlusconi. Anche Galliani non ha capito che avrebbe dovuto proteggere la sua storia nel Milan. Poi è andato via Braida e gli è mancato un supporto tecnico fondamentale, perché Galliani in quell'ambito non ha le stesse abilità che ha da un punto di vista manageriale.
Maldini? Non vederlo al Milan è peggio che assurdo. Ma onestamente, a loro dovrebbe dispiacere molto di più che a me"
Intervento durissimo di Zvonimir Boban a Radio anch'io Sport. Ecco le parole del croato:
"Se ci sono segnali positivi? Nessuno. Se' positivo andare sotto di due gol col Frosinone e poi pareggiarla con due rigori strani... anche se poi c'è stata una reazione, non c'è nulla di positivo. Brocchi non doveva nemmeno accettare questo ruolo, anche se alla fine posso capirlo. La sua colpa è di non aver capito che andava a cacciarsi in una cosa più grande di lui. Il suo è un compito molto difficile, anche perché succede a Mihajlovic che col 4-4-2 era riuscito a trovare una logica di gioco.
Guardando al complesso della stagione, questo è un dramma. Il Milan continua a finire così in basso in classifica come non succedeva da 30 anni. Berlusconi? E' finita la sua era. E' stato un presidente fantastico, insegnò a tutti come si organizzasse una società moderna. Oggi invece è il contrario: regna la confusione totale, con ruolo indefiniti o doppi. Doveva cambiare direzione da tempo, per proteggere la sua storia nel Milan.
Se dovessi scegliere io il prossimo allenatore del Milan? Simeone. Ma anche Mihajlovic, che è come un piccolo Simeone.
Galliani? Uno straordinario dirigente. Ma da anni non ha più la forza e non ha più l'appoggio, anche economico, di Berlusconi. Anche Galliani non ha capito che avrebbe dovuto proteggere la sua storia nel Milan. Poi è andato via Braida e gli è mancato un supporto tecnico fondamentale, perché Galliani in quell'ambito non ha le stesse abilità che ha da un punto di vista manageriale.
Maldini? Non vederlo al Milan è peggio che assurdo. Ma onestamente, a loro dovrebbe dispiacere molto di più che a me"