L'edizione odierna de La Repubblica, fa una panoramica generale sulla questione societaria. Il punto fermo sarà senz'altro uno: la prossima stagione sarà ancora targata Berlusconi. Come accade da 30 anni a questa parte. I diktat saranno autarchia, italianità e risparmio. Il prossimo budget per il mercato sarà di 50M, non un centesimo di più. Ormai la fenice asiatica è scomparsa e con essa i 480M di Bee, che si è del tutto sgonfiato.
La tardiva resa al realismo è arrivata durante il vertice di famiglia ad Arcore e Berlusconi, com'è suo solito, l'ha ammantata di un nuovo sogno: un Milan giovane e italiano. Silvio dovrà quindi provvedere alla squadra impostando nuove regole: budget limitato ma costante nel corso degli anni e ricorso a giovani promesse, fino alla grandeur. Filosofia confermata anche dalle recenti parole di Pier Silvio, che sul mercato di gennaio ha detto: "Ci serviva più lavoro sul gruppo, non ci servivano più investimenti".
Oggi purtroppo non ci sono i soldi per uno stadio di proprietà, ma dopo l'elezione del nuovo sindaco di Milano si tornerà a parlare con la giunta per un obiettivo concreto: acquistare e ristrutturare San Siro insieme all'Inter.
Nel frattempo Berlusconi esige una tregua tra i due AD, ad oggi lontanissima. L'uno tenta di stringere per Mammana, l'altro invece annuncia l'accordo con Les Sports in Cina.