Su Berlusconi da ora in poi giudicherà la Storia. Difficile che qualcuno vinca quello ha vinto lui, avendo gli stessi mezzi. Ha attraversato tante, troppe epoche per non essersi accorto che il mondo era cambiato, ed era troppo diverso perché vi si potessero misurare le proprie sfrenate ambizioni pur con risorse meno forti. Calciopoli e la Juventus lo hanno convinto che, almeno in Italia, il sistema gira definitivamente intorno al club di Torino, indipendentemente dai mezzi economici di cui si dispone per contrastarlo, e questo lo ha infine disarmato, ed indotto, lui, a fare il ragionierino alla Chievo, ma col contabile sbagliato che ben conosciamo. Ma di lui si ricorderà il voler essere vincente, ed il riuscire ad esserlo molto spesso, unendo denaro a competenza. E, dulcis in fundo, lascia da vincente anche nell'ultima vicenda, quella della vendita. Come spesso nelle cose serie della sua vita, su questo tema ha deciso di essere stranamente sincero: l'anno scorso disse "Tratto con uno Stato", suscitando le ironie di tifosi ed avversari. I fatti gli hanno dato brutalmente ragione. Su Mr. Bee avrebbe accettato solo un ruolo di controllo su posizioni di maggioranza, intendendone l'evidente obiettivo speculativo, con i cinesi è stato chiaro: voler l'imprimatur dello Stato per una presenza di medio-lungo termine nel Milan, con programmi lunghi per risultati durevoli per il club, non per avvallare avventure speculative, e su questo obiettivo ha tenuto duro sino alla fine, anche quando, seguendo i consigli di Galatioto, sarebbe stato più semplice aggiungere investitori speculativi al parterre per chiudere al meglio l'affare. L'aver insistito su una linea garantista sugli investimenti, sino a determinare il terremoto nel consorzio cinese, lo ha portato agli esiti che stiamo ora constatando. Di cui lui usufruirà, sia chiaro: un Milan che vince, lui esposto come presidente onorario, è un Milan ancora utile per gli ultimi giri di valzer in politica. Farseli finanziare da terzi, è mossa di gran classe. E' stato un piacere, Presidente, si riguardi, e si metta seduto a vedere il Milan che verrà.