Non quella che si sta svolgendo in questi giorni, che è una ricognizione, con la diligenza dovuta, di tutto l'assetto contrattuale in essere nel club, rapporti con fornitori, dipendenti, Erario, contratti immobiliari, contratti di cessione di diritti. Sono verifiche che servono ad offrire un quadro dinamico, a dati non schermati, della contabilità esaminata nella prima, fondamentale due diligence, quella contabile, effettuata prima della presentazione dell'offerta di acquisto. Essa consente di verificare, per ciascun contratto in corso, le modalità di successione in esso, ovvero l'eventuale accettazione o rifiuto con conseguente liberazione coattiva. I dati patrimoniali e contabili sono quelli che risultano dalle scritture, ma questa fase fa entrare il verificatore nel contatto diretto con la gestione ordinaria del club. Quando si giunge a questo punto si sono formati livelli di accordo molto elevati tra le parti, tali da consentire senza pregiudizio al promittente acquirente l'accesso ad informazioni riservate, confidenziali o addirittura segrete obiettivamente inconcepibili tra parti indisponibili all'accordo. A questo punto può ben dirsi che la possibilità di fallimento dei negoziati sia praticamente inesistente.