B.Signori,finito incubo dopo 9 anni

Andris

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Beppe Signori è l'unico a presentarsi in aula alla sentenza di prescrizione del processo di calcioscommesse.

Erano imputati anche l'ex calciatore serbo Almir Gegic, l'ex capitano del Bari Antonio Bellavista, l'ex portiere della Cremonese Marco Paoloni e il corriere Valerio Giosafatte.

Questi sono solo gli ultimi di un processo fiume che vedeva oltre 100 indagati.

Dopo 9 anni e mezzo si chiude un infinito processo per decorrenza dei termini di prescrizione.

Beppe Signori ha chiesto al suo legale di rinunciare alla prescrizione,ma l'avvocato gli ha spiegato che ci sarebbero voluti ancora due o tre anni per avere un'assoluzione piena.
"Sarebbe una follia" gli ha detto testualmente
Il calciatore,distrutto in questi anni,allora ha rinunciato sapendo che questo lascerà ombre sulla sua condotta.

"Mi piaceva scommettere ma l'ho sempre fatto in modo leale e non ho mai truccato alcuna partita.
Mi hanno rovinato la vita solo perché il mio nome garantiva interesse mediatico"


Gazzetta dello Sport
 

Andris

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il degrado della giustizia italiana.
una persona che da giugno 2011 non ha potuto vivere normalmente e ora gli diranno pure disonesto,perchè non sono riusciti a fare i processi in tempo come in tutti i paesi europei.
 

Mika

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il degrado della giustizia italiana.
una persona che da giugno 2011 non ha potuto vivere normalmente e ora gli diranno pure disonesto,perchè non sono riusciti a fare i processi in tempo come in tutti i paesi europei.

Quotissimo.
 
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Beppe Signori è l'unico a presentarsi in aula alla sentenza di prescrizione del processo di calcioscommesse.

Erano imputati anche l'ex calciatore serbo Almir Gegic, l'ex capitano del Bari Antonio Bellavista, l'ex portiere della Cremonese Marco Paoloni e il corriere Valerio Giosafatte.

Questi sono solo gli ultimi di un processo fiume che vedeva oltre 100 indagati.

Dopo 9 anni e mezzo si chiude un infinito processo per decorrenza dei termini di prescrizione.

Beppe Signori ha chiesto al suo legale di rinunciare alla prescrizione,ma l'avvocato gli ha spiegato che ci sarebbero voluti ancora due o tre anni per avere un'assoluzione piena.
"Sarebbe una follia" gli ha detto testualmente
Il calciatore,distrutto in questi anni,allora ha rinunciato sapendo che questo lascerà ombre sulla sua condotta.

"Mi piaceva scommettere ma l'ho sempre fatto in modo leale e non ho mai truccato alcuna partita.
Mi hanno rovinato la vita solo perché il mio nome garantiva interesse mediatico"


Gazzetta dello Sport

E intanto c'è chi continua imperterrito a scommettere truccando partite e manifestazioni.

Massima stima e ideale abbraccio per il grande beppe.
Da piccolo mi piaceva un sacco, fantastico come calciava.
Ho visto pochissimi calciare ad incrociare come signori.
Altro che immobile....
 

Djerry

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il degrado della giustizia italiana.
una persona che da giugno 2011 non ha potuto vivere normalmente e ora gli diranno pure disonesto,perchè non sono riusciti a fare i processi in tempo come in tutti i paesi europei.

La premessa è giusta, ma esattamente cosa fa di lui una persona innocente o "onesta" di colpo? Il fatto che facesse gol?

Anche perché la cosa curiosa (ed ulteriormente malata della nostra giustizia) è che nel frattempo c'era già stata una dozzina di rei confessi che avevano patteggiato e chiesto il rito abbreviato, oltre a fatti storici abbastanza incontrovertibili (anche sorvolando sulla giustizia sommaria sportiva).

Purtroppo in Italia, per motivi perversi che partono da lontano, la prescrizione non viene vista come dovrebbe essere, ovvero un principio soprattutto a vantaggio dello Stato e dell'efficienza della macchina giudiziaria, per il quale non si ritiene più necessaria una tutela giuridica per quel determinato caso.
Bensì viene ribaltata nella sua essenza ed utilizzata strumentalmente a favore dell'indagato per farla franca senza passare dalle sentenze, cavalcando l'inerzia funzionale dei tribunali.

Quindi è tutto alla rovescia: la prescrizione viene combattuta dalla giustizia che però non riesce per suo malfunzionamento ad evitarla, mentre viene accolta ed auspicata con giubilo dall'imputato a cui basta sedersi in riva al fiume magari con buoni avvocati.

In questo senso Signori non è vittima del processo, che in un sistema sano deve essere il più rapido possibile in primis per il bene di chi è innocente, ma è vittima della prescrizione che non gli garantirà mai l'assoluzione buttandolo nel calderone dei semplici "non colpevoli".

Che purtroppo è tutt'altra cosa che "innocenti".

P.S.: scusate la lezioncina non richiesta e sussiegosa, per altro libera di critica e contestazione, ma la mia anima vicina al diritto sportivo non ha resistito :lol:
 

Djerry

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no,che in 9 anni e mezzo non hanno trovato nulla di evidente e oggettivo per condannarlo oltre ogni dubbio.

Non sono nemmeno arrivati a sentenza di primo grado, quindi è proprio un problema che va ben al di là del merito ma riguarda solo il funzionamento della macchina.

Non arrivare a sentenza di primo grado in 9 (nove!) anni testimonia che non è un problema di trovare evidenze per condannarlo (anche perché nel caso si assolve, no?), ma di trovare date e spazi per far funzionare il normale processi nei giusti tempi.
 

Andris

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Non sono nemmeno arrivati a sentenza di primo grado, quindi è proprio un problema che va ben al di là del merito ma riguarda solo il funzionamento della macchina.

Non arrivare a sentenza di primo grado in 9 (nove!) anni testimonia che non è un problema di trovare evidenze per condannarlo (anche perché nel caso si assolve, no?), ma di trovare date e spazi per far funzionare il normale processi nei giusti tempi.

sì,ma se avessero trovato qualcosa di concreto davvero lui avrebbe ammesso (almeno parzialmente) e chiesto rito abbreviato per i motivi che hai scritto sopra.
pure l'accusa non compra pagine di giornali per gridare allo scandalo,evidentemente sanno di non avere nulla di certo in mano
una persona ostaggio della giustizia per quasi un decennio,questo fa rabbia

a quanto ho letto,è stato l'unico a interessarsi per rinunciare alla prescrizione con il legale che glielo ha sconsigliato fortemente.
uno colpevole credo che vada a festeggiare di non finire in galera,nuovamente,non pensi a continuare il processo per altri anni e farsi condannare.
 

Djerry

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sì,ma se avessero trovato qualcosa di concreto davvero lui avrebbe ammesso (almeno parzialmente) e chiesto rito abbreviato per i motivi che hai scritto sopra.
pure l'accusa non compra pagine di giornali per gridare allo scandalo,evidentemente sanno di non avere nulla di certo in mano
una persona ostaggio della giustizia per quasi un decennio,questo fa rabbia

Chi patteggia o confessa, anche qui purtroppo, non lo fa perché preso dal senso di colpa in crisi mistica, ma perché ne ha l'interesse e la convenienza, quando non proprio è comunque latitante.
Col senno di poi alcuni di loro sono stati mal consigliati, visto com'è finita :lol:

Tu vedi Signori come ostaggio.

Ma io, che non sono affatto giustizialista, mi chiedo carte alla mano:
-il motivo per cui aprire una società panamense
-il motivo per cui era a Lugano ad aprire un conto corrente insieme a Sartor e Ragone
-il motivo per cui vengono versati 600 mila euro su quei conti in piena corrispondenza con la casistica delle scommesse
-il motivo per cui pochi giorni dopo ne vengono prelevati 300 mila
-il motivo dei successivi movimenti su conti cifrati riconducibili a Signori, Sartor e Ragone
-il motivo per cui cifrare quei conti
-il motivo per cui da quei conti passano soldi da Singapore
-il motivo per cui non ci dovrebbe essere un nesso col cartello di Dan Tan, dimostrato a livello internazionale

Anche perché quando poi sentiamo tra serie B e serie C (ma ormai pure serie A) dei cialtroni stranieri interessati all'acquisto di squadre italiane, parliamo spesso di altre forme di delinquenza e riciclaggio che proprio prescrizioni come quella di oggi alimentano ulteriormente.

Venite, venite, tanto siamo in Italia e non si arriva a sentenza di primo grado in nove anni...
E forse noi con la nostra storia recente ne sappiamo qualcosa...
 
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