Ragazzi il mercato interno inglese è particolare anche e soprattutto perchè tra concorrenti ci pensano bene prima di indebolirsi a discapito delle rivali.
Il modello inglese non è come quello italiano che mette i paracadute(alias premi) per chi retrocede, in inghilterra lo scopo è primeggiare.
E cosi i giocatori li valutano tantissimo : chi compra si migliora e indebolisce la concorrenza ma chi vende pretende il cartellino sia riconosciuto nel suo valore.
Negli anni d'oro succedeva anche in italia.
E' un po' un insieme di fattori. Però il prezzo dipende in gran parte dalla resistenza del venditore e da quanto voglia spingersi in là il compratore. Un esempio è stato Antony in tal senso: l'Ajax ha fatto il prezzo, lo United poteva accontentarli o meno. Ma se non fossero arrivati 100 mln che voleva l'Ajax, non avrebbero fatto partire Antony.
Nel caso di Tonali, il Milan voleva vendere e questa sensazione il Newcastle l'ha colta. La preoccupazione del Milan era quella di avanzare una richiesta che comunque non avrebbe messo in fuga il compratore. Se Furlani avesse chiesto 100 milioni non trattabili, il Newcastle forse si sarebbe eclissato o forse no. Nessuno può dirlo, magari volevano Sandro a tutti i costi e avrebbero pagato. Ma Furlani non voleva rischiare, perchè il diktat era vendere.
Confrontando il valore tecnico di Tonali con quello di altri centrocampisti non possiamo dire di averlo venduto a cifre eccezionali.