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Stasera puntata molto importante di Report, infatti è la volta di Moderna e Pfizer dopo la settimana scorsa Astrazeneca.
Errore clamoroso di AIFA riguardo Moderna, infatti ha dato il doppio della dose raccomandata a una platea di circa 40.000 cittadini italiani.
Ricapitoliamo l'imbarazzante vicenda:
Il 3 settembre Moderna richiede autorizzazione alla terza dose a EMA e FDA.
Il 9 settembre AIFA dà via libera alla terza dose per fragili e anziani, ma solo tipologia mrna quindi Moderna o Pfizer
E qui succede il disastro, perchè per gli immunodepressi si tratta di dose addizionale mentre per gli over 60 è un booster dunque un mero potenziamento che richede un dosaggio inferiore.
E' persino la stessa azienda ad esplicitarlo, perchè con la dose dimezzata si ottengono comunque gli stessi anticorpi aggiuntivi ergo non ha alcuna utilità quanto deciso in Italia oltre ovviamente a consumare il doppio delle dosi.
Il problema non è solo sprecare dosi o iniettare vaccino inutile non necessario, bensì che gli studi scientifici hanno dimostrato che metà dosaggio fa calare il rischio di reazioni avverse al vaccino perciò circa 40.000 persone sono state esposte colpevolmente a un rischio maggiore a loro insaputa per un errore gestionale italiano.
8 ottobre il ministero della Salute tergiversa e va solo su Pfizer, ma ormai il danno è fatto in un mese intero di vaccinazioni.
Questo appare connesso a quanto avvenuto negli USA dove il 12 ottobre la stessa FDA non aveva ancora autorizzato Moderna per dati discordanti sull'efficacia del vaccino.
Solo il 19 ottobre FDA autorizza Moderna.
Un altro servizio è su Pfizer appunto, per capire quanto duri davvero l'efficacia dei vaccini.
Gli studi presentati per la terza dose erano reputati insufficienti dagli enti regolatori, infatti si parlava di due mesi di dosi effettive e non nove come poi si è detto pubblicamente.
Insider legati a Pfizer, presenti in riunioni decisionali, assicurano che già a marzo nell'azienda si parlava del business della terza dose.
Infine si andrà a studiare il caso Israele, un vero e proprio laboratorio a cielo aperto di Pfizer.
Green pass rinnovato a sei mesi ad ogni dose e terza dose già data a una parte importante della popolazione prima di tutti gli altri paesi.
Errore clamoroso di AIFA riguardo Moderna, infatti ha dato il doppio della dose raccomandata a una platea di circa 40.000 cittadini italiani.
Ricapitoliamo l'imbarazzante vicenda:
Il 3 settembre Moderna richiede autorizzazione alla terza dose a EMA e FDA.
Il 9 settembre AIFA dà via libera alla terza dose per fragili e anziani, ma solo tipologia mrna quindi Moderna o Pfizer
E qui succede il disastro, perchè per gli immunodepressi si tratta di dose addizionale mentre per gli over 60 è un booster dunque un mero potenziamento che richede un dosaggio inferiore.
E' persino la stessa azienda ad esplicitarlo, perchè con la dose dimezzata si ottengono comunque gli stessi anticorpi aggiuntivi ergo non ha alcuna utilità quanto deciso in Italia oltre ovviamente a consumare il doppio delle dosi.
Il problema non è solo sprecare dosi o iniettare vaccino inutile non necessario, bensì che gli studi scientifici hanno dimostrato che metà dosaggio fa calare il rischio di reazioni avverse al vaccino perciò circa 40.000 persone sono state esposte colpevolmente a un rischio maggiore a loro insaputa per un errore gestionale italiano.
8 ottobre il ministero della Salute tergiversa e va solo su Pfizer, ma ormai il danno è fatto in un mese intero di vaccinazioni.
Questo appare connesso a quanto avvenuto negli USA dove il 12 ottobre la stessa FDA non aveva ancora autorizzato Moderna per dati discordanti sull'efficacia del vaccino.
Solo il 19 ottobre FDA autorizza Moderna.
Un altro servizio è su Pfizer appunto, per capire quanto duri davvero l'efficacia dei vaccini.
Gli studi presentati per la terza dose erano reputati insufficienti dagli enti regolatori, infatti si parlava di due mesi di dosi effettive e non nove come poi si è detto pubblicamente.
Insider legati a Pfizer, presenti in riunioni decisionali, assicurano che già a marzo nell'azienda si parlava del business della terza dose.
Infine si andrà a studiare il caso Israele, un vero e proprio laboratorio a cielo aperto di Pfizer.
Green pass rinnovato a sei mesi ad ogni dose e terza dose già data a una parte importante della popolazione prima di tutti gli altri paesi.