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Angelo Gabriel, accostato al Milan, intervistato da TMW. Ecco le dichiarazioni.
Angelo, che effetto fa essere stato il più giovane esordiente della storia del Santos?
"Ho realizzato un vero e proprio sogno. A soli 15 anni sono diventato il più giovane a esordire nel Brasileirão a tre punti e anche il secondo per età a debuttare col Santos, dopo il campione del mondo Coutinho e prima della leggenda Pelé. Non posso che ringraziare Dio per questo traguardo e continuare a lavorare per migliorare sempre di più".
Qual è il suo modello di riferimento nel calcio e come descriverebbe le sue principali caratteristiche?
"Sono veloce, mi piace puntare l'avversario, saltarlo col dribbling e andare in porta. Per questo mi rivedo in Neymar, Robinho, Ronaldinho... Penso ai grandi funamboli brasiliani. Mi ispiro a loro, li ho studiati nei dettagli e adesso in campo cerco di ripetere proprio quelle giocate".
Non solo in Brasile, anche in Italia (Milan e Napoli) si parla molto di lei ultimamente. Cosa vede nel suo futuro?
"Oggi voglio consacrarmi nel Santos, poi domani chissà... È chiaro che mi piacerebbe molto giocare negli stadi più prestigiosi d'Europa. Mi immagino già al Santiago Bernabéu, a San Siro, al Camp Nou, al Parc des Princes... Sogno di giocare la Champions, LaLiga, la Serie A, la Premier, la Ligue 1: come potrei negarlo? Per arrivarci, però, so che dovrò fare ancora tanta strada".
Angelo, che effetto fa essere stato il più giovane esordiente della storia del Santos?
"Ho realizzato un vero e proprio sogno. A soli 15 anni sono diventato il più giovane a esordire nel Brasileirão a tre punti e anche il secondo per età a debuttare col Santos, dopo il campione del mondo Coutinho e prima della leggenda Pelé. Non posso che ringraziare Dio per questo traguardo e continuare a lavorare per migliorare sempre di più".
Qual è il suo modello di riferimento nel calcio e come descriverebbe le sue principali caratteristiche?
"Sono veloce, mi piace puntare l'avversario, saltarlo col dribbling e andare in porta. Per questo mi rivedo in Neymar, Robinho, Ronaldinho... Penso ai grandi funamboli brasiliani. Mi ispiro a loro, li ho studiati nei dettagli e adesso in campo cerco di ripetere proprio quelle giocate".
Non solo in Brasile, anche in Italia (Milan e Napoli) si parla molto di lei ultimamente. Cosa vede nel suo futuro?
"Oggi voglio consacrarmi nel Santos, poi domani chissà... È chiaro che mi piacerebbe molto giocare negli stadi più prestigiosi d'Europa. Mi immagino già al Santiago Bernabéu, a San Siro, al Camp Nou, al Parc des Princes... Sogno di giocare la Champions, LaLiga, la Serie A, la Premier, la Ligue 1: come potrei negarlo? Per arrivarci, però, so che dovrò fare ancora tanta strada".
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