Sconcerti:"Ribellione Milan nel derby".

bmb

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Luoghi comuni a manciate. Come che ci sia differenza tra noi e loro. Io, sinceramente, Icardi a parte in 2 partite ho visto poca roba.
 
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Mario Sconcerti, dalle colonne del Corriere della Sera in edicola oggi, 28 dicembre 2017, commenta la vittoria del Milan nel derby di Coppa Italia contro l'Inter. Ecco, di seguito, l'editoriale del giornalista:


E' una grande vittoria per il Milan anche se in fondo a una partita piccola. Dietro il gol di Cutrone c’è stata un’Inter modesta, pigra, pesante, ma anche un’idea di gioco e di volontà superiore. Lo spettacolo è tutto in quel gol e nella felicità che ha prodotto. Il calcio è rimasto abbastanza da un’altra parte. C’è però qualcosa di miracoloso nel risultato e nella terza sconfitta consecutiva dell’Inter. Come la volontà di ribellarsi a una modestia che è comune, ma che per una notte non vale, non conta niente. Nel poco e nella pioggia meglio il Milan, che un suo gioco facile ce l’ha. L’Inter è stata quasisempre come monolite rugginoso, lontano da qualunque scintilla. Anche se l’occasione di Joao Mario non meritava un errore del genere. Direi che oggi, al di là del risultato, la preoccupazione vera arriva dalla stasi dell’Inter, la sua pesantezza. Le idee in rovina del centrocampo isolano anche Icardi, che è la vera differenza della squadra. Il Milan era quasi alla fine della sua stagione, Gattuso ha chiesto una prova universale. L’ha ottenuta in piccola parte, ma esce dal campo vedendo una speranza. La differenza era tanta con l’Inter, resterà probabilmente tale, ma il Milan ha mantenuto se stesso. Rispetto ai giorni precedenti, come previsto, ha dato anzi qualcosa in più. Il problema del Milan sta nelle attese, non bisogna aspettarlo, va semplicemente visto partita dopo partita. È un ibrido non di moda, ha qualche lampo e molti limiti. Ma ieri ha avuto un suo piccolo stile di squadra. È l’Inter che è mancata, ha confermato la sua modestia ultima, come si fosse esaurita a Torino nel braccio di ferro con la Juve. Complessivamente mi aspettavo di più da entrambe. Ha vinto invece almeno nel gioco il confine un po’ sporco degli ultimi tempi. E lì il Milan è più lineare. È un risultato che lascia molto al vincitore senza che abbia fatto troppo. E lascia un limite ai perdenti che peserà su tutta la stagione. La vera impressione è che domani non ricominci niente. Ma vallo a raccontare a chi adesso almeno è felice.

L'assessore di Roncofritto in uno dei suoi giorni migliori. Ma Cevoli mi faceva ridere, questo no.
 

Clarenzio

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Mario Sconcerti, dalle colonne del Corriere della Sera in edicola oggi, 28 dicembre 2017, commenta la vittoria del Milan nel derby di Coppa Italia contro l'Inter. Ecco, di seguito, l'editoriale del giornalista:


E' una grande vittoria per il Milan anche se in fondo a una partita piccola. Dietro il gol di Cutrone c’è stata un’Inter modesta, pigra, pesante, ma anche un’idea di gioco e di volontà superiore. Lo spettacolo è tutto in quel gol e nella felicità che ha prodotto. Il calcio è rimasto abbastanza da un’altra parte. C’è però qualcosa di miracoloso nel risultato e nella terza sconfitta consecutiva dell’Inter. Come la volontà di ribellarsi a una modestia che è comune, ma che per una notte non vale, non conta niente. Nel poco e nella pioggia meglio il Milan, che un suo gioco facile ce l’ha. L’Inter è stata quasisempre come monolite rugginoso, lontano da qualunque scintilla. Anche se l’occasione di Joao Mario non meritava un errore del genere. Direi che oggi, al di là del risultato, la preoccupazione vera arriva dalla stasi dell’Inter, la sua pesantezza. Le idee in rovina del centrocampo isolano anche Icardi, che è la vera differenza della squadra. Il Milan era quasi alla fine della sua stagione, Gattuso ha chiesto una prova universale. L’ha ottenuta in piccola parte, ma esce dal campo vedendo una speranza. La differenza era tanta con l’Inter, resterà probabilmente tale, ma il Milan ha mantenuto se stesso. Rispetto ai giorni precedenti, come previsto, ha dato anzi qualcosa in più. Il problema del Milan sta nelle attese, non bisogna aspettarlo, va semplicemente visto partita dopo partita. È un ibrido non di moda, ha qualche lampo e molti limiti. Ma ieri ha avuto un suo piccolo stile di squadra. È l’Inter che è mancata, ha confermato la sua modestia ultima, come si fosse esaurita a Torino nel braccio di ferro con la Juve. Complessivamente mi aspettavo di più da entrambe. Ha vinto invece almeno nel gioco il confine un po’ sporco degli ultimi tempi. E lì il Milan è più lineare. È un risultato che lascia molto al vincitore senza che abbia fatto troppo. E lascia un limite ai perdenti che peserà su tutta la stagione. La vera impressione è che domani non ricominci niente. Ma vallo a raccontare a chi adesso almeno è felice.

Secondo me quest'uomo anziano scrive solo per provocare, avrà il suo tornaconto.
Non capisce nulla di calcio, ma in Italia le sue sparate vengono citate e discusse più dei proclami di Trump o di Kim Jong-un.
 

zlatan

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Al di là di tutto, anche sulla gazzetta oggi parlano di partita orrenda tra 2 squadre senza gioco. Sarà che ero coinvolto, sarà che abbiamo vinto, ma io sta partita orrenda non l'ho vista. Boh...
 

Toby rosso nero

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Nessuna partita orrenda, semplicemente a questi tizi brucia il **** per la nostra vittoria.

E' stato un bellissimo derby vinto con merito, e l'Inter non ha tirato i remi in barca, le sue occasioni grosse le ha avute.
 
S

Sotiris

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Mario Sconcerti, dalle colonne del Corriere della Sera in edicola oggi, 28 dicembre 2017, commenta la vittoria del Milan nel derby di Coppa Italia contro l'Inter. Ecco, di seguito, l'editoriale del giornalista:


E' una grande vittoria per il Milan anche se in fondo a una partita piccola. Dietro il gol di Cutrone c’è stata un’Inter modesta, pigra, pesante, ma anche un’idea di gioco e di volontà superiore. Lo spettacolo è tutto in quel gol e nella felicità che ha prodotto. Il calcio è rimasto abbastanza da un’altra parte. C’è però qualcosa di miracoloso nel risultato e nella terza sconfitta consecutiva dell’Inter. Come la volontà di ribellarsi a una modestia che è comune, ma che per una notte non vale, non conta niente. Nel poco e nella pioggia meglio il Milan, che un suo gioco facile ce l’ha. L’Inter è stata quasisempre come monolite rugginoso, lontano da qualunque scintilla. Anche se l’occasione di Joao Mario non meritava un errore del genere. Direi che oggi, al di là del risultato, la preoccupazione vera arriva dalla stasi dell’Inter, la sua pesantezza. Le idee in rovina del centrocampo isolano anche Icardi, che è la vera differenza della squadra. Il Milan era quasi alla fine della sua stagione, Gattuso ha chiesto una prova universale. L’ha ottenuta in piccola parte, ma esce dal campo vedendo una speranza. La differenza era tanta con l’Inter, resterà probabilmente tale, ma il Milan ha mantenuto se stesso. Rispetto ai giorni precedenti, come previsto, ha dato anzi qualcosa in più. Il problema del Milan sta nelle attese, non bisogna aspettarlo, va semplicemente visto partita dopo partita. È un ibrido non di moda, ha qualche lampo e molti limiti. Ma ieri ha avuto un suo piccolo stile di squadra. È l’Inter che è mancata, ha confermato la sua modestia ultima, come si fosse esaurita a Torino nel braccio di ferro con la Juve. Complessivamente mi aspettavo di più da entrambe. Ha vinto invece almeno nel gioco il confine un po’ sporco degli ultimi tempi. E lì il Milan è più lineare. È un risultato che lascia molto al vincitore senza che abbia fatto troppo. E lascia un limite ai perdenti che peserà su tutta la stagione. La vera impressione è che domani non ricominci niente. Ma vallo a raccontare a chi adesso almeno è felice.

Ma questo qui dopo avere a ripetizione mostrato di non capire nulla di calcio ora è diventato pure prolisso?
 
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La differenza con l'inter è stata soprattutto nell'allenatore e si è visto ieri.
E non mi si venga a parlare di inter in calo perchè nel derby di campionato erano solo al top e al massimo del fondoschiena.
Montella aveva anticipato nel pre-partita che il suo scopo era bloccare le fasce: cosi è stato e senza candreva e perisic l'inter è piombata nel nulla cosmico.
Ok non ci dobbiamo esaltare ma la partita l'abbiamo fatta noi, alzando la difesa e palleggiando anche nella loro metà campo.
I 16 punti di ritardo in campionato sono figli soprattutto dei disastri di montella a livello tattico, tecnico e fisico.
Ma avete visto che gamba hanno ora i nostri?
Pure il turco è forte ed esplosivo laddove prima cascava tramortito al suolo.
Qualche lacuna in rosa l'abbiamo ma non facciamo passare per nulla la qualità dei nostri perchè non è cosi.
Chiudo con biglia : ma quanto ci è mancato l'argentino? Sarà al 60% della condizione ma con lui in mezzo al campo la musica cambia totalmente.

Roba da stropicciarsi gli occhi.....ottimo così :ok:
 

Milanforever26

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Mario Sconcerti, dalle colonne del Corriere della Sera in edicola oggi, 28 dicembre 2017, commenta la vittoria del Milan nel derby di Coppa Italia contro l'Inter. Ecco, di seguito, l'editoriale del giornalista:


E' una grande vittoria per il Milan anche se in fondo a una partita piccola. Dietro il gol di Cutrone c’è stata un’Inter modesta, pigra, pesante, ma anche un’idea di gioco e di volontà superiore. Lo spettacolo è tutto in quel gol e nella felicità che ha prodotto. Il calcio è rimasto abbastanza da un’altra parte. C’è però qualcosa di miracoloso nel risultato e nella terza sconfitta consecutiva dell’Inter. Come la volontà di ribellarsi a una modestia che è comune, ma che per una notte non vale, non conta niente. Nel poco e nella pioggia meglio il Milan, che un suo gioco facile ce l’ha. L’Inter è stata quasisempre come monolite rugginoso, lontano da qualunque scintilla. Anche se l’occasione di Joao Mario non meritava un errore del genere. Direi che oggi, al di là del risultato, la preoccupazione vera arriva dalla stasi dell’Inter, la sua pesantezza. Le idee in rovina del centrocampo isolano anche Icardi, che è la vera differenza della squadra. Il Milan era quasi alla fine della sua stagione, Gattuso ha chiesto una prova universale. L’ha ottenuta in piccola parte, ma esce dal campo vedendo una speranza. La differenza era tanta con l’Inter, resterà probabilmente tale, ma il Milan ha mantenuto se stesso. Rispetto ai giorni precedenti, come previsto, ha dato anzi qualcosa in più. Il problema del Milan sta nelle attese, non bisogna aspettarlo, va semplicemente visto partita dopo partita. È un ibrido non di moda, ha qualche lampo e molti limiti. Ma ieri ha avuto un suo piccolo stile di squadra. È l’Inter che è mancata, ha confermato la sua modestia ultima, come si fosse esaurita a Torino nel braccio di ferro con la Juve. Complessivamente mi aspettavo di più da entrambe. Ha vinto invece almeno nel gioco il confine un po’ sporco degli ultimi tempi. E lì il Milan è più lineare. È un risultato che lascia molto al vincitore senza che abbia fatto troppo. E lascia un limite ai perdenti che peserà su tutta la stagione. La vera impressione è che domani non ricominci niente. Ma vallo a raccontare a chi adesso almeno è felice.

Cioè rendiamoci conto che questo ricama parole che non hanno alcun senso..dategli una botta in testa e mandatelo a letto va...
 

shevchampions

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:ok:

Comunque una cosa Sconcerti l'ha scritta giusta. Questa è stata una vera ribellione. Sono entrati in campo belli cattivi. Ovviamente è più facile entrare in campo così quando pensi di giocare un derby da sfavorito in una partita da dentro o fuori... piuttosto che una partita di campionato contro il Chievo di turno.
Ma a tratti ho rivisto il Milan che mi rendeva orgoglioso l'anno scorso... quello che non si arrendeva mai... il Milan di Doha.
Bravi ragazzi.

Beh ma lui parla di ribellione alla modestia tecnica dei nostri calciatori, non di reazione tenace alla negatività come credo la intenda tu. Figurati se non scrive col veleno al posto dell'inchiostro :)
 

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