Reina:"Voglio restare al Milan. Lavoro per giocare".

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Pepe Reina, intervistato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 5 agosto 2018, sul Milan e sul suo futuro:"Ho trovato il Milan proprio come me l’aspettavo. Una società, un’organizzazione mostruosa, con la voglia di crescere e di continuare con un progetto che punta in alto. C’è un gruppo con ragazzi straordinari, che subito mi ha aiutato per ambientarmi il più velocemente possibile. Il mio ruolo? Quello che voglio fare qui è dare una mano, in tutti i sensi, per l’esperienza che mi porto dietro e a livello umano. Un po’ di carriera alle spalle ce l’ho, ecco spero che possa essere d’aiuto alla squadra. Cercherò di essere positivo, sempre, per far crescere il gruppo. Gattuso è un uomo di calcio. Il fervore tipico dei giocatori, l’ha trasferito al ruolo di allenatore. Ha un carattere forte, un tecnico che ti spreme al massimo ma ti è molto vicino. Ho grande rispetto per lui e lo devo ringraziare già da ora per tutto quello che ha fatto con noi, con me. Speriamo assieme di poter regalare ai tifosi belle emozioni. Higuain? Un giocatore fortissimo, darà un enorme aiuto. Uun bomber assoluto, speriamo faccia tanti gol, qui è il benvenuto. Quando si è conclusa tutta l’operazione, Gonzalo mi ha chiamato per chiedermi qualche informazione e sono qui anche per dargli una mano. Cosa gli ho detto? Sono arrivato da poco, non tanto. Sicuramente che mi sono trovato in uno spogliatoio con ragazzi bravissimi, un gruppo fantastico e anche per lui sarà facilissimo ambientarsi. Posto da titolare? Per Gigio ho una grande stima e ammirazione, come anche per Antonio, mi hanno accolto benissimo, con me si stanno comportando in un modo eccezionale, sia da un punto di vista umano che per quello che concerne il calcio. Posso imparare da loro e anche sfruttare questa concorrenza che c’è tra noi tre, per diventare ancora migliore. In questo momento non posso permettermi nessuna ipotesi. Io lavoro per giocare, come lo fa Gigi, Antonio e tutti i componenti di questa rosa. A quel punto sarà il mister che prenderà le decisioni. Quello che noi possiamo fare è dare il nostro contributo, buttare sul campo il 100% e se poi non si dovesse essere scelti per una maglia da titolare, fare ameno che l’altro sia al massimo, in tutti i sensi, per aiutare la squadra, che è quello che conta. Resterò in rossonero? Non ho altre volontà. Il Milan può vincere lo scudetto? Non mi sembra realistico in questo momento per noi parlare di scudetto. Certo, la speranza c’è, ma dobbiamo pensare a migliorare rispetto alla scorsa stagione, continuare in una crescita collettiva e anche a livello socitario, così facendo si può tornare in Champions che poi è l’obiettivo, attuale, primario. L'addio al Napoli? A me scadeva il contratto, a Sarri non l’hanno voluto più. Così siamo partiti entrambi. Al San Paolo alla seconda giornata? Prima o poi si doveva andare. Al San Paolo poche squadre vincono, ci aspettiamo una partita difficile in uno stadio che non so come sarà, per via dei lavori, ma adesso cerchiamo di prepararci al meglio per l’inizio della stagione, si comincia con il Genoa in casa, pensiamo a quella per ora. Chi vince lo scudetto? Credo che per il titolo ci sia una favorita nettissima, che è la Juventus, davanti a tutti e tutto, ancora una volta. Dietro prevedo una bela lotta per i posti che portano alla Champions: il Napoli è un passo avanti rispetto alla concorrenza, però poi ci sono Roma, Inter, Lazio, noi, la Fiorentina. Sarà una bella Serie A, il Milan spero faccia un grande lavoro per finire tra le prime quattro”.

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Pepe Reina, intervistato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 5 agosto 2018, sul Milan e sul suo futuro:"Ho trovato il Milan proprio come me l’aspettavo. Una società, un’organizzazione mostruosa, con la voglia di crescere e di continuare con un progetto che punta in alto. C’è un gruppo con ragazzi straordinari, che subito mi ha aiutato per ambientarmi il più velocemente possibile. Il mio ruolo? Quello che voglio fare qui è dare una mano, in tutti i sensi, per l’esperienza che mi porto dietro e a livello umano. Un po’ di carriera alle spalle ce l’ho, ecco spero che possa essere d’aiuto alla squadra. Cercherò di essere positivo, sempre, per far crescere il gruppo. Gattuso è un uomo di calcio. Il fervore tipico dei giocatori, l’ha trasferito al ruolo di allenatore. Ha un carattere forte, un tecnico che ti spreme al massimo ma ti è molto vicino. Ho grande rispetto per lui e lo devo ringraziare già da ora per tutto quello che ha fatto con noi, con me. Speriamo assieme di poter regalare ai tifosi belle emozioni. Higuain? Un giocatore fortissimo, darà un enorme aiuto. Uun bomber assoluto, speriamo faccia tanti gol, qui è il benvenuto. Quando si è conclusa tutta l’operazione, Gonzalo mi ha chiamato per chiedermi qualche informazione e sono qui anche per dargli una mano. Cosa gli ho detto? Sono arrivato da poco, non tanto. Sicuramente che mi sono trovato in uno spogliatoio con ragazzi bravissimi, un gruppo fantastico e anche per lui sarà facilissimo ambientarsi. Posto da titolare? Per Gigio ho una grande stima e ammirazione, come anche per Antonio, mi hanno accolto benissimo, con me si stanno comportando in un modo eccezionale, sia da un punto di vista umano che per quello che concerne il calcio. Posso imparare da loro e anche sfruttare questa concorrenza che c’è tra noi tre, per diventare ancora migliore. In questo momento non posso permettermi nessuna ipotesi. Io lavoro per giocare, come lo fa Gigi, Antonio e tutti i componenti di questa rosa. A quel punto sarà il mister che prenderà le decisioni. Quello che noi possiamo fare è dare il nostro contributo, buttare sul campo il 100% e se poi non si dovesse essere scelti per una maglia da titolare, fare ameno che l’altro sia al massimo, in tutti i sensi, per aiutare la squadra, che è quello che conta. Resterò in rossonero? Non ho altre volontà. Il Milan può vincere lo scudetto? Non mi sembra realistico in questo momento per noi parlare di scudetto. Certo, la speranza c’è, ma dobbiamo pensare a migliorare rispetto alla scorsa stagione, continuare in una crescita collettiva e anche a livello socitario, così facendo si può tornare in Champions che poi è l’obiettivo, attuale, primario. L'addio al Napoli? A me scadeva il contratto, a Sarri non l’hanno voluto più. Così siamo partiti entrambi. Al San Paolo alla seconda giornata? Prima o poi si doveva andare. Al San Paolo poche squadre vincono, ci aspettiamo una partita difficile in uno stadio che non so come sarà, per via dei lavori, ma adesso cerchiamo di prepararci al meglio per l’inizio della stagione, si comincia con il Genoa in casa, pensiamo a quella per ora. Chi vince lo scudetto? Credo che per il titolo ci sia una favorita nettissima, che è la Juventus, davanti a tutti e tutto, ancora una volta. Dietro prevedo una bela lotta per i posti che portano alla Champions: il Napoli è un passo avanti rispetto alla concorrenza, però poi ci sono Roma, Inter, Lazio, noi, la Fiorentina. Sarà una bella Serie A, il Milan spero faccia un grande lavoro per finire tra le prime quattro”.

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