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Non vedo questo Conte da grandi pretese come tu lo dipingi.
In nazionale ha pescato pellè, lo ha difeso e se l'è pure fatto andare bene facendolo apparire per il vieri della situazione.
E come lui tanti altri in rosa.
Per me è un mister che punta sul cuore, sul lavoro e sulle motivazioni. Non è il mancini della situazione che fa la lista della spesa.
Al chelsea in fin dei conti non sta chiedendo mica i neymar ma che gli completino solo una rosa ridotta al lumicino.
Sai è difficile dire, magari hai ragione. Ma per me questo Conte ha pretese precise più sull'appoggio della società nelle sue scelte e nella difesa dell'ambiente che sui giocatori. Sui giocatori magari scende anche a certi compromessi, come dici tu, e ha capacità fenomenali nel far rendere gli uomini oltre le loro capacità (il classico estrarre il sangue dalle rape, come il Victor Moses terzino), ma sulla società Conte è uno che ribalta tutto e se ne va se vede cose che non gli tornano. E il Milan attuale purtroppo ha ancora troppi interrogativi a livello societario.
Per farti un esempio, ha fatto fuori un certo David Luiz, sonctrandosi in modo diretto e personale. Oggi è di fatto ai margini della rosa, come successo prima con Diego Costa: in entrambi i casi la società non ha fatto una piega e lo ha appoggiato pienamente.
Forse, nell'ottica della sfida personale, Conte accetterebbe se avesse appunto carta bianca nella gestione totale dell'area tecnica, quindi anche oltre le competenze in teoria di Mirabelli.