Pellegatti: Montella ha gli stessi punti di Sacchi 1987/1988

sballotello

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Delirio Pellegatti su Mediaset. Secondo il giornalista, a chi chiede l'esonero di Montella la risposta è che al momento non ci sono alternative. E poi qualcuno ricorda che Montella ha gli stessi di Sacchi nel 1987/1988.
Lo voglio fare anche io il giornalista
 

Clarenzio

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E soprattutto che la squadra non è la stessa :lol:

Hai ragione, ma credo che il principale artefice nella costruzione di quel primo grande Milan fu l'allenatore: Sacchi sapeva benissimo dove voleva arrivare ed i giocatori lo seguirono.
Quel Milan aveva appena acquistato Gullit, un grandissimo talento allora considerato più promettente di Van Basten e Donadoni strappato alla Juve, ma per il resto non era ancora la squadra favolosa che vedemmo dall'anno successivo. In difesa c'era Baresi, ma anche dei giovanissimi Costacurta e Maldini, con Tassotti ed il sottovalutatissimo Galli.
A centrocampo Colombo era tutto fuorchè un fenomeno, Ancelotti lo davano già per finito, Evani si stava reinventando in un nuovo ruolo, Virdis che arrivava dall'Udinese con 10 gol all'attivo dovette sostituire Van Basten infortunato.
Sacchi fu importantissimo e l'ossatura italiana mantenne unito il gruppo anche dopo le prime difficoltà, tutti remavano nella stessa direzione.
Il parallelo di Pellegatti non è fuori luogo, anzi fa riflettere su quanto siano fondamentali alcuni aspetti come la guida tecnica e le sue scelte, la presenza della società nei momenti di difficoltà, la mentalità degli uomini che insieme divengono "squadra".
 

Mr. Canà

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Delirio Pellegatti su Mediaset. Secondo il giornalista, a chi chiede l'esonero di Montella la risposta è che al momento non ci sono alternative. E poi qualcuno ricorda che Montella ha gli stessi di Sacchi nel 1987/1988.

Splendido fare paragoni tra squadre e campionati distanti 30 anni.
 
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Hai ragione, ma credo che il principale artefice nella costruzione di quel primo grande Milan fu l'allenatore: Sacchi sapeva benissimo dove voleva arrivare ed i giocatori lo seguirono.
Quel Milan aveva appena acquistato Gullit, un grandissimo talento allora considerato più promettente di Van Basten e Donadoni strappato alla Juve, ma per il resto non era ancora la squadra favolosa che vedemmo dall'anno successivo. In difesa c'era Baresi, ma anche dei giovanissimi Costacurta e Maldini, con Tassotti ed il sottovalutatissimo Galli.
A centrocampo Colombo era tutto fuorchè un fenomeno, Ancelotti lo davano già per finito, Evani si stava reinventando in un nuovo ruolo, Virdis che arrivava dall'Udinese con 10 gol all'attivo dovette sostituire Van Basten infortunato.
Sacchi fu importantissimo e l'ossatura italiana mantenne unito il gruppo anche dopo le prime difficoltà, tutti remavano nella stessa direzione.
Il parallelo di Pellegatti non è fuori luogo, anzi fa riflettere su quanto siano fondamentali alcuni aspetti come la guida tecnica e le sue scelte, la presenza della società nei momenti di difficoltà, la mentalità degli uomini che insieme divengono "squadra".

Solo per dire: Virdis era con noi già da due o tre anni e l'anno prima era stato capocannoniere della serie A con 17 reti. Io ricordo che partimmo con l'idea di poter vincere non di arrivare quarti. Poi su Ancelotti e Colombo hai ragione, l'idea era: "speriamo funzionino"
 

Old.Memories.73

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Le partite della svolta furono il derby vinto in maniera fortunosa e subito dopo la straripante lezione di calcio data al Napoli alla 12° e 13° giornata. All'inizio il Milan stava andando male e la panchina di Sacchi traballava (5 vittorie, 4 pareggi, 2 sconfitte).
Non è una stupidata quello che dice Pellegatti, il problema è che Montella non è Sacchi.
Non andò proprio così...
A parte il fatto che il Milan sul campo perse solo una partita in tutto il campionato (l'altra la perse a tavolino)...
La svolta ci fu dopo la sconfitta in Coppa Uefa da parte dell'Espanyol...(0-2 sul neutro di Lecce)
Dopo quella partita Berlusconi riunì la squadra e fu molto schietto e diretto nell'esporre i suoi progetti...
Sacchi era una sua scelta personale e l'avrebbe difeso contro tutto e contro tutti...se le cose fossero andate male a pagarne le conseguenze non sarebbe stato l'allenatore ma i giocatori stessi...
Fu la scossa che invertì la rotta...alla Domenica successiva andarono a vincere a Verona che all'epoca non era per niente un campo facile da espugnare...
Poi come hai scritto giustamente tu la consacrazione arrivò nella partita con il Napoli dove si vide per la prima volta il Milan ''rullo compressore''...quello in grado di ''spalmare'' l'avversario che aveva di fronte...

In ogni caso rimane un paragone improponibile...perchè Montella non è Sacchi...e sopratutto perchè Fassone non è Berlusconi cinquantenne...un vero genio all'epoca
 

Clarenzio

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Non andò proprio così...
A parte il fatto che il Milan sul campo perse solo una partita in tutto il campionato (l'altra la perse a tavolino)...
La svolta ci fu dopo la sconfitta in Coppa Uefa da parte dell'Espanyol...(0-2 sul neutro di Lecce)
Dopo quella partita Berlusconi riunì la squadra e fu molto schietto e diretto nell'esporre i suoi progetti...
Sacchi era una sua scelta personale e l'avrebbe difeso contro tutto e contro tutti...se le cose fossero andate male a pagarne le conseguenze non sarebbe stato l'allenatore ma i giocatori stessi...
Fu la scossa che invertì la rotta...alla Domenica successiva andarono a vincere a Verona che all'epoca non era per niente un campo facile da espugnare...
Poi come hai scritto giustamente tu la consacrazione arrivò nella partita con il Napoli dove si vide per la prima volta il Milan ''rullo compressore''...quello in grado di ''spalmare'' l'avversario che aveva di fronte...

In ogni caso rimane un paragone improponibile...perchè Montella non è Sacchi...e sopratutto perchè Fassone non è Berlusconi cinquantenne...un vero genio all'epoca

Non lo so, la mia è una ricostruzione perchè ero un bambino, non ricordo bene.
Ma ho ben impressa nella memoria la faccia che aveva mio padre dopo Milan-Napoli ;)
 

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Non lo so, la mia è una ricostruzione perchè ero un bambino, non ricordo bene.
Ma ho ben impressa nella memoria la faccia che aveva mio padre dopo Milan-Napoli ;)
Immagino :)
Ho tenuto il poster del goal di Gullit esposto in camera per anni :)
Una delle più belle partite del Milan di Sacchi...andammo in svantaggio ma reagimmo in maniera esemplare...
Altri tempi...tempi che non ritorneranno mai più...ma dei quali conserverò per sempre un ricordo indelebile :)
 
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