Il Papero pronto a starnazzare Che non sia il canto del cigno
Alexandre Pato, la dimostrazione più lampante che non esiste alcuna rosa senza spine. Pungolato ieri da Allegri che spera di recuperarlo a pieno servizio – sabato sarà tra i convocati, partendo dalla panchina -, oggetto di scherno da parte della critica che su facebook ha addirittura creato un ilare gruppo ad arte sui suoi infortuni. IL BOCCIOLO. Pato sa segnare. Tanto, in vari modi. E forse il Milan ha pure trovato chi potrebbe calciare le punizioni. Niente più Constant o Acerbi in zona Cesarini. Come riportato questa mattina da “QS - Il Giorno” la media realizzativa del Papero è spaventosa. Seppur di poco, questione di millesimi, superiore anche a quella di Superpippo Inzaghi. Uno che qualcosa in fatto di gol conosce. E in una stagione in cui si va in gol con il contagocce uno come lui è manna dal cielo. Lasciato a fare la prima punta spuria, con El Shaarawy a ruotargli intorno, può diventare un attacco da 30 gol scherzando. Per non parlare del potenziale nei prossimi anni. LE SPINE. I dubbi rimangono. Può il Milan contare un’intera stagione su Pato? Perché le parole di Ancelotti suonano ancora sinistre: “Sapevamo nel 2008 che sarebbe stato facilmente oggetto ad infortuni”. Il talento non è in discussione, la sua utilità a mezzo servizio in questo Milan smobilitato invece lo è. Siamo ben oltre la prova d’appello. Servono 6 mesi da Pato per Pato per dimostrare che è ancora una risorsa per questo Milan. Che il suo contratto – da 4 milioni netti all’anno – è un benefit e non l’ennesima mazzata in un bilancio che già desta preoccupazione nella testa di tanti in via Turati.
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