Paolo Berlusconi, a 7Gold, sulla cessione del Milan.

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Intervista esclusiva (7 Gold) a Paolo Berlusconi appena andata in onda: mio fratello è stato e sarà il presidente più amato dai tifosi rossoneri, quando prese il Milan gli avversari lo deridavano, poi abbiamo preso Gullit e Van Basten e sappiamo tutti come è andata. Si è sempre confrontato con gli allenatori, lui ha le sue idee che trasmetteva a noi giocatori dell'EdilNord quando ancora non eravamo al Milan. Di Montella ha grande stima e rispetto, apprezza molto la sua dialettica e la capacità di rapportarsi ai media e alla stampa senza andare mai sopra le righe a differenza di alcuni suoi predecessori, anche recenti. Però non è un segreto che non condivida alcune idee tattiche del tecnico.
Travaglio ha decisamente passato il segno quando ha insinuato che Silvio ha sicuramente tanti soldi all'estero e che questa trattativa sia un modo per riportarli in Italia. A quanto mi risulta è stato querelato e ne risponderà con i suoi avvocati. C'è molta cattiveria attorno a mio fratello. Chi millanta che questa operazione sia in realtà una messa in scena per far rientrare capitali esteri è in malafede, mio fratello all'estero ha solo una villa, e rigorosamente dichiarata.
Adesso voglio fare chiarezza su quello che Paolo Berlusconi PENSA di questa trattativa per la cessione del Milan: c'è un importante advisor che ha presentato questo gruppo di investitori cinesi che alla fine di una lunga trattativa hanno versato prima 100 milioni, e poi altri 100. Credo che sia la prova più evidente del loro interesse concreto e della volontà di chiudere l'operazione, poi ci sono stato degli avvenimenti che anche noi stiamo cercando di capire fino in fondo. Per colpa di norme del governo cinese siamo arrivati al closing e c'è stata una pausa. Di fronte a questo si potevano incamerare 200 milioni. L'atteggiamento giusto di mio fratello, che è oggi in essere, è di dare tempo una settimana per versare altri 100 milioni e per avere un mese di tempo per chiudere la trattativa. Io sono dell'idea che se per caso versassero 300 milioni e poi nel giro di un mese non fossero in grado di concludere, incamerare i 300 milioni e continuare a gestire il Milan come famiglia Berlusconi, chiuderei la trattativa con i cinesi ma lascerei lo stesso loro la porta aperta. Questi investitori sono stati evidentemente presi in contropiede da una situazione imprevista, e quindi se tra un anno dovesse tornare a bussare con le dovute garanzie io mi siederei al tavolo, per come sono fatto io, dicendo, bene 300 me li hai già dati vediamo la rimanenza.
Sulla voce delle illazioni messe in giro siamo certi che la procura di Milano, che nei nostri confronti ha sempre avuto speciale riguardo, si interesserà. Qualche magistrato intraprenderà questa strada supportato dalla Guardia di Finanza, ma consiglio loro di non perdere tempo perchè alla fine non troverebbero nulla di strano. La situazione è limpida, in oltre 20 anni ne abbiamo sopportate di tutte e di più, non sarà la prima né l'ultima volta. Vedremo alla fine chi avrà ragione.
Penso che il Milan del futuro parte da una buona base di giocatori. Quest'anno tra infortuni e scelte arbitrali siamo stati molto sfortunati, potevamo avere diversi punti in più in classifica. Io mi auguro che in futuro ci possa essere una maggiore innovazione tecnologica legata al calcio.
La famiglia Berlusconi ha espresso un parere basata sulla razionalità e la presa di coscienza della situazione del paese, ma nessuno ha mai costretto Silvio a vendere il Milan. I figli sono tifosissimi e gli hanno sempre detto che nonostante sarebbe giusto vendere il club se lui ritenesse di doverlo tenere allora la Fininvest è disposta a supportare ulteriormente questo grosso sacrificio economico. Silvio è stato messo di fronte ad una scelta assolutamente libera, a cui lui con l'amore che ha per il Milan ma con la razionalità che l'ha sempre contraddistinto ha detto alla fine, con la lacrime agli occhi, che è giusto vendere.
 

Clarenzio

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Paolo Berlusconi, intervistato su 7Gold, ha parlato della cessione del Milan e del rinvio del closing. Ecco le dichiarazioni:"Un advisor ha portato questi imprenditori cinesi. I 200 milioni già versati rappresentato la prova evidente dell'interesse concreto. Fininvest poteva prendere i 200 milioni e salutare ma mio fratello ha scelto di concedere un'altra settimana per la terza caparra e un altro mese per completare l'operazione. Rientro di capitali? Pensare di fare una cosa del genere sotto gli occhi di tutto il mondo è da stupidi".

Sempre contributi eccezionali da Paolini Berlusconi :sisi:
 

Louis Gara

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Paolo Berlusconi, intervistato su 7Gold, ha parlato della cessione del Milan e del rinvio del closing. Ecco le dichiarazioni:"Un advisor ha portato questi imprenditori cinesi. I 200 milioni già versati rappresentato la prova evidente dell'interesse concreto. Fininvest poteva prendere i 200 milioni e salutare ma mio fratello ha scelto di concedere un'altra settimana per la terza caparra e un altro mese per completare l'operazione. Rientro di capitali? Pensare di fare una cosa del genere sotto gli occhi di tutto il mondo è da stupidi".

Da notare che pure loro ogni volta parlano di "questi imprenditori cinesi", "i cinesi", "questi cinesi", "la cordata cinese". Non sanno manco loro a chi vendono
 

Willy Wonka

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Paolo Berlusconi, intervistato su 7Gold, ha parlato della cessione del Milan e del rinvio del closing. Ecco le dichiarazioni:"Un advisor ha portato questi imprenditori cinesi. I 200 milioni già versati rappresentato la prova evidente dell'interesse concreto. Fininvest poteva prendere i 200 milioni e salutare ma mio fratello ha scelto di concedere un'altra settimana per la terza caparra e un altro mese per completare l'operazione. Rientro di capitali? Pensare di fare una cosa del genere sotto gli occhi di tutto il mondo è da stupidi".

Ecco la versione integrale.

Intervista esclusiva (7 Gold) a Paolo Berlusconi appena andata in onda: mio fratello è stato e sarà il presidente più amato dai tifosi rossoneri, quando prese il Milan gli avversari lo deridavano, poi abbiamo preso Gullit e Van Basten e sappiamo tutti come è andata. Si è sempre confrontato con gli allenatori, lui ha le sue idee che trasmetteva a noi giocatori dell'EdilNord quando ancora non eravamo al Milan. Di Montella ha grande stima e rispetto, apprezza molto la sua dialettica e la capacità di rapportarsi ai media e alla stampa senza andare mai sopra le righe a differenza di alcuni suoi predecessori, anche recenti. Però non è un segreto che non condivida alcune idee tattiche del tecnico.
Travaglio ha decisamente passato il segno quando ha insinuato che Silvio ha sicuramente tanti soldi all'estero e che questa trattativa sia un modo per riportarli in Italia. A quanto mi risulta è stato querelato e ne risponderà con i suoi avvocati. C'è molta cattiveria attorno a mio fratello. Chi millanta che questa operazione sia in realtà una messa in scena per far rientrare capitali esteri è in malafede, mio fratello all'estero ha solo una villa, e rigorosamente dichiarata.
Adesso voglio fare chiarezza su quello che Paolo Berlusconi PENSA di questa trattativa per la cessione del Milan: c'è un importante advisor che ha presentato questo gruppo di investitori cinesi che alla fine di una lunga trattativa hanno versato prima 100 milioni, e poi altri 100. Credo che sia la prova più evidente del loro interesse concreto e della volontà di chiudere l'operazione, poi ci sono stato degli avvenimenti che anche noi stiamo cercando di capire fino in fondo. Per colpa di norme del governo cinese siamo arrivati al closing e c'è stata una pausa. Di fronte a questo si potevano incamerare 200 milioni. L'atteggiamento giusto di mio fratello, che è oggi in essere, è di dare tempo una settimana per versare altri 100 milioni e per avere un mese di tempo per chiudere la trattativa. Io sono dell'idea che se per caso versassero 300 milioni e poi nel giro di un mese non fossero in grado di concludere, incamerare i 300 milioni e continuare a gestire il Milan come famiglia Berlusconi, chiuderei la trattativa con i cinesi ma lascerei lo stesso loro la porta aperta. Questi investitori sono stati evidentemente presi in contropiede da una situazione imprevista, e quindi se tra un anno dovesse tornare a bussare con le dovute garanzie io mi siederei al tavolo, per come sono fatto io, dicendo, bene 300 me li hai già dati vediamo la rimanenza.
Sulla voce delle illazioni messe in giro siamo certi che la procura di Milano, che nei nostri confronti ha sempre avuto speciale riguardo, si interesserà. Qualche magistrato intraprenderà questa strada supportato dalla Guardia di Finanza, ma consiglio loro di non perdere tempo perchè alla fine non troverebbero nulla di strano. La situazione è limpida, in oltre 20 anni ne abbiamo sopportate di tutte e di più, non sarà la prima né l'ultima volta. Vedremo alla fine chi avrà ragione.
Penso che il Milan del futuro parte da una buona base di giocatori. Quest'anno tra infortuni e scelte arbitrali siamo stati molto sfortunati, potevamo avere diversi punti in più in classifica. Io mi auguro che in futuro ci possa essere una maggiore innovazione tecnologica legata al calcio.
La famiglia Berlusconi ha espresso un parere basata sulla razionalità e la presa di coscienza della situazione del paese, ma nessuno ha mai costretto Silvio a vendere il Milan. I figli sono tifosissimi e gli hanno sempre detto che nonostante sarebbe giusto vendere il club se lui ritenesse di doverlo tenere allora la Fininvest è disposta a supportare ulteriormente questo grosso sacrificio economico. Silvio è stato messo di fronte ad una scelta assolutamente libera, a cui lui con l'amore che ha per il Milan ma con la razionalità che l'ha sempre contraddistinto ha detto alla fine, con la lacrime agli occhi, che è giusto vendere.
 

Tifo'o

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Ecco la versione integrale.

Intervista esclusiva (7 Gold) a Paolo Berlusconi appena andata in onda: mio fratello è stato e sarà il presidente più amato dai tifosi rossoneri, quando prese il Milan gli avversari lo deridavano, poi abbiamo preso Gullit e Van Basten e sappiamo tutti come è andata. Si è sempre confrontato con gli allenatori, lui ha le sue idee che trasmetteva a noi giocatori dell'EdilNord quando ancora non eravamo al Milan. Di Montella ha grande stima e rispetto, apprezza molto la sua dialettica e la capacità di rapportarsi ai media e alla stampa senza andare mai sopra le righe a differenza di alcuni suoi predecessori, anche recenti. Però non è un segreto che non condivida alcune idee tattiche del tecnico.
Travaglio ha decisamente passato il segno quando ha insinuato che Silvio ha sicuramente tanti soldi all'estero e che questa trattativa sia un modo per riportarli in Italia. A quanto mi risulta è stato querelato e ne risponderà con i suoi avvocati. C'è molta cattiveria attorno a mio fratello. Chi millanta che questa operazione sia in realtà una messa in scena per far rientrare capitali esteri è in malafede, mio fratello all'estero ha solo una villa, e rigorosamente dichiarata.
Adesso voglio fare chiarezza su quello che Paolo Berlusconi PENSA di questa trattativa per la cessione del Milan: c'è un importante advisor che ha presentato questo gruppo di investitori cinesi che alla fine di una lunga trattativa hanno versato prima 100 milioni, e poi altri 100. Credo che sia la prova più evidente del loro interesse concreto e della volontà di chiudere l'operazione, poi ci sono stato degli avvenimenti che anche noi stiamo cercando di capire fino in fondo. Per colpa di norme del governo cinese siamo arrivati al closing e c'è stata una pausa. Di fronte a questo si potevano incamerare 200 milioni. L'atteggiamento giusto di mio fratello, che è oggi in essere, è di dare tempo una settimana per versare altri 100 milioni e per avere un mese di tempo per chiudere la trattativa. Io sono dell'idea che se per caso versassero 300 milioni e poi nel giro di un mese non fossero in grado di concludere, incamerare i 300 milioni e continuare a gestire il Milan come famiglia Berlusconi, chiuderei la trattativa con i cinesi ma lascerei lo stesso loro la porta aperta. Questi investitori sono stati evidentemente presi in contropiede da una situazione imprevista, e quindi se tra un anno dovesse tornare a bussare con le dovute garanzie io mi siederei al tavolo, per come sono fatto io, dicendo, bene 300 me li hai già dati vediamo la rimanenza.

Nell'ultima parte parla di un anno.. bene dai oltre alla sessione estiva, anche a gennaio prossimo non ci sarà mercato ma solo polpette. Ed intanto ci sono sempre le scuse per non rinforzare la squadra
 

Louis Gara

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Ecco la versione integrale.

Intervista esclusiva (7 Gold) a Paolo Berlusconi appena andata in onda: mio fratello è stato e sarà il presidente più amato dai tifosi rossoneri, quando prese il Milan gli avversari lo deridavano, poi abbiamo preso Gullit e Van Basten e sappiamo tutti come è andata. Si è sempre confrontato con gli allenatori, lui ha le sue idee che trasmetteva a noi giocatori dell'EdilNord quando ancora non eravamo al Milan. Di Montella ha grande stima e rispetto, apprezza molto la sua dialettica e la capacità di rapportarsi ai media e alla stampa senza andare mai sopra le righe a differenza di alcuni suoi predecessori, anche recenti. Però non è un segreto che non condivida alcune idee tattiche del tecnico.
Travaglio ha decisamente passato il segno quando ha insinuato che Silvio ha sicuramente tanti soldi all'estero e che questa trattativa sia un modo per riportarli in Italia. A quanto mi risulta è stato querelato e ne risponderà con i suoi avvocati. C'è molta cattiveria attorno a mio fratello. Chi millanta che questa operazione sia in realtà una messa in scena per far rientrare capitali esteri è in malafede, mio fratello all'estero ha solo una villa, e rigorosamente dichiarata.
Adesso voglio fare chiarezza su quello che Paolo Berlusconi PENSA di questa trattativa per la cessione del Milan: c'è un importante advisor che ha presentato questo gruppo di investitori cinesi che alla fine di una lunga trattativa hanno versato prima 100 milioni, e poi altri 100. Credo che sia la prova più evidente del loro interesse concreto e della volontà di chiudere l'operazione, poi ci sono stato degli avvenimenti che anche noi stiamo cercando di capire fino in fondo. Per colpa di norme del governo cinese siamo arrivati al closing e c'è stata una pausa. Di fronte a questo si potevano incamerare 200 milioni. L'atteggiamento giusto di mio fratello, che è oggi in essere, è di dare tempo una settimana per versare altri 100 milioni e per avere un mese di tempo per chiudere la trattativa. Io sono dell'idea che se per caso versassero 300 milioni e poi nel giro di un mese non fossero in grado di concludere, incamerare i 300 milioni e continuare a gestire il Milan come famiglia Berlusconi, chiuderei la trattativa con i cinesi ma lascerei lo stesso loro la porta aperta. Questi investitori sono stati evidentemente presi in contropiede da una situazione imprevista, e quindi se tra un anno dovesse tornare a bussare con le dovute garanzie io mi siederei al tavolo, per come sono fatto io, dicendo, bene 300 me li hai già dati vediamo la rimanenza.
lol vabbé, questa mi sembra veramente una paraculata
 

IronJaguar

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Praticamente una versione aggiornata di quanto ha detto il 24 gennaio e che è la mia firma. Vedremo che combinano.

Bello che a gennaio se versavano duecento milioni ma non chiudevano erano poco avveduti, ora se ne versano 300 ma non chiudono sono determinati ma sfortunati. :D
 

Clarenzio

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Ecco la versione integrale.

Intervista esclusiva (7 Gold) a Paolo Berlusconi appena andata in onda: mio fratello è stato e sarà il presidente più amato dai tifosi rossoneri, quando prese il Milan gli avversari lo deridavano, poi abbiamo preso Gullit e Van Basten e sappiamo tutti come è andata. Si è sempre confrontato con gli allenatori, lui ha le sue idee che trasmetteva a noi giocatori dell'EdilNord quando ancora non eravamo al Milan. Di Montella ha grande stima e rispetto, apprezza molto la sua dialettica e la capacità di rapportarsi ai media e alla stampa senza andare mai sopra le righe a differenza di alcuni suoi predecessori, anche recenti. Però non è un segreto che non condivida alcune idee tattiche del tecnico.
Travaglio ha decisamente passato il segno quando ha insinuato che Silvio ha sicuramente tanti soldi all'estero e che questa trattativa sia un modo per riportarli in Italia. A quanto mi risulta è stato querelato e ne risponderà con i suoi avvocati. C'è molta cattiveria attorno a mio fratello. Chi millanta che questa operazione sia in realtà una messa in scena per far rientrare capitali esteri è in malafede, mio fratello all'estero ha solo una villa, e rigorosamente dichiarata.
Adesso voglio fare chiarezza su quello che Paolo Berlusconi PENSA di questa trattativa per la cessione del Milan: c'è un importante advisor che ha presentato questo gruppo di investitori cinesi che alla fine di una lunga trattativa hanno versato prima 100 milioni, e poi altri 100. Credo che sia la prova più evidente del loro interesse concreto e della volontà di chiudere l'operazione, poi ci sono stato degli avvenimenti che anche noi stiamo cercando di capire fino in fondo. Per colpa di norme del governo cinese siamo arrivati al closing e c'è stata una pausa. Di fronte a questo si potevano incamerare 200 milioni. L'atteggiamento giusto di mio fratello, che è oggi in essere, è di dare tempo una settimana per versare altri 100 milioni e per avere un mese di tempo per chiudere la trattativa. Io sono dell'idea che se per caso versassero 300 milioni e poi nel giro di un mese non fossero in grado di concludere, incamerare i 300 milioni e continuare a gestire il Milan come famiglia Berlusconi, chiuderei la trattativa con i cinesi ma lascerei lo stesso loro la porta aperta. Questi investitori sono stati evidentemente presi in contropiede da una situazione imprevista, e quindi se tra un anno dovesse tornare a bussare con le dovute garanzie io mi siederei al tavolo, per come sono fatto io, dicendo, bene 300 me li hai già dati vediamo la rimanenza.

Eh si, I Cinesi inaugurano la nuova via della Seta, ma nessuno si è ricordato di citofonare a Berlusconi e Li..
 

Willy Wonka

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Intervista esclusiva (7 Gold) a Paolo Berlusconi appena andata in onda: mio fratello è stato e sarà il presidente più amato dai tifosi rossoneri, quando prese il Milan gli avversari lo deridavano, poi abbiamo preso Gullit e Van Basten e sappiamo tutti come è andata. Si è sempre confrontato con gli allenatori, lui ha le sue idee che trasmetteva a noi giocatori dell'EdilNord quando ancora non eravamo al Milan. Di Montella ha grande stima e rispetto, apprezza molto la sua dialettica e la capacità di rapportarsi ai media e alla stampa senza andare mai sopra le righe a differenza di alcuni suoi predecessori, anche recenti. Però non è un segreto che non condivida alcune idee tattiche del tecnico.
Travaglio ha decisamente passato il segno quando ha insinuato che Silvio ha sicuramente tanti soldi all'estero e che questa trattativa sia un modo per riportarli in Italia. A quanto mi risulta è stato querelato e ne risponderà con i suoi avvocati. C'è molta cattiveria attorno a mio fratello. Chi millanta che questa operazione sia in realtà una messa in scena per far rientrare capitali esteri è in malafede, mio fratello all'estero ha solo una villa, e rigorosamente dichiarata.
Adesso voglio fare chiarezza su quello che Paolo Berlusconi PENSA di questa trattativa per la cessione del Milan: c'è un importante advisor che ha presentato questo gruppo di investitori cinesi che alla fine di una lunga trattativa hanno versato prima 100 milioni, e poi altri 100. Credo che sia la prova più evidente del loro interesse concreto e della volontà di chiudere l'operazione, poi ci sono stato degli avvenimenti che anche noi stiamo cercando di capire fino in fondo. Per colpa di norme del governo cinese siamo arrivati al closing e c'è stata una pausa. Di fronte a questo si potevano incamerare 200 milioni. L'atteggiamento giusto di mio fratello, che è oggi in essere, è di dare tempo una settimana per versare altri 100 milioni e per avere un mese di tempo per chiudere la trattativa. Io sono dell'idea che se per caso versassero 300 milioni e poi nel giro di un mese non fossero in grado di concludere, incamerare i 300 milioni e continuare a gestire il Milan come famiglia Berlusconi, chiuderei la trattativa con i cinesi ma lascerei lo stesso loro la porta aperta. Questi investitori sono stati evidentemente presi in contropiede da una situazione imprevista, e quindi se tra un anno dovesse tornare a bussare con le dovute garanzie io mi siederei al tavolo, per come sono fatto io, dicendo, bene 300 me li hai già dati vediamo la rimanenza.
Sulla voce delle illazioni messe in giro siamo certi che la procura di Milano, che nei nostri confronti ha sempre avuto speciale riguardo, si interesserà. Qualche magistrato intraprenderà questa strada supportato dalla Guardia di Finanza, ma consiglio loro di non perdere tempo perchè alla fine non troverebbero nulla di strano. La situazione è limpida, in oltre 20 anni ne abbiamo sopportate di tutte e di più, non sarà la prima né l'ultima volta. Vedremo alla fine chi avrà ragione.
Penso che il Milan del futuro parte da una buona base di giocatori. Quest'anno tra infortuni e scelte arbitrali siamo stati molto sfortunati, potevamo avere diversi punti in più in classifica. Io mi auguro che in futuro ci possa essere una maggiore innovazione tecnologica legata al calcio.
La famiglia Berlusconi ha espresso un parere basata sulla razionalità e la presa di coscienza della situazione del paese, ma nessuno ha mai costretto Silvio a vendere il Milan. I figli sono tifosissimi e gli hanno sempre detto che nonostante sarebbe giusto vendere il club se lui ritenesse di doverlo tenere allora la Fininvest è disposta a supportare ulteriormente questo grosso sacrificio economico. Silvio è stato messo di fronte ad una scelta assolutamente libera, a cui lui con l'amore che ha per il Milan ma con la razionalità che l'ha sempre contraddistinto ha detto alla fine, con la lacrime agli occhi, che è giusto vendere.

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