Francamente non riesco ad unirmi al coro di ricordi nostalgici della stagione 2009/2010. Me la ricordo come una stagione nata male, con una squadra assemblata davvero a caso (secondo me infatti il Milan comincia il suo serio declino nell'estate 2009), strapiena di attaccanti (Borriello, Pato, Huntelaar e Inzaghi) di giocatori che iniziavano ad essere stracotti (Seedorf, Kaladze e Dida su tutti), senza un reale schema di gioco, se non il "diamo la palla a Ronaldinho e ci pensa lui".
Ecco, Ronaldinho: conosco gente che letteralmente impazziva per lui. A me è sempre sembrato un giocatore che per 4-5 anni (diciamo più o meno dal 2002 al 2007) è stato davvero il più forte al mondo, quando è arrivato da noi era in fase discendente, soprattutto da un punto di vista fisico. Con la palla tra i piedi era forte, ma per prendere la palla bisogna correre e lui non correva. Divertente, a volte davvero tanto, ma quando era in giornata no o un po' giù di corda fisicamente diventava fumoso ed irritante.
Poi, vabbè, alla fine della stagione siamo arrivati in Champions, ma quante umiliazioni: i derby, la sconfitta contro lo Zurigo, il disastro col Manchester...non è che per consolarci del gramo presente ci dobbiamo attaccare ad un passato prossimo giusto meno gramo.