L'aumento di capitale sociale è sempre il miglior strumento per patrimonializzare una società, e non è affatto riservato alla copertura di perdite, cui si provvede normalmente con gli accantonamenti o con fondi speciali iscritti a bilancio, se disponibili. Direi anzi che l'offerta proporzionale di azioni di nuova emissione anche ai piccoli azionisti, al di là dell'effettivo valore dei loro conferimenti (nel caso dei piccoli azionisti del Milan, appena lo 0,03 per cento del capitale sociale, del tutto irrilevante) costituisca una auspicabile forma di democrazia partecipativa alla vita di una società, e l'espressione del rispetto di qualunque azionista, indipendentemente dal peso della propria quota.