Milan: oggi sentenza Uefa. Un anno di squalifica.

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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola, oggi 27 giugno 2018 la Uefa farà uscire la sentenza sul Milan. Commisso e company aspettano la decisione della Uefa, che può pesare sul prezzo del club rossonero nella trattativa per la cessione.

Si va verso un anno di squalifica dalle coppe, ed una multa bisognerà vedere se il rientro in Europa sarà condizionato nel rispetto di determinati parametri.

Corriere dello Sport: il Milan ha già fatto sapere alla Uefa che presenterà ricorso al TAS.

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Come riportato da Peppe Di Stefano, dopo le ultime news societarie (QUI Milan - Commisso rischia di saltare. Li vuole versare i 32 mln. ) per il Milan si mette male anche con la Uefa.

Si va verso un anno di squalifica più una multa vicina ai 30 milioni. Una parte da pagare subito un'altra con la condizionale.

Senza novità societarie, sarà praticamente impossibile pensare di poter ribaltare la sentenza al TAS.
 

sballotello

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Io ero rimasto che al TAS non interessasse il cambio di proprietà.. E che si sarebbe limitato a giudicare sulla legittimità Dell operato della commissione Uefa
 

shevchampions

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Io ero rimasto che al TAS non interessasse il cambio di proprietà.. E che si sarebbe limitato a giudicare sulla legittimità Dell operato della commissione Uefa

E soprattutto che Sky ripetesse che le trattative societarie non influissero sulla sentenza UEFA. Ma è un continuo tiro al piccione, se ne inventano di sana pianta una dietro l'altra.
 

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Corriere dello Sport: il Milan ha già fatto sapere alla Uefa che presenterà ricorso al TAS.
 

Djerry

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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola, oggi 27 giugno 2018 la Uefa farà uscire la sentenza sul Milan. Commisso e company aspettano la decisione della Uefa, che può pesare sul prezzo del club rossonero nella trattativa per la cessione.

Si va verso un anno di squalifica dalle coppe, ed una multa bisognerà vedere se il rientro in Europa sarà condizionato nel rispetto di determinati parametri.

Corriere dello Sport: il Milan ha già fatto sapere alla Uefa che presenterà ricorso al TAS.

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Come riportato da Peppe Di Stefano, dopo le ultime news societarie (QUI Milan - Commisso rischia di saltare. Li vuole versare i 32 mln. ) per il Milan si mette male anche con la Uefa.

Si va verso un anno di squalifica più una multa vicina ai 30 milioni. Una parte da pagare subito un'altra con la condizionale.

Senza novità societarie, sarà praticamente impossibile pensare di poter ribaltare la sentenza al TAS.

E' ovvio che il rientro in Europa sia condizionato dai paletti, è quella la vera chiave della sentenza.

L'entità della multa e gli anni di esclusione dalle coppe sono falsi problemi, sono più robe di immagine che danno fastidio più per la figuraccia.

Quello che importa veramente nella sostanza è che tipo di piano di rientro ci viene imposto, ovvero quando dobbiamo raggiungere il pareggio di bilancio.
Ed era in questo elemento, proprio sfruttando il fatto che siamo il Milan, che fatturiamo comunque bene e che abbiamo un parco giocatori di alto valore e di alto potenziale di plusvalenze, che una decente difesa legale ci avrebbe permesso di trovare più facilmente l'accordo con la UEFA.

Invece a quanto pare ci siamo presentati, dopo il mercato spendaccione e la mancata conoscenza delle norme sul VA, con la difesa "guardate che siete cattivoni, raddoppieremo il fatturato perché siamo fighi in Cina, c'è Elliott che va avanti a farci fare debiti e passivi, non vendiamo una fava e gli altri sono peggio di noi".

Se invece più umilmente fossimo andati con un piano di rientro fissando anno per anno le plusvalenze da ottenere, tramite perizia sull'attuale parco giocatori, e stabilendo autonomamente i limiti di monte ingaggio e di ammortamenti per i prossimi anni, forse non saremmo stati qui a temere l'esclusione pluriennale.
 
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