Si sentita pure io l'intervista di Morata a fine partita, ha detto che esclude totalmente un ritorno in Italia e che è felicissimo al Real e ha aggiunto pure che la Juventus è la sua seconda casa. Addio Milan quindi.
Mai fidarsi delle storie del mercato, in ogni caso, e badare ai fatti. Le dichiarazioni di ieri di Fassone sull'interesse del club per uno, o magari più, degli assistiti da Jorge Mendes, ribaltano e modificano scenari già costruiti, che sono anche tecnico-tattici, e ne aprono diversi. Con James si riprende il filo del modulo ad attaccanti larghi con centravanti unico, si rivalorizza Suso, sinora convitato di pietra, ma non troppo, del nuovo Milan, e si apre il fronte ad un modulo spagnolo, sinora non facilmente immaginabile. James è trequarti di razza, giocatore capace di produrre in pari misura volumi di gioco e di gol, partendo di preferenza da lontano (destra, centro, sinistra) per progredire in slalom, tirare da lontano, passare al compagno in area. Splendido, ma in questi casi l'avvertenza è che il saldo delle segnature sia sempre ideale, altrimenti non si va lontano. Un James dentro 'chiama' un centravanti con una proiezione di almeno venticinque gol in campionato, non si scappa. Facile fare i belli con Dybala se hai poi Higuain che porta il pane ed il latte a casa ad ogni partita.