Il Re dell'Est
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Come riporta C&F, da ambienti finanziari emerge l'idea che Fininvest non abbia bisogno di "incassare" i 480M che presto arriveranno da Bee. Al contrario di ciò che si pensa, infatti, la situazione patrimoniale di Fininvest ormai appare ben equilibrata. Al 31 dicembre 2014, la holding di famiglia ha chiuso con una posizione finanziaria netta positiva pari a 160M. Risorse tutt'ora in cassa. Non solo, a questi vanno aggiunti i 370M arrivati dal collocamento in borsa del pacchetto di azioni del gruppo televisivo.
Pertanto i 480M che arriveranno dalla cessione del 48% della società, verranno impiegati interamente per rilanciare il club. Come? Parte verranno usati per la ristrutturazione del debito (247 milioni l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2014), altra parte per lo stadio (il Milan sembra intenzionato a creare appositamente una newco, in cui far confluire 150M propri e di altri 150M prestati dalle banche) e infine la parte restante per il rafforzamento della squadra. Le risorse non entreranno nel Milan sotto forma di aumenti di capitale (che mutarebbero i pesi azionari tra i due soci), ma con altre tecnicalità (es. versamenti in conto copertura perdite) già sperimentate dai club italiani, tra cui lo stesso Milan. Questo permetterà di arrivare alla quotazione in borsa senza alterare la composizione azionaria.
Pertanto i 480M che arriveranno dalla cessione del 48% della società, verranno impiegati interamente per rilanciare il club. Come? Parte verranno usati per la ristrutturazione del debito (247 milioni l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2014), altra parte per lo stadio (il Milan sembra intenzionato a creare appositamente una newco, in cui far confluire 150M propri e di altri 150M prestati dalle banche) e infine la parte restante per il rafforzamento della squadra. Le risorse non entreranno nel Milan sotto forma di aumenti di capitale (che mutarebbero i pesi azionari tra i due soci), ma con altre tecnicalità (es. versamenti in conto copertura perdite) già sperimentate dai club italiani, tra cui lo stesso Milan. Questo permetterà di arrivare alla quotazione in borsa senza alterare la composizione azionaria.
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