Ultimo aggiornamento di Pasquale Campopiano.
La prossima settimana sarà quella decisiva. Lunedì 2 maggio ci saranno le firme per il preliminare, che aprirà poi, ad una nuova fase di due diligence. La quale fisserà una scadenza entro giugno, che porterà alla firma vera e propria e alla cessione del 70%. Il restante 30% rimarrà in mano a Finivest per un anno. Operazione da 700/720 mln di euro. Berlusconi è stato convito da Marina e Piersilvio.
Da [MENTION=931]Il Re dell'Est[/MENTION]
Ancora Pasquale Campopiano: ecco perché l'Evergrande comprerà il Milan. In sostanza, si tratta di un vero e proprio affare di stato. Infatti in Cina il calcio sta diventando questo: un business interplanetario che porterà la nazione a spenderà 8 mila miliardi nei prossimi anni. Lo riporta anche ChinaFiles.com affermando che l'obiettivo è arrivare ai mondiali 2030 o 2034. E in questo quadro la notizia Evergrande/Milan si incastra alla perfezione.
Campopiano ha intervistato il direttore di questo portale, Gabriele Battaglia: ''Qui i rumors di possibili capitali cinesi nel Milan ci sono eccome. Partiamo dal fatto che da quando Xi Jinping ha detto sì all'apertura dei capitali nel mondo calcio si è subito scatenata una vera e propria concorrenza dei principali investitori cinesi. Da queste parti infatti fanno discorsi spiccioli: calcio uguale business, quindi investo.
E il Milan per questo motivo sarebbe il più succulento dei bocconcini: il club più titolato d'Italia e tra i più famosi al mondo con Barcellona e Real Madrid. In Cina poi, se dici Milan dici calcio italiano. Facciamo un esempio: i cinesi comprano il Milan, il giorno dopo a Pechino sbarcano i Baresi e i Maldini di turno a portare in giro il marchio rossonero, nascono quindi scuole calcio, parte un merchanding mirato, e tutto diventa un grande affare.
Per i cinesi e soprattutto per il loro presidente Xi Jinping comprare un club straniero dopo tutti gli investimenti fatti in patria, sarebbe la quadratura del cerchio. E anche il governo ne trarrebbe giovamento. Il Milan, poi, sarebbe un asset economico praticamente già pronto per essere sfruttato.
Per quanto riguarda i possibili soci, partirei da una certezza: se è Jack Ma a voler investire sul Milan, questo escluderebbe Robin Li. Ovviamente uso il condizionale perché il mercato cinese è sempre imprevedibile, e quella piccola percentuale di commistione tra i due non la scarterei. Dico solo che secondo me o è l'uno o l'altro perché sono in concorrenza per business e asset strategici: entrambi infatti risultano impegnati nell'ecommerce, entrambi legati a internet e ai motori di ricerca (Alibaba e Baidu).
Tuttavia tra i due Jack Ma si sposerebbe alla perfezione con quanto rivelato da voi del corrieredellosport.it, e cioè con il Fondo Evergrande come possibile acquirente del Milan. Questo perché, come avete specificato anche voi, i due gruppi si sono già lanciati nel business dello sport e si sono equamente divise il Guangzhou F.C., la squadra allenata anche da Lippi che ha vinto tre titoli cinesi e due Champions asiatiche negli ultimi anni.
Tra l'altro Jack Ma ha anche fondato l'Alibaba Sports Group, ossia una società specializzata nel campo delle acquisizioni sportive. Per questo motivo il connubio sarebbe perfetto: Evergrande compra il Milan e Jack Ma che potrebbe rientrare nell'operazione come socio finanziatore. Infine un altro motivo che confermerebbe il sodalizio Evergrande Milan è la concorrenza con l'altro grande gruppo imprenditoriale cinese ossia Wanda che ha preso il 20% dell'Atletico Madrid. In questo caso quindi l'acquisto del Milan avrebbe una indubbia valenza strategica.''
Tante informazioni, non tutte coerenti tra loro, ma insomma ci siamo: lunedì dovrebbe, salvo imprevisti dell'ultima ora, essere sottoscritto il contratto preliminare di compravendita di una quota di maggioranza del capitale sociale dell'A.C. Milan, tra Fininvest, detentore del 99,97% di esso, e, sembra, Evergrande Real Estate Group, che dovrebbe prevedere il passaggio, al closing dell'operazione, di circa il 70% del pacchetto di quote controllato da Fininvest, con opzione per l'acquisto dal medesimo soggetto del rimanente 30% entro un anno. Il prezzo del 100% complessivo è quotato intorno ai 720 milioni di euro. Dopo la sottoscrizione del preliminare, si aprirà una fase di indagine volta a verificare dal promittente acquirente i dati acquisiti con il consenso preliminare e ad orientare le successive, finali fasi della operazione (una sorta di due diligence post-stipula e pre-closing, distinta da quella prettamente contabile, già svolta durante le fasi delle trattative), la complessa movimentazione bancaria finalizzata al trasferimento dei fondi, gli adempimenti societari delle due parti per la ratifica degli accordi e l'autorizzazione alla stipulazione del definitivo, il closing, che segna, con il passaggio incrociato di quote e fondi, la chiusura della operazione e la formazione del nuovo assetto proprietario nel Milan. I tempi indicati da Sal Galatioto per la chiusura della operazione, prima metà di giugno, dovrebbero essere rispettati. Quanto ai componenti della nuova proprietà, è poco utile la discussione su chi ci sia nel fondo Evergrande: il fondo è un soggetto a sé, che somma algebricamente le partecipazioni dei singoli investitori, ma ha un valore autonomo rappresentato dal proprio patrimonio fatto di immense proprietà immobiliari e le rendite ad esse collegate, nonché dei proventi delle operazioni finanziarie che sostanziano questo tipo di fondi, sì da dare ad esso un market value di diverse centinaia di miliardi di dollari. In questa prospettiva Jack Ma si, Jack Ma no, Robin Li si, Robin Li no, è esercizio poco significativo. Qui c'è un gruppo finanziario indistinto superiore alle forze dei suoi illustri partecipanti, di cui moltiplica le possibilità sul piano finanziario, e di cui il Milan diventa, ed è questa la novità, uno dei più potenti motori, per la straordinaria capacità di suggestione del suo marchio, noto in ogni angolo del pianeta, capace di attrarre ed esaltare ogni investimento a fini immobiliari sull'immenso mercato cinese ed asiatico. Se con il crowdfunding fatto da questo fondo sulla squadra del Guangzhou un paio d'anni fa, questo sconosciuto club ha assunto un valore di mercato mostruoso, pari ad oltre 3 miliardi di dollari, non è difficile immaginare che con questa aggressiva politica commerciale e finanziaria il Milan possa arrivare comodamente a quintuplicare quel risultato, con ritorni economici allo stato inimmaginabili. Ma è prematuro parlarne ora: ora, incontrarsi un lunedì, a Roma.