Gli ex paesi di influenza asburgica come la Repubblica Ceca sono ottimamente amministrati, del settore privato almeno quello turistico è più intelligente però del resto non ho idea.
Io ci vivo e ci lavoro e ho notato efficienze a tutti i livelli.
Praga, nonostante sia sempre più una meta turistica, è una città ordinata e pulita, i mezzi pubblici funzionano perfettamente e coprono sia l'area urbana che tutta l'area extraurbana ed in più è una città sicurissima, a parte qualche borseggio e qualche furto in abitazione i crimini violenti sono al minimo e ti senti sicuro a girarla a qualsiasi ora, che tu sia uomo o donna. La polizia, se sgarri, picchia duro, ho assistito ai loro "interventi" in particolare contro gli ubriachi che magari spaccano una bottiglia o fanno casino e vedendoli ti passa all'istante la voglia di fare lo spiritoso. Sbagli? Sei punito. Ti comporti bene? Non ti dicono niente di niente.
Come detto poi, qui lavoro anche. Il costo del lavoro è notevolmente più basso che da noi, la pressione fiscale è irrisoria e la disoccupazione mi pare sia al 2% addirittura, un sogno.
Un esempio per farvi capire come lavora lo Stato: in caso di controllo fiscale, il responsabile dell'attività viene avvisato qualche giorno prima in modo tale che in presenza dei controllori possa fornire subito tutta la documentazione necessaria. Evadi? Il nome della tua attività (negozio, ristorante, etc.) viene messo in una blacklist pubblicamente consultabile, una sorta di muro della vergogna su cui rimani fino al controllo successivo. Se ritorni fra i ranghi, vieni rimosso dal muro.
Sulla questione dell'immigrazione, per parlare di un tema caro a noi italiani, qua si adotta la linea "ungherese", porte chiuse all'accoglienza e stop. Babis, il Berlusconi ceco, probabile prossimo Primo Ministro se non lo condannano nei processi in cui è coinvolto, ha già garantito che si continuerà su questa linea.