Non notate niente di strano in quest'immagine?
E' ovvio che i kamikaze siano da condannare, è ovvio che gli estremisti di Hamas siano da condannare ma è altrettanto ovvio che lo stato di Israele stia procedendo tra un pretesto e l'altro alla totale estirpazione del popolo palestinese dalla loro terra.
A me quella dell'emergenza degli attacchi suicidi non sembra un pretesto,sembra un motivo abbastanza sensato per costruire un muro di separazione. Poi ripeto,sono sessant'anni che il popolo palestinese viene estirpato,eppure la popolazione araba continua a crescere.
Questa guerriglia come quelle in passato hanno portato morte in percentuali non confrontabili tra stato di israele e palestinesi.
Non ho mai capito il senso di quest'argomentazione,peraltro piuttosto ricorrente. Ok,sono morti 1000 palestinesi,e una cinquantina di israeliani. Sarebbero andate meglio,le cose,se fossero morti 1000 israeliani?
Poi oh,è normale questa sproporzione. I palestinesi fanno di tutto per aumentare il numero dei caduti,gli israeliani fanno di tutto per minimizzarle. Si può discutere sulla propensione di Israele a menare le mani (ed effettivamente in questo conflitto ci sono andati giù pesanti) e sull'eccesso di legittima difesa,però è anche da capire che diventano tutti un po' violenti,quando sei circondato da dei fondamentalisti religiosi che vogliono invadere il tuo stato,trasformarlo in una teocrazia islamica e confinarti in un ghetto. Perché,diciamolo,se ci fosse la soluzione del "due popoli,uno stato",gli ebrei finirebbero molto,ma molto,male.
Insomma,dicono tutti "mettetevi nei panni dei palestinesi",ma io sinceramente suggerirei di provare un po' di empatia anche per gli israeliani.
La sfortuna dei palestinesi è da sempre stata quella di non essere riconosciuti come stato dalla comunità internazionale e questo ha portato la possibilità di insediamento di Israele, stato riconosciuto.
Veramente nel 1984 sono stati riconosciuti,come stato. Due minuti dopo il riconoscimento,hanno caricato a testa bassa contro Israele,al grido
"Questa sarà una guerra di sterminio ed un massacro memorabile, di cui si parlerà come dei massacri dei Mongoli e delle Crociate."