Ce ne sono troppi, e, stranamente, sono quasi tutti miei idoli. Forse perchè sono da sempre attratto dai campioni sfortunati e malinconici.
Sottoscrivo Deisler, Kewell, Futre e altri che non hanno mai avuto modo di esplodere a causa dei guai fisici.
Poi ci sono Baggio, Ronaldo e Van Basten che, pur avendo patito infortuni gravissimi che ne hanno seriamente condizionato la carriera, sono riusciti comunque a realizzarsi come fuoriclasse assoluti.
C'è Redondo, che è stato un grandissimo, ma che non smetterò mai di rimpiangere per quel maledetto infortunio al Milan.
E, per fare un nome che non ho letto, c'è il piccolo Mozart. Thomas Rosicky. Giocatore meraviglioso e anch'egli sfigatissimo. Peccato...