Il problema è trovare l'equilibrio demografico senza portare il paese a diventare un ricovero per anziani pensionati, con annessi costi...non è facile..
Di certo comunque l'Italia con 65 milioni di abitanti e un territorio molto dispersivo (in termini di città e abitanti) e ostico dal punto di vista naturalistico ha enormi svantaggi..
Questo è un passaggio inevitabile in ogni caso, si può solo rimandare,
però occorre rendersi conto che un fatto è affrontarlo in un momento di discreto benessere com'era l'Italia prima del boom migratorio,
con quasi tutte le famiglie comunque ben messe pure in fatti di risparmi personali e senza grandi problemi occupazionali,
ad esempio è ciò che ha reso ad oggi abbastanza sostenibile la diffusa disoccupazione giovanile.
Affrontarlo fra qualche decennio con una povertà molto più diffusa, sarà distruttivo.
L'Italia ha un urbanizzazione troppo diffusa e caotica, frutto in parte della sua densità abitativa, ma per lo più della famosa propensione degli italiani a fare qual che gli pare, compreso i vari abusi edilizi, molti a sfondo mafioso e alla perniciosa assenza delle istituzioni.
Nel resto d'europa, in situazioni di densità di popolazione simile non si riscontrano gli stessi problemi,
il Giappone con una superficie territoriale simile, la stessa popolazione e una storia altrettanto antica, ha ancora moltissime aree naturali.