Editoriale MW: The Renegade Corner #2.

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Renegade

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Nell’estate delle speranze, dei sospetti e dei malfidati sono venute meno le presidenze nel calcio. Ad oggi, nello stupore generale, telecamere ed obiettivi devono cogliere con estremo clamore l’ingresso dei monarchi. Una monarchia inaugurata dalle tinte rossonere. Poiché il Milan, tra le squadre più regali che il calcio abbia mai visto, ha conosciuto il suo monarca. L’incoronazione è ad un passo. Si odono squilli di tromba, si avvistano chierichetti; che si dia inizio all’annunciazione!


I monarchi delle favole. Avversi ad un popolo abbandonato. Le persone più sole al mondo. Persone che tollerano la compagnia di sé stessi e nulla più. Persone che, nella maggioranza dei casi, mendicano accondiscendenza mentre temono Dio. Persone che, isolate nei loro castelli sfarzosi, perdono la vista dei campi desolati oltre la loro finestra. Soggetti imprigionati in uno stato di quiescenza. Personaggi, forse è il caso di sottolineare, ormai privi di udito. Assoggettati dall’ingordigia che, anche nel più pittoresco degli eventi, dona la sfumatura tragicomica degna del caso.

Tutti gli uomini al potere, soprattutto se soli, hanno una particolarità che li accomuna. Essi vivono nell’autoconvinzione di prosperare buone azioni. Ne sono convinti col sangue. Potrebbero ascendere ad uno stato Divino, osservarsi e ribadire il concetto, senza che il loro animo, la loro mente, estrapoli la controversia e li porti a capire.

Al Milan il Monarca incoronato dagli eventi, il Re, è uno e uno soltanto. Un Re che ha governato una terra arida, un Re stanco la cui considerazione è dipesa dall’impossibilità di aprire eleganti forzieri. Un Re ignaro dei suoi errori. In molti hanno provato a sottolinearli con innocenza. Ecco, proprio come una favola ci insegna, qualche bambino ha provato a richiamare l’attenzione, a far notare che il Monarca non indossava alcun prezioso vestito, ma semmai fosse nudo. Voci inascoltate. Voci, che ora che quei forzieri sono stati aperti, echeggiano nella somma della Vox Populi.

E allora ci si chiede perché… Perché un simile sperpero di denaro? Che sia l’ennesima ‘’sfida’’ al Popolo, reo di faziosità e contestazione? Che i denari possano piovere dalle finestre, possano essere gettati in mare, possa portarseli il vento piuttosto che accontentare le richieste di una popolazione?

100 gettoni d’oro. 100 gettoni d’oro con cui il Popolo e la città, ad oggi, possono trovare nuove pezze, nuovi rattoppi. Ma mai quei drappi, mai l’acqua utile e necessaria, l’aria pulita di un tempo. Ad oggi il Popolo cammina ancora su una terra arida. Mentre il sovrano, che mai si affaccia dal balcone in tempesta, continua a presidiare i suoi raffinati confini.

Ma perché? Cosa vive nel suo animo? Quale tra gli uomini più cinici troverebbe soddisfazione nell’essere odiato? Quale essere umano non vorrebbe provare la soddisfazione e lo sfizio dell’acclamazione invece che crogiolarsi nel perseverare? Amore, rispetto. Ecco cosa ne deriverebbe. ll risultato delle azioni più giuste e corrette.

Ma ora, invece, la città si trova costretta all’ennesima festa di corte, tra fiumi di vini e nebbia, che neanche la più antica Londra potrebbe produrre. Con la consapevolezza che quest’estate sarebbe potuta arrivare la vera redenzione. Ma, come tutti hanno imparato a caro prezzo, spesso la redenzione è più fiabesca dei personaggi d’inchiostro delle fiabe stesse.

Lui, Re del Milan, potrebbe ancora abdicare. Abdicare e trovare un dignitoso congedo. Soprattutto dopo lo sperpero di viveri e danari provenienti da Oriente. Ma non lo farà. Tuttavia la Monarchia è una struttura di società d’altri tempi, un isolotto fuori dalle terre di oggi, seppur continui a vivere. Spesso incontra la sua fine nell’evoluzione del popolo e nella costituzione politica della società stessa. Magari questa terra troverà chi farà tutto ciò. Forse un Salvatore da Oriente.

Perché oggi, 29 Agosto 2015, possiamo aggirarci nella città Milan e ritrovare le stesse crepe, gli stessi muri, pur riverniciati di fresco colore, le stesse sterpaglie. Possiamo guardare dai nostri confini quel castello e riscoprire la sagoma dello stesso ed unico sovrano.
 
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La versione poetica delle mie lamentele :fuma:

Aspettavo la fine del mercato per scriverne uno. Speravo di srotolare righe di soddisfazione e applausi, invece mi è toccato confrontarmi con la solita desolazione interiore che questo Milan mi ha portato anche quest'anno. La favola del Re nudo mi porta irrimediabilmente a lui.
 

hiei87

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Ottimo lavoro! Certo, è assurdo doversi trovare costretti e scrivere e leggere ancora questa (sacrosante) parole, dopo le illusioni di maggio-giugno...
 
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Ottimo lavoro! Certo, è assurdo doversi trovare costretti e scrivere e leggere ancora questa (sacrosante) parole, dopo le illusioni di maggio-giugno...

Quest'anno sono veramente deluso da Galliani. Perché credevo con la materia prima sarebbe stato diverso. Il punto in cui più mi tocca la cosa è:

Ma perché? Cosa vive nel suo animo? Quale tra gli uomini più cinici troverebbe soddisfazione nell’essere odiato? Quale essere umano non vorrebbe provare la soddisfazione e lo sfizio dell’acclamazione invece che crogiolarsi nel perseverare? Amore, rispetto. Ecco cosa ne deriverebbe. ll risultato delle azioni più giuste e corrette.


Io fossi stato al suo posto, contestato e odiato da anni, con 100M mi sarei proiettato verso la mia redenzione, la mia rinascita. Avrei fatto dei colpi ridondanti, sia per poter ristabilire la mia immagine, sia per ritrovare rispetto, sia per soddisfazione personale dopo anni di vacche magre. Ecco, sarebbe stata la mia rivalsa. Ma per lui questo discorso e questa riflessione non è valso. Perciò fatico a comprendere il suo stato interiore.
 

DannySa

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Aspettavo la fine del mercato per scriverne uno. Speravo di srotolare righe di soddisfazione e applausi, invece mi è toccato confrontarmi con la solita desolazione interiore che questo Milan mi ha portato anche quest'anno. La favola del Re nudo mi porta irrimediabilmente a lui.

Eri abbastanza ottimista ricordo, fino alla partita col Perugia. La quadra si sarebbe potuta trovare col mercato di fine agosto, purtroppo anche i più ottimisti hanno dovuto accettare l'idea che anche quest'anno non c'è stato verso di fare un mercato differente dalla solita ricerca di punte, mezze punte, incursori su incursori ed esuberi che non sono stati cacciati mesi fa e che ora ci ritroviamo ancora in rosa.
Soldi spesi male e nel periodo sbagliato hanno lasciato il cc così com'è, la scelta di comprare due mediocri piuttosto che uno di livello è stata il nosense dell'estate e la pagheremo cara durante tutto l'anno.
 
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Eri abbastanza ottimista ricordo, fino alla partita col Perugia. La quadra si sarebbe potuta trovare col mercato di fine agosto, purtroppo anche i più ottimisti hanno dovuto accettare l'idea che anche quest'anno non c'è stato verso di fare un mercato differente dalla solita ricerca di punte, mezze punte, incursori su incursori ed esuberi che non sono stati cacciati mesi fa e che ora ci ritroviamo ancora in rosa.
Soldi spesi male e nel periodo sbagliato hanno lasciato il cc così com'è, la scelta di comprare due mediocri piuttosto che uno di livello è stata il nosense dell'estate e la pagheremo cara durante tutto l'anno.

Sì lo ero, tant'è che pur essendo solo uno sportivo da anni, ero ritornato quasi ad essere un ''tifoso''. Tant'è che scrissi quel Topic sulla situazione più che lieta.
Gli ultimi colpi Balotelli e Kucka mi hanno devastato. Speravo veramente in un cambio di rotta. Bastava prendere UN sol regista, un regista vero e di buon livello ed il mercato l'avrei considerato più che ottimo. Non è neanche l'epilogo Ibra a disturbarmi. Le sole note negative sono Bertolacci-Kucka-Balotelli, ma insieme producono un suono disastroso e tagliente.
 

hiei87

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Quest'anno sono veramente deluso da Galliani. Perché credevo con la materia prima sarebbe stato diverso. Il punto in cui più mi tocca la cosa è:



[/FONT][/COLOR]Io fossi stato al suo posto, contestato e odiato da anni, con 100M mi sarei proiettato verso la mia redenzione, la mia rinascita. Avrei fatto dei colpi ridondanti, sia per poter ristabilire la mia immagine, sia per ritrovare rispetto, sia per soddisfazione personale dopo anni di vacche magre. Ecco, sarebbe stata la mia rivalsa. Ma per lui questo discorso e questa riflessione non è valso. Perciò fatico a comprendere il suo stato interiore.

Vive nel suo microcosmo dove tutti lo esaltano. Alla fine galliani viene attaccato soprattutto sul forum e, al limite, a livello di chiacchere da bar. Chi lo incontra per strada o in discoteca si limita a sorridere e dirgli "Grande Galliani! Ci prenda Ibra!". La curva poi non l'ha mai considerata.
E' attorniato da lecchini e da persone che gli dicono sempre di sì, e poi ormai ha costruito un modus operandi che è difficile da resettare.
 
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Vive nel suo microcosmo dove tutti lo esaltano. Alla fine galliani viene attaccato soprattutto sul forum e, al limite, a livello di chiacchere da bar. Chi lo incontra per strada o in discoteca si limita a sorridere e dirgli "Grande Galliani! Ci prenda Ibra!". La curva poi non l'ha mai considerata.
E' attorniato da lecchini e da persone che gli dicono sempre di sì, e poi ormai ha costruito un modus operandi che è difficile da resettare.

Effettivamente sì. L'anno scorso c'era chi gli diceva ''Prendici il Nino''. Ma anche se fosse ignaro dei detrattori, io per soddisfazione personale li spenderei comunque per gente di livello quei soldi.
 

devils milano

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Nell’estate delle speranze, dei sospetti e dei malfidati sono venute meno le presidenze nel calcio. Ad oggi, nello stupore generale, telecamere ed obiettivi devono cogliere con estremo clamore l’ingresso dei monarchi. Una monarchia inaugurata dalle tinte rossonere. Poiché il Milan, tra le squadre più regali che il calcio abbia mai visto, ha conosciuto il suo monarca. L’incoronazione è ad un passo. Si odono squilli di tromba, si avvistano chierichetti; che si dia inizio all’annunciazione!


I monarchi delle favole. Avversi ad un popolo abbandonato. Le persone più sole al mondo. Persone che tollerano la compagnia di sé stessi e nulla più. Persone che, nella maggioranza dei casi, mendicano accondiscendenza mentre temono Dio. Persone che, isolate nei loro castelli sfarzosi, perdono la vista dei campi desolati oltre la loro finestra. Soggetti imprigionati in uno stato di quiescenza. Personaggi, forse è il caso di sottolineare, ormai privi di udito. Assoggettati dall’ingordigia che, anche nel più pittoresco degli eventi, dona la sfumatura tragicomica degna del caso.

Tutti gli uomini al potere, soprattutto se soli, hanno una particolarità che li accomuna. Essi vivono nell’autoconvinzione di prosperare buone azioni. Ne sono convinti col sangue. Potrebbero ascendere ad uno stato Divino, osservarsi e ribadire il concetto, senza che il loro animo, la loro mente, estrapoli la controversia e li porti a capire.

Al Milan il Monarca incoronato dagli eventi, il Re, è uno e uno soltanto. Un Re che ha governato una terra arida, un Re stanco la cui considerazione è dipesa dall’impossibilità di aprire eleganti forzieri. Un Re ignaro dei suoi errori. In molti hanno provato a sottolinearli con innocenza. Ecco, proprio come una favola ci insegna, qualche bambino ha provato a richiamare l’attenzione, a far notare che il Monarca non indossava alcun prezioso vestito, ma semmai fosse nudo. Voci inascoltate. Voci, che ora che quei forzieri sono stati aperti, echeggiano nella somma della Vox Populi.

E allora ci si chiede perché… Perché un simile sperpero di denaro? Che sia l’ennesima ‘’sfida’’ al Popolo, reo di faziosità e contestazione? Che i denari possano piovere dalle finestre, possano essere gettati in mare, possa portarseli il vento piuttosto che accontentare le richieste di una popolazione?

100 gettoni d’oro. 100 gettoni d’oro con cui il Popolo e la città, ad oggi, possono trovare nuove pezze, nuovi rattoppi. Ma mai quei drappi, mai l’acqua utile e necessaria, l’aria pulita di un tempo. Ad oggi il Popolo cammina ancora su una terra arida. Mentre il sovrano, che mai si affaccia dal balcone in tempesta, continua a presidiare i suoi raffinati confini.

Ma perché? Cosa vive nel suo animo? Quale tra gli uomini più cinici troverebbe soddisfazione nell’essere odiato? Quale essere umano non vorrebbe provare la soddisfazione e lo sfizio dell’acclamazione invece che crogiolarsi nel perseverare? Amore, rispetto. Ecco cosa ne deriverebbe. ll risultato delle azioni più giuste e corrette.

Ma ora, invece, la città si trova costretta all’ennesima festa di corte, tra fiumi di vini e nebbia, che neanche la più antica Londra potrebbe produrre. Con la consapevolezza che quest’estate sarebbe potuta arrivare la vera redenzione. Ma, come tutti hanno imparato a caro prezzo, spesso la redenzione è più fiabesca dei personaggi d’inchiostro delle fiabe stesse.

Lui, Re del Milan, potrebbe ancora abdicare. Abdicare e trovare un dignitoso congedo. Soprattutto dopo lo sperpero di viveri e danari provenienti da Oriente. Ma non lo farà. Tuttavia la Monarchia è una struttura di società d’altri tempi, un isolotto fuori dalle terre di oggi, seppur continui a vivere. Spesso incontra la sua fine nell’evoluzione del popolo e nella costituzione politica della società stessa. Magari questa terra troverà chi farà tutto ciò. Forse un Salvatore da Oriente.

Perché oggi, 29 Agosto 2015, possiamo aggirarci nella città Milan e ritrovare le stesse crepe, gli stessi muri, pur riverniciati di fresco colore, le stesse sterpaglie. Possiamo guardare dai nostri confini quel castello e riscoprire la sagoma dello stesso ed unico sovrano.

Applausi !!
Il Re una volta era giovane e coraggioso,osannato da tutto il suo popolo,ma per troppo tempo ha permesso che il suo Regno e il suo popolo fossero attaccati sia al suo interno che dall'esterno.
E' giunta l'ora di mandare questa monarchia in soffitto,ed eliminare i cortigiani che ne gestiscono il potere e approdare a una monarchia costituzionale con tanto di dirigenti capaci e rappresentanti del popolo rossonero,con lo scopo di fare del Regno Rossonero non piu un Ducato ma bensi un Impero.
 
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