Comunque vada la questione societaria, Brocchi è ormai "bruciato". I tifosi allo stadio non lo hanno considerato, quelli in rete lo hanno contestato così duramente da spingere Berlusconi a rispondere su Facebook, giocatori e Galliani non lo sostengono ed i risultati ed il bel "giuoco" non stanno arrivando. Ed è molto difficile ipotizzare una vittoria nella finale di Coppa Italia.
Se non cambierà nulla, si profila all'orizzonte lo spauracchio Prandelli. "E' l'unico che ha gestito e fatto rendere Balotelli, è dai tempi di Verona e Parma che fa crescere i giovani italiani, ha lo stile e l'eleganza low profile da Milan" diranno i servi di corte. Inoltre dal momento che è il mentore di Brocchi, la stampa di regime avrebbe gioco facile a parlare di proficuo rapporto di collaborazione tra il mister della prima squadra e quello della primavera. Magari non è da escludere un'ipotesi alla United: con Brocchi che, come Giggs nel 2014, rimane vice-allenatore ed evitare così l'umiliante ritorno alle giovanili.
Se invece dovesse succedere ciò che tutti noi ci auguriamo è impossibile dire ora chi sarà il nuovo allenatore ma di certo non sarà Brocchi.