I tifosi vogliono i giovani in campo, poi se sbagliano subito la prima partita li fischiano e dicono: "Eh, ma questo non è buono".
Se invece un giovane esordisce in Serie A alla grande, dopo 5 partite positive si tirano fuori i paragoni blasfemi (nuovo Maldini, nuovo Nesta, nuovo Buffon/Zoff) e lo si considera un campione/fenomeno/fuoriclasse. Dalla stagione successiva si pretende che questo giocatore trascini la squadra o sia sempre tra i migliori in campo. Se gioca un po' sottotono si passa al sopravvalutato, se invece attraversa un momento nero allora è scarso, mediocre, inutile, da vendere il prima possibile.
Bisogna essere coerenti nella vita: se si vogliono i giovani in campo li si sostiene anche nei momenti negativi, altrimenti si accettano i trentenni esperti che arrivano nelle nostre squadre quando non hanno più niente da dire. I giovani di 21/22 anni, a meno che non siano fenomeni (in squadra non ne abbiamo), dovrebbero avere delle alternative nei loro ruoli, in modo tale che quando hanno i loro momenti negativi vengono messi in panchina e amen.
Leggo che gran parte dei tifosi milanisti vorrebbero disfarsi sia di De Sciglio che di El Shaarawy. Perfetto, va benissimo. Nel caso remoto che dovessero esplodere tra 3/4 anni non voglio sentire o leggere nessuno che si lamenti del fatto che non abbiamo avuto pazienza ad aspettarli, nessuno. No, perché ci sono milanisti che rimpiangono Darmian che fino all'anno scorso non aveva dimostrato assolutamente niente di niente e a 22 anni appena compiuti finiva la stagione col Palermo avendo disputato meno di 15 partite.
In sostanza, mi sono stufato di sentire molti tifosi che parlano di progetto giovani visto che poi sono i primi a rinnegarlo.
I fenomeni si dimostrano tali o lasciano intravedere di esserlo già a 20/21 anni, certo, ma tra l'essere fenomeno e l'essere incapace ci sono un miliardo di sfumature. Non si può passare da un estremo all'altro nel giro di un anno e mezzo. Evidentemente la verità sta nel mezzo.