Nel 2013 i maggiori rischi per l'economia globale provengono dagli Stati Uniti, ma soprattutto dall'Europa, dove la Spagna e la Grecia «vivono una depressione senza speranza di ripresa. Lo afferma in un'intervista al quotidiano Handelsblatt l'economista e premio Nobel Joseph Eugene Stiglitz, secondo cui il fiscal compact ratificato dai 17 Paesi aderenti all'Unione valutaria non è una soluzione mentre l'acquisto di obbligazioni della Banca centrale europea è, nel migliore dei casi, un palliativo temporaneo.
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