Più ancora che a livello di campo è emerso qualche limite gestionale e nella scelta dei giocatori.
Se c'è un difetto in Conte è da un lato l'eccessiva emotività sul mercato ed una valutazione frenetica ed istintiva non sempre a tutto tondo delle risorse disponibili, mentre dall'altro e collegato c'è il logoramento un po' alla Sacchi che con la sua pressione costante ai giocatori crea in figure carismatiche tra i giocatori, come esploso dopo 3 anni a mille con la Juve ed in casi singoli come Diego Costa.
Ciò detto e riferendoci anche al nostro attuale "Conte", perché Gattuso per varie ragioni rappresenterebbe un paralello con Antonio, mentre il primo già nella gavetta aveva mostrato grandi cose (persino in una retrocessione ad Arezzo in combutta con Sarri, quando trovò una clamorosa inerzia finale nonostante la penalizzazione), specie a Bari e Siena, Rino ahinoi non ha mai mostrato quel tocco magico di chi comunque è predestinato a fare questo mestiere, tanto più quando a Palermo e Pisa ha potuto dire la sua sul mercato (lascio da parte Creta che era situazione non chiara extra campo).