Bonaventura: intervista alla Gazzetta 20 ottobre 2016.

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La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 20 ottobre 2016, riporta un'intervista esclusiva a Jack Bonaventura. Ecco i passaggi più importanti:"Se scrivessi un’autobiografia sarei noioso. Ho poco da raccontare, primo vinco qualcosa e poi magari ne riparliamo. Dedico tutte le mie energie al Milan, il resto non mi interessa. I ragazzi più giovani devono vedere in me un esempio positivo, qualcuno da seguire. Mi rendo conto di essere un punto fermo, so di essere importante e lavoro per tenere alto il livello. Cosa mi piace e non mi piace di me? Mi piace il fatto che non mi accontento mai, che credo di poter sempre fare meglio. E a volte vorrei avere una lettura di gioco migliore. Dove mi piazzerei? Ormai ho preso le misure a tutte le situazioni, ma nel 4 3 3 mi schiererei mezzala sinistra. Mi piace perché tocco molti palloni e partecipo attivamente alla fase di costruzione. Magari è un lavoro meno appariscente, ma mi diverto. E, sapendo come fa giocare le sue squadre, me lo aspettavo che mi avrebbe arretrato. Arrivavamo da stagioni tristi, Montella ha portato la gioia di giocare a pallone. Ha curato molto l’aspetto mentale, ma l’80% del lavoro davvero importante è stato sul campo. È quello che poi si porta dietro anche la testa. Tra risultati che non arrivavano e situazioni extra campo, non si scorgeva un grande futuro in vista di questa stagione. Avevo le idee confuse, avevo sofferto parecchio anche l’esclusione dall’Europeo, perché sapevo di aver fatto un gran campionato. Poi, fin dai primi giorni di ritiro, ho visto che l’andazzo era cambiato. Ora si è creato un grande gruppo, è bello essere qua e non cerco altre situazioni. Mi aspettavo di trovare un po’ più di caos, ma Montella è stato molto bravo a isolarci. Credevo che arrivasse e ribaltasse tutto, invece ha proceduto per gradi e la cosa è servita a mantenere il clima rilassato. Ha avuto ragione lui. Io ero convinto che servisse una procedura... più tosta. La cessione del club? Mi spiacerebbe perdere persone come Berlusconi e Galliani. Potrebbero dare ancora tanto. E avrei piacere di rivedere presto il presidente a Milanello e allo stadio. Cosa è Montella per noi? Il valore aggiunto. Lo dimostra il fatto che siamo dove siamo più o meno con la stessa squadra di un anno fa. Ha sistemato le cose in campo e l’atteggiamento, ci sta cambiando la mentalità. Una bella sorpresa. Dove possiamo arrivare? La Juve è a un livello superiore, ma il divario con le inseguitrici si è ridotto. Il mio rimpianto è di essere arrivato in un Milan senza Europa, ma questo è l’anno giusto per tornarci. Se sabato partiamo battuti? Affatto. Possiamo vincere perché è una gara secca, in casa nostra e loro ci faranno tirare fuori il 100%. E poi ci siamo avvicinati parecchio al livello delle prime".

Altre notizie di giornata



QUI -) http://www.milanworld.net/donnarumm...-saranno-40-presenze-vt41175.html#post1079212


QUI -) http://www.milanworld.net/milan-su-donnarumma-ce-anche-il-real-madrid-vt41170.html#post1079194


QUI -) http://www.milanworld.net/donnarumm...essere-il-suo-futuro-vt41172.html#post1079203
 

Casnop

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La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 20 ottobre 2016, riporta un'intervista esclusiva a Jack Bonaventura. Ecco i passaggi più importanti:"Se scrivessi un’autobiografia sarei noioso. Ho poco da raccontare, primo vinco qualcosa e poi magari ne riparliamo. Dedico tutte le mie energie al Milan, il resto non mi interessa. I ragazzi più giovani devono vedere in me un esempio positivo, qualcuno da seguire. Mi rendo conto di essere un punto fermo, so di essere importante e lavoro per tenere alto il livello. Cosa mi piace e non mi piace di me? Mi piace il fatto che non mi accontento mai, che credo di poter sempre fare meglio. E a volte vorrei avere una lettura di gioco migliore. Dove mi piazzerei? Ormai ho preso le misure a tutte le situazioni, ma nel 4 3 3 mi schiererei mezzala sinistra. Mi piace perché tocco molti palloni e partecipo attivamente alla fase di costruzione. Magari è un lavoro meno appariscente, ma mi diverto. E, sapendo come fa giocare le sue squadre, me lo aspettavo che mi avrebbe arretrato. Arrivavamo da stagioni tristi, Montella ha portato la gioia di giocare a pallone. Ha curato molto l’aspetto mentale, ma l’80% del lavoro davvero importante è stato sul campo. È quello che poi si porta dietro anche la testa. Tra risultati che non arrivavano e situazioni extra campo, non si scorgeva un grande futuro in vista di questa stagione. Avevo le idee confuse, avevo sofferto parecchio anche l’esclusione dall’Europeo, perché sapevo di aver fatto un gran campionato. Poi, fin dai primi giorni di ritiro, ho visto che l’andazzo era cambiato. Ora si è creato un grande gruppo, è bello essere qua e non cerco altre situazioni. Mi aspettavo di trovare un po’ più di caos, ma Montella è stato molto bravo a isolarci. Credevo che arrivasse e ribaltasse tutto, invece ha proceduto per gradi e la cosa è servita a mantenere il clima rilassato. Ha avuto ragione lui. Io ero convinto che servisse una procedura... più tosta. La cessione del club? Mi spiacerebbe perdere persone come Berlusconi e Galliani. Potrebbero dare ancora tanto. E avrei piacere di rivedere presto il presidente a Milanello e allo stadio. Cosa è Montella per noi? Il valore aggiunto. Lo dimostra il fatto che siamo dove siamo più o meno con la stessa squadra di un anno fa. Ha sistemato le cose in campo e l’atteggiamento, ci sta cambiando la mentalità. Una bella sorpresa. Dove possiamo arrivare? La Juve è a un livello superiore, ma il divario con le inseguitrici si è ridotto. Il mio rimpianto è di essere arrivato in un Milan senza Europa, ma questo è l’anno giusto per tornarci. Se sabato partiamo battuti? Affatto. Possiamo vincere perché è una gara secca, in casa nostra e loro ci faranno tirare fuori il 100%. E poi ci siamo avvicinati parecchio al livello delle prime".

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Una bella intervista da capitano in pectore. Esalta e protegge il lavoro di Montella, cui dedica i cinque sesti delle sue parole, perché è la differenza in una squadra che è la stessa dello scorso anno, ma profondamente cambiata come tenuta difensiva e gestione strategica della partita. È nella piena maturità, quando giocatori come lui hanno voglia di eternarsi in qualche successo che porti il loro nome. Investisse nel Milan, e ce la farà, e molto prima di quanto lui (e noi con lui) possa pensare. ;)
 

Jackdvmilan

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Uno dei veri leader di questa quadra! Bravo! (ma non andare troppo dietro a Raiola)
 

Alekos

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Se sabato partiamo battuti? Affatto.

Forse non sa (o il giornalista che ha scritto l'articolo non sa) che il termine "Affatto" ha valore affermativo. Per negare si usa "Nient'affatto". Quindi la frase si può leggere come: "Sabato partiamo battuti? Certo".
 
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