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QuotoUna importante ricostruzione di fatti, che fa giustizia di Bigon. Interessante notare soprattutto che gli acquisti messi a segno da questo dirigente costituiscano tuttora l'ossatura dell'ottimo Napoli di Sarri, segno che le scelte compiute sono state efficaci, coerenti con le necessità tecniche della squadra (indizio di buon dialogo con il tecnico pro tempore), dunque profittevoli per il club. E, quanto ai giocatori ceduti, lo sono stati a condizioni economiche soddisfacenti. I conti societari, poi, sono sempre stati impeccabili, e per Fassone (e i cinesi) questo fa la differenza. Per Sabatini non possono valere analoghe considerazioni, stante la preminente natura di seller del club giallorosso. Per un club come il nostro, che, in ragione delle prevedibili future risorse disponibili, ha bisogno soprattutto di acquistare senza finanziarsi necessariamente attraverso le cessioni, Bigon può essere senz'altro un buon profilo. Gode della fiducia del futuro CEO e, indirettamente, della proprietà: il miglior biglietto da visita.
I fatti sono chiari e aldila delle simpatie/antipatie è necessario basarsi su essi