Novità mattutine dal CorSport che attraverso Furio Fedele ci aggiorna sulla cessione del Milan.
Mentre tutti attendono la finale di Coppa Italia, proseguono le trattative tra Fininvest e la cordata cinese. Ma la novità è che è allo studio qualcosa di clamoroso. Berlusconi avrebbe deciso di cedere subito il 70% solo se i cinesi lasciassero comandare lui e Galliani per altri due anni. Quindi non semplice presidenza onoraria ma operatività al 100%
Questo per far si che siano i vecchi ed esperti padroni a gestire la fase di transizione ed a portare per mano i cinesi verso il nuovo corso. Ed anche per far si che la figlia Barbara partecipi alla posa della prima pietra del nuovo impianto.
Berlusconi, quindi, accetterebbe di uscire soltanto a queste condizioni, dunque in maniera molto più soft e non drastica. Il Milan infatti rappresenta ancora una vetrina importante per la sua immagine e per la scena politica.
Seguiranno eventuali aggiornamenti o smentite (Campopiano in mattinata farà il punto della situazione)
Ultime news da Repubblica
Repubblica: dopo la firma dell'esclusiva, la trattativa tra Fininvest e i cinesi prosegue senza sosta. Ma il quotidiano ci rivela il deus ex machina dietro la cordata degli imprenditori cinesi: Nicholas Gancikoff, 42 anni, italo-inglese a capo della Sports Investment Group, già noto come consulente per la realizzazione di nuovi stadi. Uno dei punti focali del progetto di rilancio è imperniato sullo stadio di proprietà, che viene visto come uno strumento fondamentale per contrastare lo strapotere juventino. Si profila, dunque, un ruolo di primo piano per Gancikoff nella costruzione del nuovo impianto.
Sempre secondo Repubblica, inoltre, non è detto che bisognerà aspettare il 15 giugno per il si definitivo di Silvio. Infatti, qualora l'incontro del 28 maggio dovesse andar bene, potrebbe anche arrivare subito il si presidenziale per la firma del preliminare.
N.B. nessun riferimento alla bomba di Furio Fedele.