Non si conosce il Galliani dei primi venti, allora... Una volta Laudisa ammise che della esistenza in vita di tale Jon Dahl Tomasson si era accorto dalle agenzie di stampa che annunciavano il suo arrivo al Milan. Per non parlare di un Galliani avvistato in Brasile mentre era a Lisbona a firmare Manuel Rui Costa, o quella magica sera del 30 agosto 2002, nella quale tutto avrei immaginato fuorché di chiudere per Alessandro Nesta dopo una intera estate in cui Sergio Cragnotti aveva quasi dileggiato le nostre possibilità di acquisto del giocatore... Altri tempi, si.
Era anche un altro calcio, con un calciomercato molto meno mediatico e con strumenti di comunicazione/informazione molto più lenti di oggi. Praticamente, ora se qualcuno trova Galliani a Parigi, per fare un esempio, in 5 minuti finisci sul web e 15 minuti dopo hai i giornalisti dietro.
Galliani questa cosa l'ha cavalcata molto, gli è sempre piaciuto esporsi davanti alle telecamere per prendere consensi, basta vedere le patetiche sceneggiate a Madrid, dove addirittura passava le informazione a Di Stefano di Sky o gli diceva cosa chiedergli...
Insomma, ora anche se volesse non potrebbe lavorare nel silenzio. Galliani nel calciomercato è come un elefante in un negozio di porcellane. Appena si muove, fa il casino. Il problema appunto è che lui è l'unico che si occupa di mercato...