Abolizione del " Fiscal Compact "

juventino

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Purtroppo mi trovo sempre a rispondere nello stesso modo.. io l'unico modo per uscire da tutto lo vedo con un 80% di voti a favore di un partito..

però purtroppo questo è un paese di ITALIOTI che si fanno comprare per 80 euro e vecchi a cui va bene cosi... quindi ... deduco non ne usciremo mai..

L'80% dei voti è assolutamente irraggiungibile in una democrazia. Se anche ci fosse un partito dotato seriamente di buone intenzioni che vince le elezioni in Italia finirebbe impantanato nella palude.
 

tifoso evorutto

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Sinteticamente.

Sono tutte risposte ineccepibili se viste da un punto di vista liberista, il problema e sempre quello, superare il liberismo che ormai non è più funzionale come in passato lo sono stati il comunismo o altre dottrine

Il blocco sugli interessi ovviamente sarebbe una cosa irrealizabile anche se sensata. E nessun paese estero investirebbe più in Italia. E qualunque investitore che ha investito nel debito italiano non vorrebbe più avere nulla a che fare con l'Italia.
ovviamente è corretto quello che affermi, il problema alla base è che gli investitori stranieri i capitali devono metterli nel mondo del lavoro non in quelli della finanza, ora qualsiasi soluzione vera non può che essere conflittuale e drastica, l'unica speranza sarebbe un accordo a livello interzionale, allo stato attuale utopistico

la stampa della valuta tramite tramite il ripristino della zecca è una cosa doverosa, è il motivo per cui il giappone non affoga nel debito pubblico,
e la madre di tutte le battaglie. Il che porterebbe alla svalutazione selvaggia della moneta nazionale, con perdita di potere di acquisto sulle materie prime estere che ci permettono di produrre e accentuerebbe il problema degli interessi sul debito, con le medesime conseguenze di cui al punto precedente.
Stai confondendo il ritorno alla lira con la stampa nazionalizzata (tramite zecche) della propria valuta, si potrebbe mantenere l'euro o meglio istituire una zecca "comunitaria" per l'area Euro, anche questo attualmente utopistico

Sulle pensioni ci sarebbe tanto da discutere Ogni argomento macroeconomico è articolato. E' in ogni caso inequivocabilmente squilibrato un sistema pensionistico retributivo che consente ad un contribuente di ricevere il doppio di quello che versa durante la sua vita lavorativa, oltretutto in un Paese scarsamente privatizzato in cui la maggior parte dei beni di necessità di un pensionato (tipicamente, il Sistema Sanitario) sono forniti direttamente dallo Stato. Un sistema di questo tipo è quello che ha portato generazioni a vivere al di sopra delle proprie capacità, con un basso tasso di risparmio perché la pensione sarebbe stata più che ben remunerativa. Si può dire che gran parte di ciò che è stato acquistato dalle generazioni degli anni 20'-60' sia stata fatta con i soldi di chi ora ha 20 anni. Squilibrato direi che è il termine più giusto.
Vero solo in parte, chiaramente si è abusato dell'assistenzialismo "regalando" tante pensioni, pensiamo agli statali in pensione con i 18 anni retributivi, prepensionamenti, false pensioni d'invalidità e altri orrori simili
Ma i pensionati medi che hanno versato i loro onesti 40 anni di contributi e hanno pensioni nella norma non sono certo quelli che affossano i conti.

In sintesi tutte le vostre risposte indicano il motivo perchè non usciremo mai dalla crisi attuale
Il problema è il liberismo, tutte le soluzioni possibili vanno contro l'attuale sistema imperante, e pertanto sono utopistiche, finche lo stesso liberismo cadrà da solo perchè non funzionale, ovviamente nel frattempo molta gente è destinata a soffrire
 
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