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La tocca piano.L'ex rossonero Virdis sul caso Maldini:"Conosco Paolo da ragazzino, 17enne promettente che ha mantenuto e superato le aspettative. Sempre sul pezzo, sempre attento, rigoroso, mai oltre righe. L’ho vissuto come dirigente, pochi soldi e tante idee. Ha cavalcato gestioni discutibili, riuscendo sempre a portare a casa il risultato. Talvolta più di quello sperato, come lo Scudetto dell’anno scorso, un miracolo. Ormai i proprietari sono sempre più raramente gli innamorati di una volta. Arrivano gli arabi, gli americani, i fondi… Gente che non ha storia se non master in economia, gente che non conosce le lacrime di un rigore sbagliato, di una finale persa… La corsa a perdifiato di uno Scudetto vinto, il bagno di folla… A questo siamo arrivati, a svenderci al miglior offerte che calpesta ciò che non conosce, che ha paura di ciò che la storia rappresenta, delle richieste per continuare ad essere ciò che siamo stati nel mondo. Meglio fare piazza pulita e mettere degli yesman incapaci di contraddire chi mette i soldi, ma solo quelli… Che non conosce passato, storia, amore, appartenenza. Paolo ha fatto miracoli. E non è importante se non gli è stato riconosciuto da mangiapopcorn senza cultura né storia. Voce d’asino in ciel non vola. Ho sempre diffidato dei nomi altisonanti, Cardinale mi conferma che ho fatto bene. Grande Paolo".
Se lo si legge con gli occhi nostalgici dei tempi che furono viene da fargli una standing ovation. Purtroppo i tempi sono cambiati e ci si adatta, nostro malgrado, ad una visione del calcio professionistico come show business in cui tanti elementi del passato non esistono ed esisteranno più, quelli sentimentali, della tradizione e della cultura.
Sicuramente Cardinale ha sbagliato modalità, ma io sono per osservare cosa combineranno in futuro.