Innanzitutto privilegiare le coppie etero giovani che non possono avere figli, poi le coppie sempre etero fino ai 50anni e la discriminante finale alle coppie gay ( ma solo a determinate garanzie).
Ma chiedo ( domanda retorica) alcuni di queste coppie gay si rendono conto della difficoltà di crescere figli?
Io sono padre di due adolescenti e vi assicuro che i figli sono una gioia ma creano anche attriti fra genitori, ogni decisione significa sacrificare una parte di sé, non si ha più tempo libero ( per esempio l'ultima partita vista a San Siro oltre 10 anni fa ed ero un abbonato da quando avevo 15 anni), poi c'è la scuola compiti da fare a casa ,portarli a fare sport, andare a prenderli oltre al fatto che giustamente pretendono anche beni materiali. Senza un aiuto da parte di nonni o baby sitter alcune cose risultano impossibili, e vi assicuro che non vorrei mai tornare indietro ma a tavola quando riusciamo a parlare con calma io e mia moglie ci poniamo la stessa domanda...
" ma queste coppie gay si rendono conto della difficoltà?" O voglio solo esibire ai loro " amici" il punto biondino o la bambina vestita Gucci?
Pensate poi la difficoltà a gestire comunque le feste di compleanno riunioni di classe...Il catechismo ..Se sono convinti bene .. ma se si " stufano" ? E se poi divorziano?
Io fossi il loro ci penserei farei la vita molto party sex and the city e penserei bene al futuro.
PS ho scritto di getto, sarei anche io contrario alle adozioni ai gay ma per politically correct all'inizio ho scritto che per loro sarebbe la terza opzione.