Un allenatore con idee semplici per salvare la baracca

Dirty Harry

Junior Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
71
Reaction score
27
Per ottenere risultati, c’è bisogno di un bravo allenatore e di buoni giocatori.

Giocatori discreti con un bravo allenatore possono ottenere più di quello che valgono realmente.
L’Atalanta di Gasperini è un esempio di questo tipo.
Lo è stata anche la prima Juve di Conte che con gente come Matri e Vucinic (e tanta fortuna) ha aperto un ciclo. E, per restare a Conte, anche la Nazionale degli Europei.

Quando hai una squadra di campioni, ti basta un allenatore che sfrutti bene le risorse, senza forzature. Con i fuoriclasse, è sufficiente uno che non faccia danni (ancora Juve, diciamo Allegri. E parlando di noi, Don Fabio. Probabilmente anche lo Zidane delle tre champions).

Ci sono poi rarissimi casi di squadre imbottite di fuoriclasse con in più un allenatore che ci mette qualcosa di speciale.
In questi casi si scrive la storia (l’Olanda di Michels, il Milan di Sacchi, il Barça di Guardiola, ad esempio).

Il Milan oggi si trova ad avere una squadra senza fuoriclasse, nemmeno in prospettiva.
I giocatori del Milan, presi ad uno ad uno, non sono però così inferiori a quelli che giocano nel Napoli, nelle romane o nell’Atalanta.
Se leggete le formazioni di queste squadre, non ci trovate nessun Maradona, nessun Falcao, nessuno Zico.
Proprio come nel Milan non trovate nessun Van Basten.
Napoli, Roma, Lazio, Atalanta ci sono superiori soprattutto perché sono allenate ed assemblate meglio di noi.

Il Milan avrebbe bisogno di un allenatore che sapesse ricavare dai giocatori che ci sono una squadra con una logica (come faceva, nei suoi limiti, Gattuso).
Questo probabilmente basterebbe per lottare con Napoli, Roma, Lazio ed Atalanta per le piazze tra la terza e la sesta.
Se poi questo allenatore riuscisse a far rendere i giocatori più di quello che valgono (alla Gasperini o alla Conte) ovviamente sarebbe ancora meglio.

Scegliendo Giampaolo si pensava di prendere un mister capace di "cavar sangue dalle rape" grazie a un gioco sofisticato.
Giampaolo però non è all’altezza della situazione.
Non è Sacchi. Non è Guardiola. Non è nemmeno Conte o Gasperini.
Ci sono troppe stranezze nel suo modo di lavorare.
L’idea che ci vogliano mesi e mesi per addestrare al suo gioco è sconcertante.
Cosa ci sarà mai di così difficile e anomalo da chiedere ai giocatori che vanno in campo? Da impedire per mesi e mesi di schierare Tizio o Caio?
E perché altri allenatori della stessa “scuola” di Giampaolo non hanno questi problemi? Nella Juve di Sarri i vari Ramsey, De Light ecc. giocano regolarmente. Sacchi ai sui tempi non aveva certo panchinato Gullit per 3 mesi per "rieducarlo".

Insomma, per inseguire fantasmagorici progetti tattici si è rinunciato in partenza alla soluzione “basica” che è quella di una razionale gestione dei giocatori a disposizione, con risultati semplicemente disastrosi.
Per questo, ora, affidare la squadra ad un umile gestore con un po’ di buon senso e senza troppi grilli per la testa (Ranieri, Allegri) sarebbe già un upgrade clamoroso.
Speriamo che in società ci arrivino al più presto, perché veramente gli allenatori "profetici" o spaccano o fanno disastri irrimediabili.
E Giampaolo non spacca.
 

Milanforever26

Senior Member
Registrato
6 Giugno 2014
Messaggi
40,226
Reaction score
3,921
Per ottenere risultati, c’è bisogno di un bravo allenatore e di buoni giocatori.

Giocatori discreti con un bravo allenatore possono ottenere più di quello che valgono realmente.
L’Atalanta di Gasperini è un esempio di questo tipo.
Lo è stata anche la prima Juve di Conte che con gente come Matri e Vucinic (e tanta fortuna) ha iniziato un ciclo. E, restando a Conte, anche la Nazionale degli Europei.

Se addirittura hai una squadra di campioni, ti basta un allenatore che sfrutti bene le risorse, senza forzature – perché in questo caso è sufficiente uno che non faccia danni (ancora Juve, diciamo Allegri. E parlando di noi, Don Fabio. Probabilmente anche lo Zidane delle tre champions).

Ci sono poi i rarissimi casi di squadre imbottite di fuoriclasse con allenatori che ci mettono qualcosa di speciale.
In questi casi si scrive la storia (l’Olanda di Michels, il Milan di Sacchi, il Barça di Guardiola, ad esempio).

Il Milan oggi si trova ad avere una squadra senza fuoriclasse, nemmeno in prospettiva.
I giocatori del Milan, presi ad uno ad uno, non sono però così inferiori a quelli che giocano nel Napoli, nelle romane o nell’Atalanta.
Se leggete le formazioni di queste squadre, non ci trovate nessun Maradona, nessun Falcao, nessuno Zico.
Proprio come nel Milan non troverete nessun Van Basten.
Napoli, Roma, Lazio, Atalanta ci sono superiori soprattutto perché sono allenate ed assemblate meglio di noi.

Il Milan avrebbe bisogno di un allenatore che sapesse, almeno, ricavare dai giocatori che ci sono una squadra con una logica (come faceva, nei suoi limiti, Gattuso).
Questo significherebbe lottare con Napoli, Roma, Lazio ed Atalanta per le piazze tra la terza e la sesta.
Se poi questo fantomatico allenatore riuscisse a dare un gioco capace di far rendere i giocatori più di quello che valgono (alla Gasperini o alla Conte) ovviamente sarebbe ancora meglio.

Scegliendo Giampaolo si pensava di prendere mister capace di dare alla squadra un gioco e in definitiva di "cavar sangue dalle rape".
Giampaolo però non è all’altezza della situazione.
Non è Sacchi. Non è Guardiola. Non è nemmeno Conte o Gasperini.
Ci sono troppe stranezze nel suo modo di lavorare.
L’idea che ci vogliano mesi e mesi per addestrare il suo gioco è sconcertante.
Cosa ci sarà mai di così difficile e anomalo da chiedere ai giocatori che vanno in campo? Da impedire per mesi e mesi di schierare Tizio o Caio?
E perché altri allenatori della stessa “scuola” di Giampaolo non hanno questi problemi? Nella Juve di Sarri i vari Ramsey, De Light ecc. giocano regolarmente. Sacchi ai sui tempi non aveva certo panchinato Gullit per 3 mesi per "rieducarlo".

Insomma, per inseguire fantasmagorici progetti tattici si è rinunciato in partenza alla soluzione “basica” che è quella di una razionale gestione dei giocatori a disposizione, con risultati semplicemente disastrosi.
Per questo, ora, affidare la squadra ad un umile gestore con un po’ di buon senso e senza troppi grilli per la testa (Ranieri, Allegri) sarebbe già un upgrade clamoroso.
Speriamo che in società ci arrivino al più presto, perché veramente gli allenatori "profetici" o spaccano o fanno disastri irrimediabili.
E Giampaolo non spacca.

Tutto ok, ma come si fa a mettere nella stessa tipologia Ranieri (il classico uomo buono per tutte le stagioni) con Max Allegri che viene da 5 campionati di fila, 4 double di fila e due finali di champions nelle ultime 5 stagioni?
Allegri è un nome ambizioso oggi, di certo non è uno che domani prenderebbe la Sampdoria di turno per salvarla..

A proposito di Samp, in panchina hanno il nostro secondo candidato Di Francesco..
C'avevamo una bella lista coi tecnici oh...
 

Devil man

Well-known member
Registrato
6 Luglio 2017
Messaggi
7,710
Reaction score
4,007
qui non serve un allenatore normo dotato ma un allenatore straordinario, miracolato che faccia rendere a 1000 la spazzatura che abbiamo in campo, uno che trasformi la me**a in strottarga bianco.. un Donadoni o Ranieri non faranno miracoli..abbiamo deciso di prendere Giampaolo perchè vogliamo cambiare modo di giocare, un ciclo vincente non si crea in 6 giornate... anche io sono incazzato nero, e avrei preso Giampaolo a calci in **** fuori da milanello ma oggi ammetto che non è tanto la colpa dell'allenatore ma sono le fighette che mettiamo in campo..
 

Dirty Harry

Junior Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
71
Reaction score
27
Certo, Ranieri ed Allegri sono di "fasce" diverse. In comune mi pare abbiano il fatto di essere, principalmente "gestori" dell'esistente senza troppe forzature. Gente, insomma, a cui non verebbe mai in mente di chiedere a Piatek di giocare come se fosse Ibra.
 
Registrato
18 Settembre 2017
Messaggi
18,899
Reaction score
9,509
Per ottenere risultati, c’è bisogno di un bravo allenatore e di buoni giocatori.

Giocatori discreti con un bravo allenatore possono ottenere più di quello che valgono realmente.
L’Atalanta di Gasperini è un esempio di questo tipo.
Lo è stata anche la prima Juve di Conte che con gente come Matri e Vucinic (e tanta fortuna) ha aperto un ciclo. E, per restare a Conte, anche la Nazionale degli Europei.

Quando hai una squadra di campioni, ti basta un allenatore che sfrutti bene le risorse, senza forzature. Con i fuoriclasse, è sufficiente uno che non faccia danni (ancora Juve, diciamo Allegri. E parlando di noi, Don Fabio. Probabilmente anche lo Zidane delle tre champions).

Ci sono poi rarissimi casi di squadre imbottite di fuoriclasse con in più un allenatore che ci mette qualcosa di speciale.
In questi casi si scrive la storia (l’Olanda di Michels, il Milan di Sacchi, il Barça di Guardiola, ad esempio).

Il Milan oggi si trova ad avere una squadra senza fuoriclasse, nemmeno in prospettiva.
I giocatori del Milan, presi ad uno ad uno, non sono però così inferiori a quelli che giocano nel Napoli, nelle romane o nell’Atalanta.
Se leggete le formazioni di queste squadre, non ci trovate nessun Maradona, nessun Falcao, nessuno Zico.
Proprio come nel Milan non trovate nessun Van Basten.
Napoli, Roma, Lazio, Atalanta ci sono superiori soprattutto perché sono allenate ed assemblate meglio di noi.

Il Milan avrebbe bisogno di un allenatore che sapesse ricavare dai giocatori che ci sono una squadra con una logica (come faceva, nei suoi limiti, Gattuso).
Questo probabilmente basterebbe per lottare con Napoli, Roma, Lazio ed Atalanta per le piazze tra la terza e la sesta.
Se poi questo allenatore riuscisse a far rendere i giocatori più di quello che valgono (alla Gasperini o alla Conte) ovviamente sarebbe ancora meglio.

Scegliendo Giampaolo si pensava di prendere un mister capace di "cavar sangue dalle rape" grazie a un gioco sofisticato.
Giampaolo però non è all’altezza della situazione.
Non è Sacchi. Non è Guardiola. Non è nemmeno Conte o Gasperini.
Ci sono troppe stranezze nel suo modo di lavorare.
L’idea che ci vogliano mesi e mesi per addestrare al suo gioco è sconcertante.
Cosa ci sarà mai di così difficile e anomalo da chiedere ai giocatori che vanno in campo? Da impedire per mesi e mesi di schierare Tizio o Caio?
E perché altri allenatori della stessa “scuola” di Giampaolo non hanno questi problemi? Nella Juve di Sarri i vari Ramsey, De Light ecc. giocano regolarmente. Sacchi ai sui tempi non aveva certo panchinato Gullit per 3 mesi per "rieducarlo".

Insomma, per inseguire fantasmagorici progetti tattici si è rinunciato in partenza alla soluzione “basica” che è quella di una razionale gestione dei giocatori a disposizione, con risultati semplicemente disastrosi.
Per questo, ora, affidare la squadra ad un umile gestore con un po’ di buon senso e senza troppi grilli per la testa (Ranieri, Allegri) sarebbe già un upgrade clamoroso.
Speriamo che in società ci arrivino al più presto, perché veramente gli allenatori "profetici" o spaccano o fanno disastri irrimediabili.
E Giampaolo non spacca.
Ti meriteresti la standing ovation, ma il 99% non è in grado di capirlo.
P.si scrivi un po di più ,e sempre piacevole leggere chi va alla fonte dei problemi... grazie.
 

Milanforever26

Senior Member
Registrato
6 Giugno 2014
Messaggi
40,226
Reaction score
3,921
Per ottenere risultati, c’è bisogno di un bravo allenatore e di buoni giocatori.

Giocatori discreti con un bravo allenatore possono ottenere più di quello che valgono realmente.
L’Atalanta di Gasperini è un esempio di questo tipo.
Lo è stata anche la prima Juve di Conte che con gente come Matri e Vucinic (e tanta fortuna) ha aperto un ciclo. E, per restare a Conte, anche la Nazionale degli Europei.

Quando hai una squadra di campioni, ti basta un allenatore che sfrutti bene le risorse, senza forzature. Con i fuoriclasse, è sufficiente uno che non faccia danni (ancora Juve, diciamo Allegri. E parlando di noi, Don Fabio. Probabilmente anche lo Zidane delle tre champions).

Ci sono poi rarissimi casi di squadre imbottite di fuoriclasse con in più un allenatore che ci mette qualcosa di speciale.
In questi casi si scrive la storia (l’Olanda di Michels, il Milan di Sacchi, il Barça di Guardiola, ad esempio).

Il Milan oggi si trova ad avere una squadra senza fuoriclasse, nemmeno in prospettiva.
I giocatori del Milan, presi ad uno ad uno, non sono però così inferiori a quelli che giocano nel Napoli, nelle romane o nell’Atalanta.
Se leggete le formazioni di queste squadre, non ci trovate nessun Maradona, nessun Falcao, nessuno Zico.
Proprio come nel Milan non trovate nessun Van Basten.
Napoli, Roma, Lazio, Atalanta ci sono superiori soprattutto perché sono allenate ed assemblate meglio di noi.

Il Milan avrebbe bisogno di un allenatore che sapesse ricavare dai giocatori che ci sono una squadra con una logica (come faceva, nei suoi limiti, Gattuso).
Questo probabilmente basterebbe per lottare con Napoli, Roma, Lazio ed Atalanta per le piazze tra la terza e la sesta.
Se poi questo allenatore riuscisse a far rendere i giocatori più di quello che valgono (alla Gasperini o alla Conte) ovviamente sarebbe ancora meglio.

Scegliendo Giampaolo si pensava di prendere un mister capace di "cavar sangue dalle rape" grazie a un gioco sofisticato.
Giampaolo però non è all’altezza della situazione.
Non è Sacchi. Non è Guardiola. Non è nemmeno Conte o Gasperini.
Ci sono troppe stranezze nel suo modo di lavorare.
L’idea che ci vogliano mesi e mesi per addestrare al suo gioco è sconcertante.
Cosa ci sarà mai di così difficile e anomalo da chiedere ai giocatori che vanno in campo? Da impedire per mesi e mesi di schierare Tizio o Caio?
E perché altri allenatori della stessa “scuola” di Giampaolo non hanno questi problemi? Nella Juve di Sarri i vari Ramsey, De Light ecc. giocano regolarmente. Sacchi ai sui tempi non aveva certo panchinato Gullit per 3 mesi per "rieducarlo".

Insomma, per inseguire fantasmagorici progetti tattici si è rinunciato in partenza alla soluzione “basica” che è quella di una razionale gestione dei giocatori a disposizione, con risultati semplicemente disastrosi.
Per questo, ora, affidare la squadra ad un umile gestore con un po’ di buon senso e senza troppi grilli per la testa (Ranieri, Allegri) sarebbe già un upgrade clamoroso.
Speriamo che in società ci arrivino al più presto, perché veramente gli allenatori "profetici" o spaccano o fanno disastri irrimediabili.
E Giampaolo non spacca.

Comunque, restando al tema del post..sarebbe una bocciatura clamorosa della dirigenza e del mercato l'esonero del mister (a mio avviso inevitabile se col Genoa non si vince convincendo)
Perché parliamoci chiaro, allora tanto valeva restare con Rino..

Il punto è questo, dopo anni e anni e anni di "esperimenti" verrà la volta buona che si prende un allenatore con curriculum DA MILAN?
Altrimenti si va solo a tentoni..magari Garcia funziona..no? Proviamo Sheva..fallisce? Oddo è libero? dai che a sto giro...e niente..magari nel mentre si è liberato Simone Inzaghi..

Così ci vorranno altri 10 anni per rimetterci in piedi
 

MasterGorgo

Junior Member
Registrato
11 Agosto 2014
Messaggi
610
Reaction score
101
Per ottenere risultati, c’è bisogno di un bravo allenatore e di buoni giocatori.

Giocatori discreti con un bravo allenatore possono ottenere più di quello che valgono realmente.
L’Atalanta di Gasperini è un esempio di questo tipo.
Lo è stata anche la prima Juve di Conte che con gente come Matri e Vucinic (e tanta fortuna) ha aperto un ciclo. E, per restare a Conte, anche la Nazionale degli Europei.

Quando hai una squadra di campioni, ti basta un allenatore che sfrutti bene le risorse, senza forzature. Con i fuoriclasse, è sufficiente uno che non faccia danni (ancora Juve, diciamo Allegri. E parlando di noi, Don Fabio. Probabilmente anche lo Zidane delle tre champions).

Ci sono poi rarissimi casi di squadre imbottite di fuoriclasse con in più un allenatore che ci mette qualcosa di speciale.
In questi casi si scrive la storia (l’Olanda di Michels, il Milan di Sacchi, il Barça di Guardiola, ad esempio).

Il Milan oggi si trova ad avere una squadra senza fuoriclasse, nemmeno in prospettiva.
I giocatori del Milan, presi ad uno ad uno, non sono però così inferiori a quelli che giocano nel Napoli, nelle romane o nell’Atalanta.
Se leggete le formazioni di queste squadre, non ci trovate nessun Maradona, nessun Falcao, nessuno Zico.
Proprio come nel Milan non trovate nessun Van Basten.
Napoli, Roma, Lazio, Atalanta ci sono superiori soprattutto perché sono allenate ed assemblate meglio di noi.

Il Milan avrebbe bisogno di un allenatore che sapesse ricavare dai giocatori che ci sono una squadra con una logica (come faceva, nei suoi limiti, Gattuso).
Questo probabilmente basterebbe per lottare con Napoli, Roma, Lazio ed Atalanta per le piazze tra la terza e la sesta.
Se poi questo allenatore riuscisse a far rendere i giocatori più di quello che valgono (alla Gasperini o alla Conte) ovviamente sarebbe ancora meglio.

Scegliendo Giampaolo si pensava di prendere un mister capace di "cavar sangue dalle rape" grazie a un gioco sofisticato.
Giampaolo però non è all’altezza della situazione.
Non è Sacchi. Non è Guardiola. Non è nemmeno Conte o Gasperini.
Ci sono troppe stranezze nel suo modo di lavorare.
L’idea che ci vogliano mesi e mesi per addestrare al suo gioco è sconcertante.
Cosa ci sarà mai di così difficile e anomalo da chiedere ai giocatori che vanno in campo? Da impedire per mesi e mesi di schierare Tizio o Caio?
E perché altri allenatori della stessa “scuola” di Giampaolo non hanno questi problemi? Nella Juve di Sarri i vari Ramsey, De Light ecc. giocano regolarmente. Sacchi ai sui tempi non aveva certo panchinato Gullit per 3 mesi per "rieducarlo".

Insomma, per inseguire fantasmagorici progetti tattici si è rinunciato in partenza alla soluzione “basica” che è quella di una razionale gestione dei giocatori a disposizione, con risultati semplicemente disastrosi.
Per questo, ora, affidare la squadra ad un umile gestore con un po’ di buon senso e senza troppi grilli per la testa (Ranieri, Allegri) sarebbe già un upgrade clamoroso.
Speriamo che in società ci arrivino al più presto, perché veramente gli allenatori "profetici" o spaccano o fanno disastri irrimediabili.
E Giampaolo non spacca.

Comunque abbiamo una rosa assemblata molto male.

Su tutto il problema a CC dove da anni a 3 schieriamo fuori ruolo capre e gatti.
Il buon baka ha fatto un figurone in quanto era esattamente quanto ci serviva ma la cosa inquetante é che prendiamo allenatori portati al vertice basso solo come un passerotto davanti alla difesa esponenedolo a figure tragiche contro centrocampi a 4/5.

O compri kante o porti in quella zona 2 giocatori o, se resti con un vero regista paghi per avere mezzeali che offrono gamba e garanzie di rendimento!

Provare a compattarsi giocando alti come vuole Gianpsico é un'utopia totale in più avendo in fase di possesso 1 palleggiatore e mezzo, creiamo nel traffico meno della spal.

Non ci resta che correre come lippe e pressare in area avversaria ma anche per fare questo servono giocatori adatti, ad esempio lo staff del gasp a bergamo ogni anno indica di acquistare calciatori praticamente solo in base ai valori di corsa espressi, spesso pescando tra i 3/4 elementi che hanno fatto più metri x partita dei campionati di origine, come i cavalli.
 

Dirty Harry

Junior Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
71
Reaction score
27
Comunque abbiamo una rosa assemblata molto male.

Su tutto il problema a CC dove da anni a 3 schieriamo fuori ruolo capre e gatti.
Il buon baka ha fatto un figurone in quanto era esattamente quanto ci serviva ma la cosa inquetante é che prendiamo allenatori portati al vertice basso solo come un passerotto davanti alla difesa esponenedolo a figure tragiche contro centrocampi a 4/5.

O compri kante o porti in quella zona 2 giocatori o, se resti con un vero regista paghi per avere mezzeali che offrono gamba e garanzie di rendimento!

Provare a compattarsi giocando alti come vuole Gianpsico é un'utopia totale in più avendo in fase di possesso 1 palleggiatore e mezzo, creiamo nel traffico meno della spal.

Non ci resta che correre come lippe e pressare in area avversaria ma anche per fare questo servono giocatori adatti, ad esempio lo staff del gasp a bergamo ogni anno indica di acquistare calciatori praticamente solo in base ai valori di corsa espressi, spesso pescando tra i 3/4 elementi che hanno fatto più metri x partita dei campionati di origine, come i cavalli.

Ai tempi belli, a centrocampo giocavano Pirlo, Gattuso, Seedorf e Kakà (prima di lui Rui Costa), più due punte (Sheva-Inzaghi o Tomasson). Ancelotti aveva adattato gli schemi al materiale a disposizione. Direte voi: bella forza!
Certo, bella forza ma tanti supponenti scienziati - i Giampaoli della situazione - non avrebbero trovato nel loro scibile uno schema che prevedesse di mettere in campo contemporaneamente tutti questi grandi giocatori, qualcuno sarebbe finito in panca e poi sarebbe andato via. E noi non avremmo mai visto quella fantastica squadra.
Ora si tratterebbe di prendere atto che la rosa è formata da quelli che abbiamo, di mettere fuori quelli che compromettono il gioco con la loro tristezza (Suso nel rapporto costi benefici è un disastro) e assemblare con umiltà il resto. Il che non è facile, ma nemmeno impossibile, gli uomini per una squadra decente ci sarebbero anche.
 
Registrato
8 Maggio 2016
Messaggi
5,832
Reaction score
2,110
Per ottenere risultati, c’è bisogno di un bravo allenatore e di buoni giocatori.

Giocatori discreti con un bravo allenatore possono ottenere più di quello che valgono realmente.
L’Atalanta di Gasperini è un esempio di questo tipo.
Lo è stata anche la prima Juve di Conte che con gente come Matri e Vucinic (e tanta fortuna) ha aperto un ciclo. E, per restare a Conte, anche la Nazionale degli Europei.

Quando hai una squadra di campioni, ti basta un allenatore che sfrutti bene le risorse, senza forzature. Con i fuoriclasse, è sufficiente uno che non faccia danni (ancora Juve, diciamo Allegri. E parlando di noi, Don Fabio. Probabilmente anche lo Zidane delle tre champions).

Ci sono poi rarissimi casi di squadre imbottite di fuoriclasse con in più un allenatore che ci mette qualcosa di speciale.
In questi casi si scrive la storia (l’Olanda di Michels, il Milan di Sacchi, il Barça di Guardiola, ad esempio).

Il Milan oggi si trova ad avere una squadra senza fuoriclasse, nemmeno in prospettiva.
I giocatori del Milan, presi ad uno ad uno, non sono però così inferiori a quelli che giocano nel Napoli, nelle romane o nell’Atalanta.
Se leggete le formazioni di queste squadre, non ci trovate nessun Maradona, nessun Falcao, nessuno Zico.
Proprio come nel Milan non trovate nessun Van Basten.
Napoli, Roma, Lazio, Atalanta ci sono superiori soprattutto perché sono allenate ed assemblate meglio di noi.

Il Milan avrebbe bisogno di un allenatore che sapesse ricavare dai giocatori che ci sono una squadra con una logica (come faceva, nei suoi limiti, Gattuso).
Questo probabilmente basterebbe per lottare con Napoli, Roma, Lazio ed Atalanta per le piazze tra la terza e la sesta.
Se poi questo allenatore riuscisse a far rendere i giocatori più di quello che valgono (alla Gasperini o alla Conte) ovviamente sarebbe ancora meglio.

Scegliendo Giampaolo si pensava di prendere un mister capace di "cavar sangue dalle rape" grazie a un gioco sofisticato.
Giampaolo però non è all’altezza della situazione.
Non è Sacchi. Non è Guardiola. Non è nemmeno Conte o Gasperini.
Ci sono troppe stranezze nel suo modo di lavorare.
L’idea che ci vogliano mesi e mesi per addestrare al suo gioco è sconcertante.
Cosa ci sarà mai di così difficile e anomalo da chiedere ai giocatori che vanno in campo? Da impedire per mesi e mesi di schierare Tizio o Caio?
E perché altri allenatori della stessa “scuola” di Giampaolo non hanno questi problemi? Nella Juve di Sarri i vari Ramsey, De Light ecc. giocano regolarmente. Sacchi ai sui tempi non aveva certo panchinato Gullit per 3 mesi per "rieducarlo".

Insomma, per inseguire fantasmagorici progetti tattici si è rinunciato in partenza alla soluzione “basica” che è quella di una razionale gestione dei giocatori a disposizione, con risultati semplicemente disastrosi.
Per questo, ora, affidare la squadra ad un umile gestore con un po’ di buon senso e senza troppi grilli per la testa (Ranieri, Allegri) sarebbe già un upgrade clamoroso.
Speriamo che in società ci arrivino al più presto, perché veramente gli allenatori "profetici" o spaccano o fanno disastri irrimediabili.
E Giampaolo non spacca.

Hai riassunto esattamente quello che é anche il mio pensiero.
Qui sembra che si anteponga l'estetica calcistica e un gioco sofisticato alla cosa che in realtà é la piú importante di tutte: il risultato.
Pochi allenatori a mio modo di vedere sono capaci di raggiungere grandissimi risultati attraverso un gioco spumeggiante. Giampaolo a mio modo di vedere non é fra questi.

La cosa che mi fa imbestialire di piú é fare il 60/65% di possesso a ogni partita per poi venire infilati alla prima ripartenza. Ormai nessuno gioca piú col possesso palla a ritmi blandi stile tiki taka, perfino Ancelotti e Guardiola hanno dovuto rivisitare il loro modo di giocare.

Possibile non riusciamo a prendere un allenatore che faccia giocare la squadra con un gioco che sia una via di mezzo fra il possesso palla del maestro e il catenaccio orrendo di Mr. Veleno?
 

Lineker10

Senior Member
Registrato
20 Giugno 2017
Messaggi
31,553
Reaction score
18,298
Per ottenere risultati, c’è bisogno di un bravo allenatore e di buoni giocatori.

Giocatori discreti con un bravo allenatore possono ottenere più di quello che valgono realmente.
L’Atalanta di Gasperini è un esempio di questo tipo.
Lo è stata anche la prima Juve di Conte che con gente come Matri e Vucinic (e tanta fortuna) ha aperto un ciclo. E, per restare a Conte, anche la Nazionale degli Europei.

Quando hai una squadra di campioni, ti basta un allenatore che sfrutti bene le risorse, senza forzature. Con i fuoriclasse, è sufficiente uno che non faccia danni (ancora Juve, diciamo Allegri. E parlando di noi, Don Fabio. Probabilmente anche lo Zidane delle tre champions).

Ci sono poi rarissimi casi di squadre imbottite di fuoriclasse con in più un allenatore che ci mette qualcosa di speciale.
In questi casi si scrive la storia (l’Olanda di Michels, il Milan di Sacchi, il Barça di Guardiola, ad esempio).

Il Milan oggi si trova ad avere una squadra senza fuoriclasse, nemmeno in prospettiva.
I giocatori del Milan, presi ad uno ad uno, non sono però così inferiori a quelli che giocano nel Napoli, nelle romane o nell’Atalanta.
Se leggete le formazioni di queste squadre, non ci trovate nessun Maradona, nessun Falcao, nessuno Zico.
Proprio come nel Milan non trovate nessun Van Basten.
Napoli, Roma, Lazio, Atalanta ci sono superiori soprattutto perché sono allenate ed assemblate meglio di noi.

Il Milan avrebbe bisogno di un allenatore che sapesse ricavare dai giocatori che ci sono una squadra con una logica (come faceva, nei suoi limiti, Gattuso).
Questo probabilmente basterebbe per lottare con Napoli, Roma, Lazio ed Atalanta per le piazze tra la terza e la sesta.
Se poi questo allenatore riuscisse a far rendere i giocatori più di quello che valgono (alla Gasperini o alla Conte) ovviamente sarebbe ancora meglio.

Scegliendo Giampaolo si pensava di prendere un mister capace di "cavar sangue dalle rape" grazie a un gioco sofisticato.
Giampaolo però non è all’altezza della situazione.
Non è Sacchi. Non è Guardiola. Non è nemmeno Conte o Gasperini.
Ci sono troppe stranezze nel suo modo di lavorare.
L’idea che ci vogliano mesi e mesi per addestrare al suo gioco è sconcertante.
Cosa ci sarà mai di così difficile e anomalo da chiedere ai giocatori che vanno in campo? Da impedire per mesi e mesi di schierare Tizio o Caio?
E perché altri allenatori della stessa “scuola” di Giampaolo non hanno questi problemi? Nella Juve di Sarri i vari Ramsey, De Light ecc. giocano regolarmente. Sacchi ai sui tempi non aveva certo panchinato Gullit per 3 mesi per "rieducarlo".

Insomma, per inseguire fantasmagorici progetti tattici si è rinunciato in partenza alla soluzione “basica” che è quella di una razionale gestione dei giocatori a disposizione, con risultati semplicemente disastrosi.
Per questo, ora, affidare la squadra ad un umile gestore con un po’ di buon senso e senza troppi grilli per la testa (Ranieri, Allegri) sarebbe già un upgrade clamoroso.
Speriamo che in società ci arrivino al più presto, perché veramente gli allenatori "profetici" o spaccano o fanno disastri irrimediabili.
E Giampaolo non spacca.

Bah lo trovo un discorso un po' troppo generico, un po' come dire che ci vorrebbe la pace nel mondo e politici più onesti. Namaste.

A parte gli scherzi, discorso troppo generale, i problemi sono ben più profondi. Giampaolo peraltro non è per niente un allenatore profetico, è anzi l'emblema dell'allenatore fatto da se con tanta gavetta in squadre di basso cabotaggio.

Ma è un discorso anche trito e ritrito, diventato estenuante. A primavera si voleva la testa di Gattuso perchè difensivista, ora quella di Giampaolo perchè profetico, tra qualche mese quella di Ranieri perchè ha idee troppo semplici.
 
Alto