Traorè:"Grato al Milan. Pioli mi ha detto...".

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Chaka Traorè si presenta al Palermo. Le dichiarazioni:

Sul trasferimento: “Quando ho sentito il nome Palermo ero contento e orgoglioso di poter venire in questa piazza fantastica. Mi sono subito emozionato all’idea di ptoer venire in questo club per aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi stagionali”.

Sulla gara di venerdì (3-0 del Palermo contro il Bari) e sullo stadio: “Appena arrivato allo stadio mi ha emozionato sentire i tifosi e vedere come la gente ci tenga alla maglia. E sono ancora emozionato”.

Su Filippo Ranocchia, nuovo compagno al Palermo ma in campo nel 3-0 del Milan sull’Empoli in cui Traoré ha segnato il suo primo gol in Serie A: “Non abbiamo parlato di quella gara. Lui è un grande giocatore e lo ha dimostrato anche venerdì contro il Bari. In quella partita di empoli avevamo un obiettivo, non era una gara scontata. Siamo riusciti a vencere 3-0 grazie anche alla mia rete. Ma l’importante era la vittoria e noi l’abbiamo ottenuta”.

Su Pioli: “Posso solo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me. Mi ha aiutato a raggiungere alcuni obiettivi personali. Quando ha sentito che sarei venuto al Palermo mi ha detto che mi sarei dovuto impegnare a dare il massimo. Mi ha fatto i complimenti, dicendomi di proseguire come stavo facendo al Milan, dando tutto per questa maglia”.


Sugli obiettivi personali in questi 6 mesi: “Voglio aiutare il Palermo a raggiungere un obiettivo importante come raggiungere la promozione in Serie A. Obiettivi personali? È vero che sono un attaccante e devo fare gol, ma la cosa importante è la promozione, questa squadra e questa grande città se lo merita”.

Sulla formula del trasferimento: “Vivo il presente, vediamo cosa ne uscirà fuori. Io sono qui per aiutare. Poi quello che succederà dopo non mi interessa. Io voglio solo lavorare sul campo e aiutare la squadra”.

Sugli insegnamenti al Milan: “Ho imparato un mondo calciastico. Anche a livello personale sono cresciuto molto. Il Milan oltre all’aspetta calcistico ti insegna anche ad essere un uomo, una brava persona in tutti gli ambiti. Io ho lavorato non solo sul campo ma anche con le persone. Mi hanno accolto come un figlio, non smetterò mai di ringraziare il Milan per quello che mi ha dato”.


Sulla concorrenza di Di Francesco: “Di Francesco è un giocatore importante, ha tanta esperienza. Io cercherò di imparare da lui, sono giovane. Vengo con grande umiltà per lavorare, imparare e dare il mio contributo al meglio delle mie possibilità”.

Sul ruolo: “Preferisco giocare a sinistra, ma a prescindere da dove mi schiererà cercherò di dare sempre il massimo. Ho giocato anche a destra e centrale”.

Sul ruolo del City Football Group nella scelta: “È il più importante gruppo calciastico che ci sia al mondo. Quando ho saputo del Palermo ero felice dell’attenzione che un gruppo così importante aveva riservato per me”.


Sugli aspetti da migliorare e gli insegnamenti dei grandi campioni con cui è entrato in contatto come Leao o Giroud: “Nel calcio come nella vita non si finisce mai di imparare. Penso di essere bravo in determinate cose, ma devo ancora imparare molto per raggiungere il massimo. Dai grandi giocatori puoi solo imparare, sempre con rispetto. Magari anche rubare certe cose che vedi fare in campo, aiuta molto”.

Sull’accoglienza: “Fin dalle prime voci sul Palermo, i tifosi hanno iniziato a darmi il benvenuto anche sui social. Mi sono sentito veramente accolto. Nello spogliatoio tutti i giocatori, il mister e lo staff mi hanno accolto bene, e mi ha fatto molto piacere. Mi sono sentito subito vivo nella squadra. Corini? È un grande allenatore. Ci ho già parlato e sono a sua disposizone. Il mio punto di forza è l’uno contro uno, saltare l’uomo per mettere in condizione il mio compagno di segnare o fare assist”.

Sul suo modello calciastico e sul numero 70: “Ho scelto il numero 70 perchè direi che mi ha portato fortuna al Milan. Il calciatore a cui mi ispiro? Sono grandi nomi come Ronaldinho, Neymar, tutti giocatori di fantasia. Mi piace divertirmi in campo, giocare con la palla”.

—) Milan: tutte le news del 5 febbraio 2024. Riepilogo.
 

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Sul trasferimento: “Quando ho sentito il nome Palermo ero contento e orgoglioso di poter venire in questa piazza fantastica. Mi sono subito emozionato all’idea di ptoer venire in questo club per aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi stagionali”.

Sulla gara di venerdì (3-0 del Palermo contro il Bari) e sullo stadio: “Appena arrivato allo stadio mi ha emozionato sentire i tifosi e vedere come la gente ci tenga alla maglia. E sono ancora emozionato”.

Su Filippo Ranocchia, nuovo compagno al Palermo ma in campo nel 3-0 del Milan sull’Empoli in cui Traoré ha segnato il suo primo gol in Serie A: “Non abbiamo parlato di quella gara. Lui è un grande giocatore e lo ha dimostrato anche venerdì contro il Bari. In quella partita di empoli avevamo un obiettivo, non era una gara scontata. Siamo riusciti a vencere 3-0 grazie anche alla mia rete. Ma l’importante era la vittoria e noi l’abbiamo ottenuta”.

Su Pioli: “Posso solo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me. Mi ha aiutato a raggiungere alcuni obiettivi personali. Quando ha sentito che sarei venuto al Palermo mi ha detto che mi sarei dovuto impegnare a dare il massimo. Mi ha fatto i complimenti, dicendomi di proseguire come stavo facendo al Milan, dando tutto per questa maglia”.


Sugli obiettivi personali in questi 6 mesi: “Voglio aiutare il Palermo a raggiungere un obiettivo importante come raggiungere la promozione in Serie A. Obiettivi personali? È vero che sono un attaccante e devo fare gol, ma la cosa importante è la promozione, questa squadra e questa grande città se lo merita”.

Sulla formula del trasferimento: “Vivo il presente, vediamo cosa ne uscirà fuori. Io sono qui per aiutare. Poi quello che succederà dopo non mi interessa. Io voglio solo lavorare sul campo e aiutare la squadra”.

Sugli insegnamenti al Milan: “Ho imparato un mondo calciastico. Anche a livello personale sono cresciuto molto. Il Milan oltre all’aspetta calcistico ti insegna anche ad essere un uomo, una brava persona in tutti gli ambiti. Io ho lavorato non solo sul campo ma anche con le persone. Mi hanno accolto come un figlio, non smetterò mai di ringraziare il Milan per quello che mi ha dato”.


Sulla concorrenza di Di Francesco: “Di Francesco è un giocatore importante, ha tanta esperienza. Io cercherò di imparare da lui, sono giovane. Vengo con grande umiltà per lavorare, imparare e dare il mio contributo al meglio delle mie possibilità”.

Sul ruolo: “Preferisco giocare a sinistra, ma a prescindere da dove mi schiererà cercherò di dare sempre il massimo. Ho giocato anche a destra e centrale”.

Sul ruolo del City Football Group nella scelta: “È il più importante gruppo calciastico che ci sia al mondo. Quando ho saputo del Palermo ero felice dell’attenzione che un gruppo così importante aveva riservato per me”.


Sugli aspetti da migliorare e gli insegnamenti dei grandi campioni con cui è entrato in contatto come Leao o Giroud: “Nel calcio come nella vita non si finisce mai di imparare. Penso di essere bravo in determinate cose, ma devo ancora imparare molto per raggiungere il massimo. Dai grandi giocatori puoi solo imparare, sempre con rispetto. Magari anche rubare certe cose che vedi fare in campo, aiuta molto”.

Sull’accoglienza: “Fin dalle prime voci sul Palermo, i tifosi hanno iniziato a darmi il benvenuto anche sui social. Mi sono sentito veramente accolto. Nello spogliatoio tutti i giocatori, il mister e lo staff mi hanno accolto bene, e mi ha fatto molto piacere. Mi sono sentito subito vivo nella squadra. Corini? È un grande allenatore. Ci ho già parlato e sono a sua disposizone. Il mio punto di forza è l’uno contro uno, saltare l’uomo per mettere in condizione il mio compagno di segnare o fare assist”.

Sul suo modello calciastico e sul numero 70: “Ho scelto il numero 70 perchè direi che mi ha portato fortuna al Milan. Il calciatore a cui mi ispiro? Sono grandi nomi come Ronaldinho, Neymar, tutti giocatori di fantasia. Mi piace divertirmi in campo, giocare con la palla”.
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Sul trasferimento: “Quando ho sentito il nome Palermo ero contento e orgoglioso di poter venire in questa piazza fantastica. Mi sono subito emozionato all’idea di ptoer venire in questo club per aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi stagionali”.

Sulla gara di venerdì (3-0 del Palermo contro il Bari) e sullo stadio: “Appena arrivato allo stadio mi ha emozionato sentire i tifosi e vedere come la gente ci tenga alla maglia. E sono ancora emozionato”.

Su Filippo Ranocchia, nuovo compagno al Palermo ma in campo nel 3-0 del Milan sull’Empoli in cui Traoré ha segnato il suo primo gol in Serie A: “Non abbiamo parlato di quella gara. Lui è un grande giocatore e lo ha dimostrato anche venerdì contro il Bari. In quella partita di empoli avevamo un obiettivo, non era una gara scontata. Siamo riusciti a vencere 3-0 grazie anche alla mia rete. Ma l’importante era la vittoria e noi l’abbiamo ottenuta”.

Su Pioli: “Posso solo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me. Mi ha aiutato a raggiungere alcuni obiettivi personali. Quando ha sentito che sarei venuto al Palermo mi ha detto che mi sarei dovuto impegnare a dare il massimo. Mi ha fatto i complimenti, dicendomi di proseguire come stavo facendo al Milan, dando tutto per questa maglia”.


Sugli obiettivi personali in questi 6 mesi: “Voglio aiutare il Palermo a raggiungere un obiettivo importante come raggiungere la promozione in Serie A. Obiettivi personali? È vero che sono un attaccante e devo fare gol, ma la cosa importante è la promozione, questa squadra e questa grande città se lo merita”.

Sulla formula del trasferimento: “Vivo il presente, vediamo cosa ne uscirà fuori. Io sono qui per aiutare. Poi quello che succederà dopo non mi interessa. Io voglio solo lavorare sul campo e aiutare la squadra”.

Sugli insegnamenti al Milan: “Ho imparato un mondo calciastico. Anche a livello personale sono cresciuto molto. Il Milan oltre all’aspetta calcistico ti insegna anche ad essere un uomo, una brava persona in tutti gli ambiti. Io ho lavorato non solo sul campo ma anche con le persone. Mi hanno accolto come un figlio, non smetterò mai di ringraziare il Milan per quello che mi ha dato”.


Sulla concorrenza di Di Francesco: “Di Francesco è un giocatore importante, ha tanta esperienza. Io cercherò di imparare da lui, sono giovane. Vengo con grande umiltà per lavorare, imparare e dare il mio contributo al meglio delle mie possibilità”.

Sul ruolo: “Preferisco giocare a sinistra, ma a prescindere da dove mi schiererà cercherò di dare sempre il massimo. Ho giocato anche a destra e centrale”.

Sul ruolo del City Football Group nella scelta: “È il più importante gruppo calciastico che ci sia al mondo. Quando ho saputo del Palermo ero felice dell’attenzione che un gruppo così importante aveva riservato per me”.


Sugli aspetti da migliorare e gli insegnamenti dei grandi campioni con cui è entrato in contatto come Leao o Giroud: “Nel calcio come nella vita non si finisce mai di imparare. Penso di essere bravo in determinate cose, ma devo ancora imparare molto per raggiungere il massimo. Dai grandi giocatori puoi solo imparare, sempre con rispetto. Magari anche rubare certe cose che vedi fare in campo, aiuta molto”.

Sull’accoglienza: “Fin dalle prime voci sul Palermo, i tifosi hanno iniziato a darmi il benvenuto anche sui social. Mi sono sentito veramente accolto. Nello spogliatoio tutti i giocatori, il mister e lo staff mi hanno accolto bene, e mi ha fatto molto piacere. Mi sono sentito subito vivo nella squadra. Corini? È un grande allenatore. Ci ho già parlato e sono a sua disposizone. Il mio punto di forza è l’uno contro uno, saltare l’uomo per mettere in condizione il mio compagno di segnare o fare assist”.

Sul suo modello calciastico e sul numero 70: “Ho scelto il numero 70 perchè direi che mi ha portato fortuna al Milan. Il calciatore a cui mi ispiro? Sono grandi nomi come Ronaldinho, Neymar, tutti giocatori di fantasia. Mi piace divertirmi in campo, giocare con la palla”.

—) Milan: tutte le news del 5 febbraio 2024. Riepilogo.
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