- Registrato
- 19 Luglio 2018
- Messaggi
- 13,258
- Reaction score
- 5,424
Ecco, questo è un punto fondamentale che ha volte viene sottovalutato: si dà spesso importanza alla penetrazione della cultura greca a Roma, ben esemplificata dal "circolo" degli Scipioni, ma non si sottolinea mai abbastanza come i Greci abbiano subito un progressivo processo di "romanizzazione" che li ha portati a considerarsi sempre di più parte del mondo romano. Due saranno poi i tasselli che contribuiranno in modo significativo a ciò: la "Constitutio Antoniniana" di Caracalla nel 212 d.C. e la rifondazione di Bisanzio da parte di Costantino nel 330 d.C.
Il punto centrale è proprio questo: che la cultura romana si basata su quella classica greca non c’è dubbio, Roma l’ha fatta propria e si è evoluta pian piano fino a diventare la cultura più avanzata del mondo antico. Però la romanizzazione dei greci è altrettanto importante, perché se da un lato la loro cultura è sempre alla base della loro società, quella romana diventa quella dominante e gli stessi greci si sentono romani, fanno parte dell’apparato statale e militare Romano e fino alla caduta di Costantinopoli essi erano fieramente Romani (Romaioi). E come dici tu all’interno della stesso tessuto romano, ci sarà una riscoperta dei costumi e della tradizione greca soprattutto con l‘avvento di Costantino che sposta la capitale ad oriente. Inizia la fase di orientalizzazione dell’impero.
Ecco quindi che cultura greca e romana di fondono ed è un rincorrersi l’un l’altra, si legano e ora una ora l’altra cultura determinano quella che sarà la nostra cultura occidentale