Mille e una notte
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Ammesso che quel prete che TU affermi essere pedofilo sia effettivamente un pedofilo, il suddetto non è in galera perché lo stato italiano e i suoi magistrati, nonostante i miliardi di euro di risorse ogni anno prelevate dalle tasche dei privati, non è in grado di fare quell'unica cosa per la quale lo stato esiste, e cioè difendere il cittadino dalla violenza esercitata da terzi e punire costoro.
Tra l'altro i magistrati, grazie al paravento dell'obbligatorietà dell'azione penale, hanno una amplissima discrezionalità nello stabilire quali processi mandare avanti e quali lasciarli seppelliti sotto tutti gli altri.
La prescrizione è un presidio fondamentale contro l'arbitrio e la violenza che anche lo stato, in quanto composto da individui umani, può esercitare (anzi, che già diffusamente esercita).
Altri sistemi, altre regole. Ad esempio, i procuratori distrettuali americani (simili ai nostri PM) sono eletti dai cittadini o nominati dal governo. Nella scelta di quali processi istruire e quali lasciare indietro sono condizionati da chi detiene il potere: il popolo (direttamente o indirettamente); in Italia invece no, quindi sono giustamente liberi di indagare nella direzione che ritengono più opportuno in base alle proprie inclinazioni etiche o politiche. Senza dover rendere conto a nessuno.
Invece di prendermela con la prescrizione, un occhio su quali altri processi ha istruito il magistrato che aveva in carico quel fascicolo lo darei.
In Italia poi il processo è un ibrido ancora marcatamente inquisitorio. Nei paesi di common law il principio di terzietà del giudice e quello di parità delle armi sono intesi in modo molto più profondo di quanto non lo siano in Italia, dove c'è uno strapotere dello stato il quale, nonostante questo strapotere, non è in grado di amministrare adeguatamente la giustizia. E ora si propone di abolire la prescrizione.
Il rimedio che viene proposto da Bonafede va nella direzione esattamente opposta rispetto a quella che i principi di civiltà - ma anche la semplice logica - imporrebbero di seguire.
Scusami ma non hai detto qual è, secondo te, il vero problema che impedisce ai criminali di essere incarcerati (visto che non è la prescrizione), e neanche proposto una possibile soluzione.
- sei in dubbio sullo specifico prete? Allora prendiamo i casi già conclamati di preti pedofili non finiti in carcere;
- superflua in questo contesto anche la premessa sui soldi spesi;
- dici che in Italia lo Stato ha il potere di fare ciò che vuole, e sceglie per inclinazione politica chi "perseguitare".
Ma la Terra dei Fuochi preclude al fatto che ci siano dei colpevoli? Sarai d'accordo sui reati legati alla Terra dei Fuochi? Che molti politici sono collusi con la mafia?
Se sì, sarai d'accordo anche col fatto che non si tratta di "perseguitarli" per malignità, ma semplicemente perché ad un reato deve seguire una condanna. Condanna che però non arriva, nonostante il reato.
Quindi non mi sono convinto di questo enorme potere dello Stato. Anzi, l'impressione è che in molti casi addirittura non può nulla.
Mi sembra che, una volta avviata un'indagine, il criminale che abbia i mezzi economici, sfrutti le dinamiche ed i meccanismi di legge per far slittare la condanna, fino alla prescrizione.
Sei d'accordo che in Italia questo succede?
Prendiamo tutti i casi di criminali non finiti in galera e tutti i casi di innocenti perseguitati dallo Stato.
Secondo te, in Italia, il problema è costituito dai criminali rimasti a piede libero e dagli innocenti sottoposti ad indagine?