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Adel Taarabt, appena arrivato al Milan venne dipinto come una testa calda. Un giocatore difficilmente gestibile. Ma i fatti stanno dimostrando che si trattava soltanto di chiacchiere. Come riporta la Gazzetta dello Sport oggi in edicola, il marocchino sta conquistando tutti anche fuori dal campo: viene dipinto come un ragazzo normalissimo, solare e compagnone. Mai un litigio, nemmeno in allenamento. Per il momento, a livello di abitazione, non ha ancora trovato una sistemazione fissa e definitiva. E si fa accompagnare a Milanello da uno degli autisti rossoneri. Marocchino come lui.
Il tempo libero lo dedica allo studio: conosce ovviamente, l'arabo. Poi anche l'inglese ed il francese. Ora sta imparando l'italiano. Dentro lo spogliatoio ha legato soprattutto con i francesi, ma è in buoni rapporti con tutti. E' musulmano praticamente e prega cinque volte al giorno. Fa il ramadan. Non beve e non fuma.
Si sente a tutti gli effetti arabo, ed ha scelto personalmente di giocare per Marocco. Nonostante il padre insistesse per la nazionale francese. Ma l'inno della sua nazionale, a differenza della Marsigliese, lo fa vibrare.
Il tempo libero lo dedica allo studio: conosce ovviamente, l'arabo. Poi anche l'inglese ed il francese. Ora sta imparando l'italiano. Dentro lo spogliatoio ha legato soprattutto con i francesi, ma è in buoni rapporti con tutti. E' musulmano praticamente e prega cinque volte al giorno. Fa il ramadan. Non beve e non fuma.
Si sente a tutti gli effetti arabo, ed ha scelto personalmente di giocare per Marocco. Nonostante il padre insistesse per la nazionale francese. Ma l'inno della sua nazionale, a differenza della Marsigliese, lo fa vibrare.