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Suso si racconta a Il Fatto Quotidiano in edicola oggi, 23 settembre 2017. Ecco le parole dello spagnolo:"L'esplosione al Genoa? Inzaghi mi ha visto poco. D’estate ho chiesto di giocare o di andare in prestito: per Mihajlovic, dopo la prima partita, sono scomparso. Così sono andato al Genoa. A Gasperini devo molto. Berlusconi mi notò in amichevole contro la Reggiana? Ah sì, ero al Milan da due mesi e Inzaghi mi schierò titolare. Feci due reti. In effetti giocai bene. Io sono abituato alla filosofia spagnola. Siamo più elastici. Qui o sei esterno o seconda punta. Faccio quello che mi viene chiesto, anche se mi sento più libero da esterno. Credo di poter essere utile anche come seconda punta. Una mia partita bruttissima? Contro la Lazio, un anno fa. Lì ho pensato di aver giocato proprio male. Infatti Montella mi ha tolto. Il rigore centrale a Buffon in Supercoppa? Diciamo che ho dato per scontato che Buffon si sarebbe mosso. Ci ho sperato. A Empoli avevo detto “Lo tiro di qua”, poi avevo visto muoversi il portiere e allora ho detto “Lo tiro di qua”. E lui me l’ha parata. Ho detto che non ho voglia di tornare in Spagna? Be’, se ti chiamano Real e Barcellona fai molta fatica a dire di no (ride). Scherzo. Il Milan ha sempre detto di volermi te- nere e io ho sempre detto di voler restare qui. Confermo. Dove può arrivare questo Milan? In Champions. Il Napoli è la squadra più bella del campionato. Io guardo il Napoli in televisione. Mi voleva il Napoli, come la Roma? E' vero, ma io sto benissimo al Milan. Ogni volta che mi arrivava una proposta, andavo dalla società e dicevo: “Mi vuole il Napoli”. E loro: “Tu resti qui”. E io: “Ottimo, è quello che desidero pure io”. Io come Mertens nel Napoli, da centrocampista a goleador? Certe cose non le puoi prevedere. Accadono e basta. Al Livepool mi resi conto che non era più il mio ambiente. Ero il primo a non crederci più. Come sono fuori dal campo? Non esco mai di casa. Guardo la tv e vado a spasso coi miei cani. Di voi italiani non capisco la fissazione per il fantacalcio. Se mi fermate, è per dirmi: “Ehi, ti ho comprato al fantacalcio, devi segnarmi!”. Non vi importa se una squadra vinca o perda: vi importa che io segni. E non lo fate neanche per soldi. Siete un po’ strani, eh".
