Superlega: oggi cambia il calcio? Arabi in attesa.

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Repubblica in edicola: Il giorno del giudizio. Alle 9.30 di mattina la Corte di giustizia europea risponderà finalmente a una domanda che aleggia sul mondo del calcio da due anni: il monopolio di Uefa e Fifa viola o no le regole dell’Europa in tema di concorrenza? Tradotto: il progetto di una Superlega europea alternativa alle coppe di oggi è legittimo? Più che ai termini della motivzione, però, l’attenzione di tutti sarà rivolta ai dettagli. E a uno in particolare. Il verdetto lascerà spazio alla Uefa per punire o minacciare di punire chi dovesse parlare con enti organizzatori di competizioni alternative? Parlimo di chi si siede ad un tavolo con un ente esterno con l’idea di aderire ad un nuovo format europeo. È questo che aspettano di capire decine di squadre in tutta Europa per sapere se sia fuorilegge anche solo pensare di uscire dal monopolio. Oppure no. Se venisse anche solamente intaccata la punibilità, saremmo di fronte alla prima crepa nel sistema attuale. Anche se la Uefa è convinta di vincere su tutta la linea e anzi prova a sminuire questa attesa. Impossibile fare pronostici: difficilmente il verdetto dei quindici giudici, presieduti dal belga Koen Lenaerts, avrà l’impatto deflagrante che ebbe la sentenza Bosman nel 1995 liberalizzando il mercato del lavoro nel calcio europeo. Ma potrebbe aprire a qualcosa di nuovo. Attenzione però. Per immaginare una competizione alternativa, serve tempo. Anni: la nuova Champions League infatti ha contratti firmati fino al 2029 con i principali broadcaster al mondo, gli unici con la capacità di investire le cifre necessarie. Un fattore che — la Uefa ne è convinta — almeno per i prossimi 5 anni farà sì che qualsiasi progetto separatista venga bloccato.

Ma cinque anni, se la sentenza aprisse la famosa crepa, sarebbero un tempo sufficiente per organizzare delle alternative. E presentare un progetto meno improvvisato di quello scoperchiato non senza un eccesso di fretta il 19 aprile 2021. La società A22 Sport Managenent, che ha raccolto l’eredità dei club fondatori della Superlega, ha annunciato di avere il piano per coinvolgere 60 club europei in un sistema di competizioni su scala continentale. E ha fatto sapere che, se la sentenza sarà sufficientemente favorevole, già oggi uscirà allo scoperto. Tradotto: qualcuno si è già seduto a parlarne e forse ha anche dato disponibilità. Ma anche fuori dall’Europa guardano con interesse a questo verdetto. Il player più potente sul mercato sportivo globale, oggi, è l’Arabia Saudita, protagonista di un all-in che punta a prendersi l’organizzazione delle discipline più seguite, a partire dal golf. Il prossimo obiettivo è di organizzare una competizione mondiale di calcio a inviti sul modello Nba, che coinvolga i club migliori al mondo e sia il punto di caduta della faraonica campagna acquisti estiva delle squadre saudite.

Tutti i soggetti interessati a sfidare la Uefa sanno che un progetto alternativo funzionerà solo senza esclusioni eccellenti: dai club di Premier League, della Liga fino a Psg, Bayern. Anche in Italia come tutti guardano con interesse al verdetto di oggi. Perché fa gola la prospettiva di un progetto che garantisca maggiori incassi a un calcio ormai agli sgoccioli, oltre a una gestione manageriale del prodotto e alla possibilità di gestire direttamente i soldi dei broadcaster. Ma tutto questo è un’utopia, se non cadrà la possibilità per la Uefa di punire i “traditori”: la sentenza sarà un passaggio chiave. Ma non un punto d’arrivo.
 

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Repubblica in edicola: Il giorno del giudizio. Alle 9.30 di mattina la Corte di giustizia europea risponderà finalmente a una domanda che aleggia sul mondo del calcio da due anni: il monopolio di Uefa e Fifa viola o no le regole dell’Europa in tema di concorrenza? Tradotto: il progetto di una Superlega europea alternativa alle coppe di oggi è legittimo? Più che ai termini della motivzione, però, l’attenzione di tutti sarà rivolta ai dettagli. E a uno in particolare. Il verdetto lascerà spazio alla Uefa per punire o minacciare di punire chi dovesse parlare con enti organizzatori di competizioni alternative? Parlimo di chi si siede ad un tavolo con un ente esterno con l’idea di aderire ad un nuovo format europeo. È questo che aspettano di capire decine di squadre in tutta Europa per sapere se sia fuorilegge anche solo pensare di uscire dal monopolio. Oppure no. Se venisse anche solamente intaccata la punibilità, saremmo di fronte alla prima crepa nel sistema attuale. Anche se la Uefa è convinta di vincere su tutta la linea e anzi prova a sminuire questa attesa. Impossibile fare pronostici: difficilmente il verdetto dei quindici giudici, presieduti dal belga Koen Lenaerts, avrà l’impatto deflagrante che ebbe la sentenza Bosman nel 1995 liberalizzando il mercato del lavoro nel calcio europeo. Ma potrebbe aprire a qualcosa di nuovo. Attenzione però. Per immaginare una competizione alternativa, serve tempo. Anni: la nuova Champions League infatti ha contratti firmati fino al 2029 con i principali broadcaster al mondo, gli unici con la capacità di investire le cifre necessarie. Un fattore che — la Uefa ne è convinta — almeno per i prossimi 5 anni farà sì che qualsiasi progetto separatista venga bloccato.

Ma cinque anni, se la sentenza aprisse la famosa crepa, sarebbero un tempo sufficiente per organizzare delle alternative. E presentare un progetto meno improvvisato di quello scoperchiato non senza un eccesso di fretta il 19 aprile 2021. La società A22 Sport Managenent, che ha raccolto l’eredità dei club fondatori della Superlega, ha annunciato di avere il piano per coinvolgere 60 club europei in un sistema di competizioni su scala continentale. E ha fatto sapere che, se la sentenza sarà sufficientemente favorevole, già oggi uscirà allo scoperto. Tradotto: qualcuno si è già seduto a parlarne e forse ha anche dato disponibilità. Ma anche fuori dall’Europa guardano con interesse a questo verdetto. Il player più potente sul mercato sportivo globale, oggi, è l’Arabia Saudita, protagonista di un all-in che punta a prendersi l’organizzazione delle discipline più seguite, a partire dal golf. Il prossimo obiettivo è di organizzare una competizione mondiale di calcio a inviti sul modello Nba, che coinvolga i club migliori al mondo e sia il punto di caduta della faraonica campagna acquisti estiva delle squadre saudite.

Tutti i soggetti interessati a sfidare la Uefa sanno che un progetto alternativo funzionerà solo senza esclusioni eccellenti: dai club di Premier League, della Liga fino a Psg, Bayern. Anche in Italia come tutti guardano con interesse al verdetto di oggi. Perché fa gola la prospettiva di un progetto che garantisca maggiori incassi a un calcio ormai agli sgoccioli, oltre a una gestione manageriale del prodotto e alla possibilità di gestire direttamente i soldi dei broadcaster. Ma tutto questo è un’utopia, se non cadrà la possibilità per la Uefa di punire i “traditori”: la sentenza sarà un passaggio chiave. Ma non un punto d’arrivo.

Chissà chi avrà pagato di più il giudice che dovrà emettere la sentenza.
 

Commodore06

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Per me non succederà nulla ma d'altra parte possiamo solo immaginare la quantità d'olio in disponibilità degli arabi per far girare i giusti ingranaggi.
Stiamo a vedere.
 
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Ma cinque anni, se la sentenza aprisse la famosa crepa, sarebbero un tempo sufficiente per organizzare delle alternative. E presentare un progetto meno improvvisato di quello scoperchiato non senza un eccesso di fretta il 19 aprile 2021. La società A22 Sport Managenent, che ha raccolto l’eredità dei club fondatori della Superlega, ha annunciato di avere il piano per coinvolgere 60 club europei in un sistema di competizioni su scala continentale. E ha fatto sapere che, se la sentenza sarà sufficientemente favorevole, già oggi uscirà allo scoperto. Tradotto: qualcuno si è già seduto a parlarne e forse ha anche dato disponibilità. Ma anche fuori dall’Europa guardano con interesse a questo verdetto. Il player più potente sul mercato sportivo globale, oggi, è l’Arabia Saudita, protagonista di un all-in che punta a prendersi l’organizzazione delle discipline più seguite, a partire dal golf. Il prossimo obiettivo è di organizzare una competizione mondiale di calcio a inviti sul modello Nba, che coinvolga i club migliori al mondo e sia il punto di caduta della faraonica campagna acquisti estiva delle squadre saudite.

Tutti i soggetti interessati a sfidare la Uefa sanno che un progetto alternativo funzionerà solo senza esclusioni eccellenti: dai club di Premier League, della Liga fino a Psg, Bayern. Anche in Italia come tutti guardano con interesse al verdetto di oggi. Perché fa gola la prospettiva di un progetto che garantisca maggiori incassi a un calcio ormai agli sgoccioli, oltre a una gestione manageriale del prodotto e alla possibilità di gestire direttamente i soldi dei broadcaster. Ma tutto questo è un’utopia, se non cadrà la possibilità per la Uefa di punire i “traditori”: la sentenza sarà un passaggio chiave. Ma non un punto d’arrivo.
se mai e dico mai fpsse creata questa benedetta superlega noi diventeremmo la cenerentola della competizione..non ho tanti dubbi su questo
 

Djici

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Oggi rischia di morire il calcio.
Non che stia in grande salute eh.
Ma questo potrebbe essere il colpo di grazia.
 
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Ma cinque anni, se la sentenza aprisse la famosa crepa, sarebbero un tempo sufficiente per organizzare delle alternative. E presentare un progetto meno improvvisato di quello scoperchiato non senza un eccesso di fretta il 19 aprile 2021. La società A22 Sport Managenent, che ha raccolto l’eredità dei club fondatori della Superlega, ha annunciato di avere il piano per coinvolgere 60 club europei in un sistema di competizioni su scala continentale. E ha fatto sapere che, se la sentenza sarà sufficientemente favorevole, già oggi uscirà allo scoperto. Tradotto: qualcuno si è già seduto a parlarne e forse ha anche dato disponibilità. Ma anche fuori dall’Europa guardano con interesse a questo verdetto. Il player più potente sul mercato sportivo globale, oggi, è l’Arabia Saudita, protagonista di un all-in che punta a prendersi l’organizzazione delle discipline più seguite, a partire dal golf. Il prossimo obiettivo è di organizzare una competizione mondiale di calcio a inviti sul modello Nba, che coinvolga i club migliori al mondo e sia il punto di caduta della faraonica campagna acquisti estiva delle squadre saudite.

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Ad essere proprio razionali, la FIFA e la UEFA non possono e non hanno alcun diritto divino di essere i proprietari del calcio come è oggi.

Però da buon conservatore, ho una paura fottuta che mi levino pure sto giochino.

Che palle sto "libero mercato"
 

Controcorrente

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Non esiste nulla di più dannoso di un monopolio, lo dico a ragion veduta perché lavoro a livello nazionale con una federazione. Tutto si basa sul ricatto ai tesserati di non poter fare attività fuori dalla federazione, ma veramente TUTTO. Non si può difendere il sistema attuale, è mafia pura, ben venga QUALSIASI attività extra federazione!
 
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Non esiste nulla di più dannoso di un monopolio, lo dico a ragion veduta perché lavoro a livello nazionale con una federazione. Tutto si basa sul ricatto ai tesserati di non poter fare attività fuori dalla federazione, ma veramente TUTTO. Non si può difendere il sistema attuale, è mafia pura, ben venga QUALSIASI attività extra federazione!
si si, in mondo perfetto tutto bellissimo quanto dici.

Ma sai che bello che ci tolgono pure uno dei pochi punti fermi che abbiamo e cioè il calcio.

Ci manca solo la giungla anche li alla ricerca del maggior guadagno.

Perchè ricordati, tutte ste robe le fanno solo e soltanto per guadagnare di più, non per questioni di monopolio/principi/giustizia a cui fingono di appellarsi per convincere te.

Piacerà ai giovani di oggi, ma a me no
 

Djici

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Già, è cosi.

Ma forse per noi "vecchi", il pubblico degli highlights sarebbe pure capace di amare le nuove formule
Non fossi malato di Milan li avrei mandati tutti a quel paese.

Non riesco a ricordare nuove cose introdotte nel calcio che hanno migliorato le cose a parte la regola che vieta al portiere di prenderla con le mani su passaggio di un compagno.

Da Bosman in poi... Dalla "coppa dei campioni" alla Champions League... Sempre tutto peggiorando.
Poi quella cosa schifosa che si sono inventati l'anno prossimo con gironi dove non solo non si gioca andata e ritorno ma addiritura non si gioca contro tutti...
Pure i 5 cambi...

Sbaglio. Si salva la goal line technology.
Per il resto uno schifo continuo.
 
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