Stadio: comitati furibondi:"Pronte azioni legali".

gabri65

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Tuttosport: cresce ancora la polemica intorno a San Siro, alla nuova Casa di Milan e Inter. Una polemica che nasce dalla decisione del comune di Milano di respingere i due referendum proposti dai comitati promotori per cercare di mantenere in piedi lo stadio Giuseppe Meazza. E dopo il no arrivato dai tecnici di Palazzo Marino i comitati promotori hanno deciso di alzare la voce, attaccare il sindaco Giuseppe Sala e la sua giunta: «Denunciamo come il sindaco Sala e l’amministrazione stiano cercando, con tutti i mezzi, di evitare sia il confronto, sia il giudizio della cittadinanza su un intervento che interessa un bene pubblico e una vasta area della città». Una dura reazione da parte del Comitato promotore dei referendum contro il nuovo stadio di San Siro dopo la bocciatura, da parte del Comune, dei quesiti legati alla richiesta del referendum. Un no arrivato dagli uffici comunali. Secondo i tecnici di Palazzo Marino è possibile mantenere la struttura attuale, ma i lavori di ristrutturazione potrebbero causare problemi alle due squadre in corso d'opera, dato anche dal fatto che la capienza sarebbe notevolmente ridotta, senza garantire le prestazioni di uno stadio di ultima generazione. A decidere definitivamente, sarà il Collegio dei Garanti, che dovrà esprimere il proprio giudizio vincolante sull’ammissibilità o meno dei referendum entro il prossimo 3 agosto. Ma intanto i comitati hanno reagito alla notizia: «Preannunciamo, fin da oggi, che non lasceremo nulla di intentato e perseguiremo tutte le azioni legali e politiche per garantire alle cittadine e ai cittadini il diritto democratico di esprimersi». Come spiega anche Calcio e Finanza, la raccolta firme oggi ha superato quota 1.400 e, ma se arrivasse l’eventuale via libera dal Collegio dei Garanti, ne servirebbero ben 15mila per far votare i cittadini milanesi sui due quesiti. Il primo referendum, propositivo, chiede di salvaguardare il Meazza senza un nuovo stadio, avviando un concorso per ristrutturare l’impianto e riqualificare la zona circostante. Il secondo quesito, invece, è abrogativo e chiede di cancellare la delibera della giunta comunale con cui, a novembre, è stato dichiarato l’interesse pubblico riguardo il progetto del nuovo San Siro. Nel frattempo martedì a Roma ci sarà un primo vertice su un tema ritenuto fondamentale dai comitati promotori e dall’opposizione politica a Sala: il dibattito pubblico. Il 3 agosto mentre a Palazzo Marino è stata convocata una commissione congiunta Ambiente, Urbanistica, Sport e Olimpiadi. Ad annunciarlo il capogruppo di Europa Verde, Carlo Monguzzi: «Chiediamo la partecipazione del coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon e dell’assessore GiancarloTancredi affinché ci illustrino procedure, tempi e tutte le questioni sul tavolo. Il Comune deve garantire la possibilità di espressione e partecipazione dei cittadini favorendo lo svolgimento del referendum anche contro il parere dei dirigenti e assicurando che il dibattito pubblico sia autorevole e indipendente

Guarda te che soggetti.

Monguzzi, un contadino rozzo che ha più potere di un capomafia e si prende centinaia di migliaia di € gentilmente regalati dal popolo idiota. Solo in itaglia 'sta gente può sopravvivere e comandare.

Ovviamente un'altra bestia PD maledetta, gli pigliasse un colpo a tutti quanti.


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Tuttosport: cresce ancora la polemica intorno a San Siro, alla nuova Casa di Milan e Inter. Una polemica che nasce dalla decisione del comune di Milano di respingere i due referendum proposti dai comitati promotori per cercare di mantenere in piedi lo stadio Giuseppe Meazza. E dopo il no arrivato dai tecnici di Palazzo Marino i comitati promotori hanno deciso di alzare la voce, attaccare il sindaco Giuseppe Sala e la sua giunta: «Denunciamo come il sindaco Sala e l’amministrazione stiano cercando, con tutti i mezzi, di evitare sia il confronto, sia il giudizio della cittadinanza su un intervento che interessa un bene pubblico e una vasta area della città». Una dura reazione da parte del Comitato promotore dei referendum contro il nuovo stadio di San Siro dopo la bocciatura, da parte del Comune, dei quesiti legati alla richiesta del referendum. Un no arrivato dagli uffici comunali. Secondo i tecnici di Palazzo Marino è possibile mantenere la struttura attuale, ma i lavori di ristrutturazione potrebbero causare problemi alle due squadre in corso d'opera, dato anche dal fatto che la capienza sarebbe notevolmente ridotta, senza garantire le prestazioni di uno stadio di ultima generazione. A decidere definitivamente, sarà il Collegio dei Garanti, che dovrà esprimere il proprio giudizio vincolante sull’ammissibilità o meno dei referendum entro il prossimo 3 agosto. Ma intanto i comitati hanno reagito alla notizia: «Preannunciamo, fin da oggi, che non lasceremo nulla di intentato e perseguiremo tutte le azioni legali e politiche per garantire alle cittadine e ai cittadini il diritto democratico di esprimersi». Come spiega anche Calcio e Finanza, la raccolta firme oggi ha superato quota 1.400 e, ma se arrivasse l’eventuale via libera dal Collegio dei Garanti, ne servirebbero ben 15mila per far votare i cittadini milanesi sui due quesiti. Il primo referendum, propositivo, chiede di salvaguardare il Meazza senza un nuovo stadio, avviando un concorso per ristrutturare l’impianto e riqualificare la zona circostante. Il secondo quesito, invece, è abrogativo e chiede di cancellare la delibera della giunta comunale con cui, a novembre, è stato dichiarato l’interesse pubblico riguardo il progetto del nuovo San Siro. Nel frattempo martedì a Roma ci sarà un primo vertice su un tema ritenuto fondamentale dai comitati promotori e dall’opposizione politica a Sala: il dibattito pubblico. Il 3 agosto mentre a Palazzo Marino è stata convocata una commissione congiunta Ambiente, Urbanistica, Sport e Olimpiadi. Ad annunciarlo il capogruppo di Europa Verde, Carlo Monguzzi: «Chiediamo la partecipazione del coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon e dell’assessore GiancarloTancredi affinché ci illustrino procedure, tempi e tutte le questioni sul tavolo. Il Comune deve garantire la possibilità di espressione e partecipazione dei cittadini favorendo lo svolgimento del referendum anche contro il parere dei dirigenti e assicurando che il dibattito pubblico sia autorevole e indipendente
Ostaggi di 1400 firme.
 

bmb

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Swaitak

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bello bello sto casino, ma siamo sicuri che al momento di pagare i muratori i soldi li usciamo?
 
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chi vota contro la demolizione dovrebbe versare gli importi necessari per mantenere San Siro senza che vi giochino Milan ed Inter oltre ai mancati introiti per il Comune.
Basta a fare i .... con il ... degli altri.

Lo stesso avrei fatto con chi ha votato contro il nucleare.
 

Mika

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Intanto anche il Colleggio Garanti ha bocciato il referendum :asd:
 
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