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Tuttosport in edicola: ppuntamento al 20 gennaio per la delibera della giunta di Palazzo Marino che recepirà le richieste di modifica al progetto del nuovo stadio di Inter e Milan, successive all’esito del dibattito pubblico e all’ordine del giorno approvato prima di Natale dalla maggioranza del Consiglio comunale. Dovrebbe arrivare tra otto giorni il provvedimento che chiuderà anche questo passaggio politico di un lunghissimo iter. A quel punto i due club dovranno dare la loro adesione formale alle nuove richieste. Ma da un punto di visto sostanziale è già andato in scena un avvicinamento nell’incontro di due giorni fa tra rappresentanti delle società e del Comune. Il tema più delicato era quello della capienza. Le forze politiche, che sostengono il sindaco Beppe Sala, vogliono arrivare almeno a 70.000 spettatori. Il progetto originario di Inter e Milan era fermo a 65.000 per evitare di costruire un terzo anello. Ma i club ritengono possibile accogliere l’appello facendo ricorso ad alcune variazioni tecniche: tra queste, la revisione degli spazi delle sedute o dei corridoi sulle gradinate, per fare solo alcuni esempi. Gli accorgimenti possono essere molteplici. Inter e Milan vogliono pas- sare rapidamente alla fase successiva: entro la fine di febbraio intendono partire con la preparazine del progetto esecutivo. Quindi per quella data ogni ulteriore ostacolo burocratico dovrebbe essere rimosso. A partire dalla principale fonte di incertezza: l’eventuale apposizione di un vincolo architettonico su San Siro, cavallo di battaglia del sottosegretario Vittorio Sgarbi. Palazzo Marino fa notare che nel governo esistono posizioni diverse sulla questione e le deleghe attribuite a dicembre assegnano questo compito alla soprintendenza.
La GDS in edicola spiega perchè il gap con le big, anche a livello di stadio, resta ancora ampio.
La GDS in edicola spiega perchè il gap con le big, anche a livello di stadio, resta ancora ampio.